Tu sei qui: Economia e TurismoNapoli, De Canio vara il patto promozione
Inserito da Il Mattino (admin), mercoledì 17 aprile 2002 00:00:00
Il Napoli è atteso da due partite al San Paolo, contro Messina e Reggina. Mister De Canio, la sua squadra potrebbe agganciare il quarto posto dopo questi due incontri. «Può succedere, ma non dipenderà soltanto da noi. Noi cercheremo di vincerli entrambi, anzi, come dissi quando mancavano nove gare al termine, cercheremo di vincerli tutti sino alla fine del campionato». Se la Reggina dovesse pareggiare con il Modena ed il Napoli dovesse battere Messina e Reggina... «È un'ipotesi molto affascinante». La gente è tornata ad incitare la squadra. «Insieme, squadra e tifosi, ce la possono fare. La spinta del pubblico dà alla squadra un incredibile entusiasmo. Mi aspetto che la gente ci dia un grande aiuto in queste ultime settimane. La riconquista dei tifosi era il primo obiettivo che ci eravamo prefissi a Brusson. Lo abbiamo parzialmente centrato. Ricordo quanti ne sono venuti in occasione delle gare con Salernitana, Modena, Bari. Spero di vederne di più contro Messina e Reggina. Lo ripeto: insieme, noi e la gente di Napoli, possiamo raggiungere il traguardo». De Canio, dunque, «firma» il patto-promozione, certo che la gente sarà ancora una volta al fianco dei suoi ragazzi. Venerdì prossimo, intanto, è attesa la decisione della Disciplinare sul caso-Empoli. «Guardo solo al Napoli - dice De Canio - ed a quanto fa. Mi aspetto che batta il Messina. Poi, darò uno sguardo ai risultati delle altre. Solo nel caso di un nostro successo, avranno un senso per noi». Un mese fa eravate ad undici punti dal quarto posto; adesso siete a meno cinque. Se lo sarebbe aspettato? «Ci speravo. Tutti pensavamo che le quattro davanti erano andate troppo forte e che avrebbero potuto accusare un calo, mentre noi avremmo potuto avere qualche episodio fortunato. Per me non è una sorpresa: conosco il potenziale del Napoli, come i suoi pregi ed i suoi difetti». Adesso, le vostre speranze di ritornare in A non sono più flebili. «Se sta cambiando qualcosa - afferma De Canio (nella foto al centro) - lo vedremo nelle prossime settimane. Non dobbiamo commettere l'errore, purtroppo già commesso, di arrivare ad un passo dalla zona-A e di essere ricacciati indietro. Giochiamo per divertirci. Ci può riuscire tutto meglio». La gara con il Messina? «Sarà dura. Il Messina ha battuto la Reggina. Noi, però, dobbiamo vincere e basta». Con Stellone e Vidigal? «Roberto ha recuperato: potrà risultare determinante sino alla fine. Josè è partito per il Portogallo, avendo problemi fisici. Oggi vedo quali sono le sue condizioni». Come preparerà questa settimana di lavoro? «Al meglio sotto l'aspetto fisico e tattico, mettendoci ancora più convinzione e determinazione. All'appuntamento di lunedì dovremo presentarci al top».
DE CANIO GLISSA SUL SUO FUTURO
«Non è il momento. Ora è in gioco la sopravvivenza del club»
Quando sente pronunciare la parola «futuro», De Canio fa una smorfia. I suoi interlocutori pensano al suo futuro, allenatore a Napoli o lontano da Napoli. Lui pensa solo al futuro prossimo: Messina e Reggina. Se, poi, si insiste, De Canio ribadisce quanto già detto: «In A o in B, sono pronto a rimanere al Napoli, ma devono esistere i presupposti perché io rimanga». I presupposti che intende sono una società seria e solida ed un programma chiaro. Al momento, non esiste alcun presupposto. «Noi, dall'inizio del campionato, abbiamo solo pensato a giocare, senza cercare alibi», dice il tecnico, che di alibi potrebbe vantarne tanti. «Al mio futuro non penso. Vado avanti. C'è un amministratore giudiziario, non c'è una società. Un amministratore non ha interesse ed obbligo a parlare del futuro. Qui è in gioco la sopravvivenza del Napoli. Il mio futuro è un aspetto marginale». Ad oggi, nessuno può garantire al 100% che il futuro non riservi altre amare sorprese. Per questo motivo, va maggiormente apprezzato quanto stanno facendo De Canio e la squadra. «Se non ci fossero stati - conclude il tecnico partenopeo - alti valori morali, il Napoli avrebbe rischiato di sprofondare. Invece, ho notato la voglia di ribellarsi a qualsiasi difficoltà, una grande forza di carattere di tutti i ragazzi. Non ci troveremmo a questo punto se nel gruppo non ci fossero professionalità e lealtà». Non lo dice, De Canio, ma è chiaro il riferimento alle tante promesse disattese dalla società, agli stipendi non pagati, ad un premio-promozione irrisorio rispetto a quello delle altre quattro antagoniste.
SQUADRA ANCORA SENZA STIPENDIO
Pagati solo i dipendenti amministrativi ed una tranche di versamento erariale
Ieri sono state pagate le spettanze ai dipendenti amministrativi. I giocatori, i tecnici, il direttore generale ed il direttore sportivo dovranno ancora pazientare. Non c'è ancora abbastanza liquidità in cassa per provvedere e, anche se la data fissata per il pagamento (il giorno 8 di ogni mese) è passata da nove giorni, bisogna aspettare ancora. Il professor Minervini (nella foto in basso) ha utilizzato la prima parte di versamento della Napoli S.A., arrivata lunedì mattina (2,5 milioni di euro), non solo per pagare gli stipendi agli amministrativi, ma anche per regolare una tranche di versamento erariale per la quale non potevano essere chieste dilazioni.
L'AFFETTO DEL PUBBLICO
Prevendita boom per il Messina, a ruba seimila biglietti
Nuovo appello al pubblico. Il professor Minervini ribadisce l'importanza del tifo, che può sostenere la squadra in questo difficile momento, vissuto tra gravi problemi societari. Ed ieri, nel primo giorno di apertura dei botteghini, la società ha comunicato l'eccezionale prevendita di seimila biglietti. L'avvicinamento del pubblico è anche facilitato dalla riduzione di prezzo dei tagliandi per le Curve. Come accaduto due settimane fa in occasione dell'incontro col Bari, anche lunedì prossimo, quando al San Paolo arriverà il Messina, i biglietti per le Curve costeranno la metà. Ma perché la riduzione riguarda solo quei settori? Minervini spiega: «Abbiamo deciso di andare incontro alle esigenze degli spettatori meno abbienti, quelli che hanno voglia di seguire la squadra, ma non possono permettersi grandi spese, perciò scelgono la Curva. Agli altri, quelli che possono permettersi di acquistare un tagliando per la Tribuna, chiediamo il sacrificio di continuare a pagare il 100% del costo. C'è bisogno di denaro». Ma Minervini non cancella le speranze per i tifosi di Tribune e Distinti: «Per adesso non mi sembra di aver visto le Curve completamente piene. Allargheremo l'iniziativa anche agli altri settori, magari partendo dai Distinti. Ma prima vogliamo vedere le Curve stracolme». Intanto, per domani è prevista una riunione della Commissione di Vigilanza, che dovrà dare l'agibilità al San Paolo per la notturna di lunedì prossimo.
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