Tu sei qui: Economia e TurismoNapoli, De Canio punta su Bierhoff
Inserito da Il Mattino (admin), mercoledì 5 giugno 2002 00:00:00
Chi afferma che il Napoli sia ingessato sul mercato dice una fesseria. Come e più di ogni grande club, infatti, il Napoli i suoi primi affari li sta trattando ai bordi del Mondale, direttamente in Giappone. E l'intermediario è l'ultima persona che verrebbe in mente: Gino De Canio. Proprio lui: ufficialmente ex tecnico azzurro, ufficiosamente non del tutto ex, intanto sicuramente diesse, anche se abusivo. Ebbene, pur non avendo alcuna certezza azzurra per il suo futuro, ieri De Canio, poche ore dopo il suo arrivo in Giappone in veste di opinionista, si è «allungato» nel ritiro tedesco di Myakazi. Un saluto a tanti vecchi amici e, poi, l'aggancio a Oliver Bierhoff (nella foto in alto), 34enne bomber, ora riserva nella nazionale teutonica. «Se resto a Napoli, verresti a giocare con me per tentare la promozione?»: questo più o meno il senso del discorso di De Canio. E Bierhoff ha risposto positivamente, con De Canio che se n'è andato tutto soddisfatto. Del resto, già l'estate scorsa aveva pensato al "tedescone" come prima punta azzurra, ma poi non se ne fece più nulla. Al di là, comunque, di questa prima promessa di mercato, il ruolo «abusivo» di don Gino impone una riflessione, semplice e scontata: perché De Canio si preoccupa del mercato azzurro se il Napoli l'ha praticamente già mollato? Semplice e scontata è pure la risposta: perché evidentemente non è vero che De Canio esclude di poter continuare il suo lavoro a Napoli. Cosicché, seppure in attesa di notizie dalla nuova proprietà, in Giappone già lavora ad un progetto che, poi, chissà se potrà portare avanti. Comunque sia, quanto accaduto a Myakazi è indicativo di un rapporto Napoli-De Canio ancora saldo. E che l'allenatore abbia il Napoli in testa pure in Giappone non potrà non far piacere a Naldi, che a De Canio ha già proposto un contratto di tre anni, a cifre più basse di quei 750.000 euro dell'ultima stagione, però legato a sostanziosi premi di rendimento. In pratica, il ragionamento è quello dei «tetti salariali» e degli incentivi. Ovvero: ti pago di meno, è vero, ma se si raggiungono gli obiettivi prefissati, alla fine si guadagna assai di più. Ed è un principio, questo, che a De Canio (nella foto al centro) non sembra dispiacere. Allora, dove sta l'inghippo, l'ostacolo che tiene ancora distanti il Napoli e l'allenatore, la cui conferma sarebbe per Naldi anche un colpo di bella presa popolare? Beh, sta in quel progetto che, un po' per scarsa conoscenza dell'ambiente e molto per il fatto che nulla s'inventa in un momento, ancora Naldi non espone. Del resto, come potrebbe, visto che ancor prima della definizione del piano tecnico si rende necessaria la determinazione degli assetti societari? Infatti, non a caso, la nuova proprietà dedicherà i prossimi giorni a nuovi incontri coi tre potenziali partner: la Marriot, già da tempo in affari con Naldi; l'arabo Haq, che ha fatto una buona impressione, ma che ora è atteso da discorsi un po' più «impegnativi»; infine, un gruppo finanziario con sede in Svizzera, con il quale, però, sinora c'è stato solo un primo, timido contatto.
PAVARESE SI ALLONTANA
Più difficile la conferma del diesse dopo il colloquio con Naldi
Un'ora o poco più di confronto franco, a volte anche spigoloso: dopo De Canio, è stato Gigi Pavarese ad incontrare il patron azzurro. Relazione tecnica sulla stagione appena conclusa, una lunga finestra sul settore giovanile, poi, ovviamente, uno sguardo al futuro, o meglio, alla possibilità di continuare un rapporto che - bisogna essere onesti - Pavarese sino ad oggi ha vissuto all'insegna del «non c'è una lira e non si può ingaggiare nessuno». Cosicché, alla fine il ds può dirsi pure personalmente soddisfatto per aver pescato comunque bene tra giocatori a parametro zero o da ingaggiare a poco o nulla: Luppi, Villa e Bonomi, giusto per fare qualche nome. Ma tant'è, la cosa, ormai, appartiene ad un passato che riguarda poco soprattutto Naldi, il quale già da un po' ripete di voler mettere al vertice della società un direttore generale con supervisione su tutto. E quando dice «tutto», intende anche l'area tecnica del club. Qui il confronto si è infilato sulla difficile via di una comune posizione. Pavarese, infatti, chiede autonomia di scelte sulla gestione tecnica ed un render conto del proprio operato soltanto alla proprietà. Insomma, giudica incompatibili la propria presenza e, contemporaneamente, quella di un direttore generale o di un general manager con competenze tecniche, che potrebbe anche essere uno di quei diesse con i quali il Napoli non smentisce di aver contatti in questi giorni. Conclusione: nulla di deciso, anche se un accordo appare complicato. Insomma, in questo momento il Napoli e Pavarese sono un po' più distanti. Naldi (nella foto in basso), comunque, ha dato appuntamento al diesse di qui a poco. Probabilmente si rivedranno entro fine settimana e dovrebbe essere quello l'incontro definitivo. Intanto, la nuova proprietà azzurra andrà avanti con gli appuntamenti già in agenda. Tra questi, di sicuro un nuovo contatto con Gabriele Martino, il diesse della Reggina che ieri era a Milano per avviare il potenziamento della squadra calabrese. Martino non nasconde il fascino che il Napoli esercita su di lui, ma, al di là di ogni programma, ha posto alla società azzurra un paio di condizioni: una decisione rapida e, poi, ovviamente, anch'egli piena autonomia sulle scelte tecniche. Legato, invece, al discorso De Canio il nome di Pierpaolo Marino: è molto apprezzato dalla nuova proprietà, ma per vecchie vicende friulane sarebbe impossibile la sua coesistenza con De Canio. Nei discorsi azzurri si rincorrono, poi, anche altri due nomi: Enrico Fedele, legato ancora al Parma, e Carmine Longo, che sarebbe andato alla Ternana se gli umbri non fossero finiti in serie C. Come general manager, infine, non ha trovato molto spazio il nome di Gianni Di Marzio, pure suggerito.
SPONSOR: LA PERONI VERSO LA RICONFERMA
Sulle maglie del Napoli anche nella prossima stagione ci sarà la scritta «Peroni». La società produttrice di birra, infatti, sembra decisa a rinnovare per un altro anno il contratto, alle stesse condizioni dell'ultima stagione: poco più di un milione di euro ed un premio di 250.000 euro in caso di promozione. Entro la fine di questa settimana dovrebbe arrivare al Napoli - attraverso Publitalia - la conferma dell'accordo. È a Publitalia, infatti, che il Napoli ha ceduto per tre anni (uno è già passato) l'esclusiva per le sponsorizzazioni. In cambio, il club incassa 3,8 milioni di euro a campionato.
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