Tu sei qui: Economia e TurismoNapoli, domani la possibile svolta
Inserito da Il Mattino (admin), mercoledì 29 maggio 2002 00:00:00
L'arabo c'è, esiste, spiega il portavoce di Toto Naldi: Mohammad Fayeq Abdul Haq ieri ha chiesto ed ottenuto un appuntamento con l'azionista di minoranza del Napoli, dicono. Mezz'ora, spiegano, per dirsi che il Napoli è un vero affare, ma per ora non se ne parla, perché Naldi (nella foto in alto) non può aprire le porte di un club che per adesso gli appartiene solo al 20%. E poi, al finanziere nato in Giordania è stato anche precisato che ci sono altri finanziatori in fila davanti alle porte del progetto Napoli-Naldi: innanzitutto il gruppo Marriott, che per primo è stato coinvolto nell'affare dall'imprenditore napoletano. Dunque, Abdul Haq dovrà rimanere in attesa, sia della definizione della trattativa fra i due soci del club, sia delle decisioni degli altri finanziatori. La carovana di Caravan Petrol, dunque, è lontana da Napoli. Vicina, vicinissima, invece, è la definizione del match fra Corbelli e Naldi. La prima mezza svolta è giunta nella giornata di ieri: la trattativa verrà ufficialmente riaperta domani con un incontro a Roma. Non vi parteciperanno i due soci in guerra; saranno i professionisti (quattro avvocati e tre commercialisti) a parlare per riscrivere quei punti del contratto che avevano mandato a monte la trattativa a metà della scorsa settimana. Trapelano pochi particolari, uno su tutti: Salvatore Naldi ha deciso di fare un solo passo in avanti, di dare un segnale di buona volontà per la risoluzione della trattativa e per il bene del Napoli. Un passo in avanti, ma i motivi di tensione ed i «passi avanti» che chiede Corbelli sono tanti. Dunque, quello di domani è il vero momento di svolta. Se i professionisti troveranno un accordo (non di massima, ma preciso e reale, scritto e senza possibilità di essere riscritto), scatterà la convocazione anche per i due soci, che dovrebbero incontrarsi solo per il tempo necessario ad apporre le firme. Se domani non ci sarà accordo, allora non ci sarà più possibilità di discussione, perché Salvatore Naldi ha giurato di non volerne più sapere e ha deciso di lasciare il socio a risolvere da solo i guai nei quali si è cacciato.
INIZIA LA GRANDE FUGA
Dopo l'allenatore, il Napoli rischia di perdere gran parte dell'organico. Oggi Magoni dovrebbe annunciare il suo addio
Non c'è una società operativa, quindi è tutto fermo. I due proprietari continuano solo a lanciarsi messaggi, spesso caustici, ed a litigare. È tutto drammaticamente fermo. Non si sa chi sarà il futuro direttore sportivo, chi allenerà il Napoli, ma, soprattutto, non si sa se il Napoli riuscirà ad iscriversi al prossimo campionato di serie B. Di certo, c'è soltanto che si andrà in ritiro a Riscone di Brunico. Ci sarebbe da sorridere, se non fosse tutto tragicamente serio. Il diesse Pavarese, in attesa di conoscere il proprio destino, non apre alcuna trattativa. Dopo essersi districato tra Corbelli (nella foto al centro) e Ferlaino, dopo aver dovuto fare il mercato centellinando lira ed euro, dopo aver dovuto badare più alle plusvalenze che alla... pluscompetenza, eccolo immobile in attesa delle illuminazioni dei due proprietari. «Tra domani e dopodomani dovrebbero esserci sviluppi definitivi», dice il diesse. È tutto drammaticamente fermo, eppure non si può fare a meno di pensare a chi rimarrà dell'attuale organico in quello da varare per la prossima stagione. Si dirà: «senza» una società, senza un allenatore, come si può discutere di acquisti e cessioni? Di acquisti non parliamo (tra l'altro, con quali soldi?), ma si può tentare di ipotizzare chi resta, chi è in dubbio e chi parte, in base a quanto si è visto durante il campionato e ricordando chi è stato già ceduto (Jankulovski), chi è in scadenza di contratto (Caruso, Magoni, Luppi, Ametrano, Bigica, Moriero), chi è in prestito, chi è in comproprietà, chi dovrà essere ceduto per risanare, almeno in parte, il bilancio e chi andrà trasferito, perché rivelatosi un autentico fallimento. Ed i giovani della Primavera? Ce ne sono di interessanti, ma non tutti potranno essere spostati in prima squadra, perché non tutti ancora all'altezza e perché sarebbe pura follia pensare di schierare in B una formazione con vari undicesimi della «Primavera», adesso impegnata nella fase finale del campionato italiano. Un aspetto sarà fondamentale: sarebbe un nuovo sbaglio mandare via definitivamente i nuovi Paolo Cannavaro ed Alfonso De Lucia. A guardare il grafico, c'è da rimanere perplessi: con chi giocherà nella prossima stagione il Napoli? Sarebbero soltanto cinque quelli più o meno sicuri della riconferma, per una questione di garanzie tecniche fornite e per una questione di contratti. Non bisogna disperare: tra quelli «in forse», ci sarà da valutare le posizioni di Mancini, Baccin, Bocchetti, Cristiano, Ametrano, Rastelli, Baldini, Coppola. Ognuno con la sua storia, con i suoi dubbi, con i problemi di mercato e di solidità economica del club. Mancini e Rastelli, ad esempio, hanno un contratto sino al 2003, ma, dopo la feroce contestazione, saranno disposti a rimanere? Più o meno eguale discorso per Baldini e Coppola, andati via da Napoli come se fossero stati gli unici responsabili della retrocessione: difficile inquadrare il loro prossimo futuro. Ricchissima la lista degli azzurri in lista di sbarco. Probabilmente, considerando budget e categoria di appartenenza, sarà un autogol far andare via gente come Luppi e Magoni (nella foto in basso), anche se quest'ultimo già oggi dovrebbe annunciare il suo addio. Stellone è il primo della lista: la sua cessione porterebbe un bel po' di soldini. A seguirlo, se le cose, come pare, non dovessero cambiare, ecco Husain, Vidigal, Troise, Saber, Sesa, forse Bocchetti. L'attuale società deve incassare per sopravvivere. Al momento, se Corbelli non dovesse trovare un'intesa con Naldi, non è da escludere che venda tutti i pezzi «pregiati», paghi gli stipendi, si assicuri le firme liberatorie e l'iscrizione al campionato e poi... quel che sarà, magari vendendo il club ad un acquirente di cui, per ora, non si parla.
DE CANIO AI BOX
L'ormai ex tecnico azzurro rischia seriamente di non trovare un ingaggio per la prossima stagione
Ha trascorso i giorni di riposo nella sua casa, a Matera. Sa bene De Canio che, se non ci saranno improvvisi cambiamenti o ripensamenti (e non dovrebbero essercene più, in quanto tutti i club di prestigio di serie A hanno già definito gli accordi con gli allenatori del prossimo campionato), lui è destinato ad iniziare la stagione facendo il... guardone. Sa bene che la sua scelta lo porta ad essere un illustre disoccupato. «Lunedì partirò per il Giappone - afferma De Canio- con la coscienza a posto. Al Napoli ho dato tutto quanto era nelle mie facoltà, poi ho cercato di trovare ogni possibile appiglio per darmi una valida ragione per rimanere. Purtroppo, non ho individuato spiragli: meglio un anno fermo che vivere un altro anno nelle condizioni di questo che va a concludersi. Io devo lavorare in serenità». La serenità, intanto, l'ha trovata Novellino, che ha firmato un contratto triennale con la Samp. Lo rivedremo al San Paolo da avversario.
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