Tu sei qui: Economia e TurismoNapoli, è il giorno dello sceicco
Inserito da Il Mattino (admin), martedì 18 giugno 2002 00:00:00
Oggi Mohammad Fayed Abdul Haq sarà a Napoli e siederà di fronte a Toto Naldi (nella foto in alto). Forse per un po' rimarranno a chiacchierare della passione comune, l'equitazione, poi sarà il momento di concludere l'affare. I «si dice» oggi non saranno più ammessi. La maggioranza del pacchetto azionario del Napoli passerà nelle mani del finanziere arabo se questi metterà sul tavolo i 120 milioni di euro previsti per l'affare, garantiti nientemeno che da una banca di Dubai. Non si scappa: l'affare va concluso al più presto, perché serve a chiudere un altro capitolo della tormentata storia del Napoli, quello che riguarda Giorgio Corbelli. Ieri "l'imprenditore coi baffi" avrebbe dovuto cedere ufficialmente le sue azioni a Salvatore Naldi, ma per fare ciò avrebbe dovuto avere in cambio i venti milioni di euro promessi a Ferlaino il 12 febbraio, quando prese tutte le azioni del club. Quei soldi non si sono ancora visti, sicché Corbelli non ha ancora ceduto e l'assemblea del Napoli prevista per ieri mattina è stata aperta dal notaio Capuano (presenti Corbelli, Albisinni ed i soci di minoranza Celentano e De Bury) ed immediatamente aggiornata a venerdì prossimo, quando dovrebbero arrivare i soldi. Dunque, il percorso a questo punto dovrebbe essere più chiaro. Entro venerdì devono arrivare i venti milioni da dare a Corbelli per garantire il pagamento a Ferlaino (nella foto al centro). Solo in questa maniera Naldi potrà essere considerato proprietario unico del Napoli e solo in questo caso potrà coinvolgere gli arabi nell'affare, cedendo la maggioranza, ma rimanendo a governare la società da presidente. Difficile? Più a dirsi che a farsi. Tutto dipende dai soldi, tanti, maledetti e da versare subito. E' per questo che l'affare con Mohammad Fayed Abdul Haq va chiuso oggi, perché i tempi tecnici per recuperare quel denaro entro venerdì sono stretti. E poi, se con lo sceicco non dovesse essere trovato l'accordo, bisognerebbe far scattare la soluzione alternativa (interna al gruppo Naldi) per far fronte all'impegno economico con Giorgio Corbelli. Se dopo aver chiacchierato di equitazione con lo sceicco, Salvatore Naldi trovasse anche l'accordo economico, sembra (e qui torniamo sui «si dice», che non fanno notizia finché non diventano ufficiali) che ci sia già un conto presso un Istituto bancario capitolino, sul quale sarebbero stati versati 32 milioni di euro da girare immediatamente all'imprenditore napoletano, che potrebbe utilizzarli per chiudere l'affare con Corbelli ed aprire quello con lo sceicco. Dubbi sulla possibilità di chiudere l'affare? Non ne ha proprio nessuno: dagli avvocati di Naldi a quelli di Abdul Haq, dai collaboratori del napoletano ai segretari dello sceicco. Si farà, perché non dovrebbe essere chiuso l'affare? Intanto, proprio per facilitare la conclusione della trattativa, ieri, negli uffici di Salvatore Naldi a via San Giacomo, si sono riuniti per quasi quattro ore i professionisti delle due parti. L'avvocato Francesco Barra Caracciolo sta seguendo da vicino la stesura del contratto per conto di Naldi; dall'altra parte l'avvocato avellinese Turco, che rappresenta il finanziere di origine giordana. Difficoltà tecniche superate, accordo di massima già trovato: insomma, manca solo il denaro, la disponibilità immediata dei soldi per far scattare il progetto-Napoli, che sembrava grandioso alla vigilia, ma che in questo momento resta nel mondo delle idee. Non è stata ancora messa la «prima pietra» del Napoli di Naldi, anche perché all'improvviso potrebbe diventare il Napoli dello sceicco. Non ci sono ancora contatti di mercato, né esiste una programmazione tecnica. Anche il general manager Marchetti e l'allenatore Colomba (che per adesso si sono fidati di una stretta di mano) aspettano la chiusura degli affari per poter firmare i contratti che hanno accettato. Tutto fermo, in attesa della svolta. È il giorno dello sceicco: se arriverà con i soldi, tanti, la situazione si sbloccherà. Ma c'è fretta, perché il calcio non aspetta gli affari e gli sceicchi.
L'OTTIMISMO DI CORBELLI
«Ho fiducia in Naldi: con lui il Napoli tornerà subito in A»
«Abbiamo aperto e rinviato l'assemblea. È un passaggio complesso, quello che prevede il trasferimento delle azioni da me a Naldi. Ci sono in ballo contratti e cifre rilevanti, ecco perché non bisogna avere fretta»: ha esordito così Giorgio Corbelli (nella foto in basso), ieri mattina, a Soccavo. Presidente, le manca il Napoli? «Il Napoli mi manca dopo due anni vissuti intensamente, nonostante ci siano stati sempre una pressione forte e rapporti complessi. Adesso vivo un momento sereno rispetto a marzo-aprile. Nel mio lavoro sto avendo anche molte, belle soddisfazioni». Come vede il futuro della società? «Il passaggio delle azioni dovrebbe dare equilibrio al club, che si ritroverà a partire da una posizione zero». Cosa pensa del gruppo Naldi? «Sta cercando di portare avanti quel progetto che io avevo ideato. Sta partendo con lo stesso spirito. Non penso che Naldi vada avanti da solo. Un po' come feci io, che chiesi l'aiuto degli imprenditori napoletani. Ora, leggo di un gruppo arabo. Non mi permetto di fare commenti: non lo conosco e, quindi, sarebbe inopportuno parlarne». Ci sono ancora da onorare gli impegni con lei. «La cifra è rilevante, non è facile chiudere in pochi giorni. C'è la posizione di Mediocredito che richiede qualche giorno in più per il passaggio del debito da un gruppo all'altro». I tempi diventano sempre più stretti per decidere il futuro del Napoli. «C'è da iscrivere la squadra al campionato, c'è da intervenire sul mercato, c'è da rispettare quanto deciso dalla Corte d'Appello. Io, comunque, ho fiducia in Naldi». Giovedì, in Lussemburgo... «... ci sarà da definire il passaggio delle azioni prima di entrare in assemblea a Napoli, venerdì. Naldi, per ora, ha adempiuto solo in parte a quanto promesso, ma mi ha ribadito che tutto verrà regolarizzato. La mia sensazione è che il passaggio avverrà regolarmente». Marchetti e Colomba non hanno ancora firmato i contratti. «Non conosco Marchetti, ma me ne hanno parlato bene. Colomba è bravo e... fortunato: una bella dote che dà ragione a Napoleone. Mi sembra una buona scelta». L'augurio a Naldi ed al Napoli: «Con Naldi il Napoli tornerà subito in A».
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