Tu sei qui: Economia e TurismoNapoli, Corbelli e Naldi ai ferri corti
Inserito da Il Mattino (admin), venerdì 20 settembre 2002 00:00:00
L'eco della conferenza stampa di Napoli rimbalza velocemente nel quartier generale di Giorgio Corbelli (nella foto), il quale non esita a sottolineare per l'ennesima volta che l'azionista di maggioranza del Calcio Napoli è ancora lui. «La società non è mai passata - ha dichiarato all'agenzia "Chilometri" - nelle mani di Salvatore Naldi. Credo che Albisinni abbia dimenticato alcuni passaggi del contratto o che li stia interpretando a suo uso e consumo. Il diritto non si può inventare. Il contratto aveva una scadenza. E' vero che c'è scritto che un eventuale pagamento tardivo avrebbe generato una serie di interessi, ma questo non vuol dire che non ci sia una scadenza. Vuol dire semplicemente che, se si paga un mese dopo, ci sono degli interessi da pagare. Non è che uno paga quando vuole: Mediocredito non può certo aspettare 20 anni. Il contratto dice che dal 14 giugno gli effetti passivi sono a carico della parte acquirente». Poi Corbelli ha parlato del passaggio delle azioni: «Se Albisinni sostiene che la proprietà è di Naldi, dice una cosa inesatta. Le azioni non hanno mai cambiato proprietà. Questo è facilmente accertabile: basta andare in Lussemburgo e verificare sul libro soci della "Napoli Sa" o presso il registro delle imprese a chi appartiene la maggioranza delle azioni. Naldi è proprietario del Napoli in forza di un atto preliminare. L'atto definitivo non è mai stato perfezionato perché Naldi non ha mai pagato. E quando ci si comporta così, se non si mantengono gli impegni assunti, sono certo che prima o poi qualcuno arriva a sbatterti fuori. Per quanto riguarda la mia raccomandata, con la quale chiedo la convocazione dell'assemblea, se Albisinni la trova illegittima come legale, ritengo che non abbia letto bene lo statuto. Comunque, per dirimere queste controversie ci sono gli organi preposti, che non sono né Albisinni né Corbelli. I tempi? I giorni sono davvero pochi, altrimenti ci penserà il Tribunale».
NALDI, RISPOSTE VIA T-SHIRT
Poiché ha la mania del Napoli, il presidente Naldi (nella foto) usa le magliette di Napolimania. Ne ha sfoderata una di tutto rispetto, con su scritto: «Faciteme sta' quiet'», in risposta alle voci degli ultimi giorni riguardanti Corbelli. L'iniziativa apre suggestive prospettive giornalistiche. Non più domande e risposte a viva voce, taccuini, biro e microfoni, ma un adeguato abbigliamento, con domande e risposte via maglietta. I giornalisti si presenteranno con le t-shirt adeguatamente redatte ed il presidente azzurro indosserà le magliette con la risposta. Non ci saranno più equivoci. Verba volant, ma magliette rimangono. Naldi, afflitto dal danaro da dispensare, pare abbia pronta una maglietta con su scritto: «E io pago». Da Totò a Toto...
IL CASO DIONIGI
«I medici della Reggina diagnosticarono un affaticamento, invece è una contrattura»: Dionigi parla dell'infortunio che lo tiene bloccato da tempo
Davide Dionigi non è ancora sceso in campo. Aspetta che quella maledetta contrattura gli dia tregua. Il Napoli si allena sul campo di Soccavo, lui prende contatto con i compagni e lentamente cerca di tornare al massimo della forma. Non ha fretta e non ascolta neppure le critiche (blocco psicologico, dicono in tanti). Nel frattempo, spiega com'è nato l'infortunio e perché l'ha costretto a restare lontano dal campo per tanto tempo. Cosa è successo, Dionigi? «Nella settimana che ha preceduto la mia cessione, avevo sentito un fastidio alla gamba. Credo che fosse il martedì. Poi la domenica ho firmato con gli azzurri. Forse i sanitari della Reggina hanno sottovalutato l'entità del danno...». È una critica alla vecchia società? «No, per piacere, non voglio far polemica. Dico solo che, una volta arrivato a Napoli, ho avuto la fortuna di trovare sulla mia strada il dottor Russo ed il grande Salvatore Carmando. Qui hanno capito subito cosa mi era successo ed hanno attivato le procedure per portarmi alla guarigione». Però i tempi sono ancora lunghi, vero? «Io spero proprio di no. Sono in via di guarigione definitiva. Quella "contratturina" comincia a darmi tregua e mi auguro di essere a disposizione dell'allenatore per la partita contro il Bari. Ci vorranno ancora una decina di giorni». Dicono che Dionigi (nella foto) sia bloccato da un problema psicologico. Paura di rientrare dopo l'infortunio? «Paura mai. Esperienza, piuttosto. Qualche annetto ce l'ho. Ho anche più di 300 partite sulle spalle e so perfettamente che giocare prima che un infortunio sia guarito perfettamente può essere pericoloso. Non è il caso di fare l'eroe». Però gli eroi entrano nel cuore del pubblico...«Ma gli eroi, dicono dalle mie parti, sono tutti morti. Scherzi a parte, preferisco un rientro nei tempi e nei modi giusti, piuttosto che una corsa contro il tempo che può portare a conseguenze ancora più gravi». Nel frattempo, Colomba spiega che non c'è fretta per recuperare Dionigi: la coppia attuale dà buoni segnali. «Ed io sono contento. Sinceramente, senza fare il finto buono, sono entusiasta. Per ora il mio impegno è quello di rientrare in piena forma e poi, quando sarò al 100%, cercherò un posto in squadra». Ma quando sarà pronto al 100%? «Difficile dirlo con precisione. Prima devo concludere la fase di recupero, poi riprendere il ritmo degli allenamenti e delle partite». Colomba dice di voler provare Dionigi prima in amichevole: «È giusto, spero che sia così. Comunque, ritengo che ci sia bisogno di almeno 4-5 partite consecutive prima di tornare ai livelli massimi. Ripeto, meglio fare le cose con calma per evitare di trovare ulteriori problemi in futuro. Io non ho fretta e, soprattutto, ho grande fiducia in questa squadra». Nel frattempo, Dionigi guarda il Napoli da spettatore. «Dico che a Cagliari la squadra ha avuto una splendida reazione. Dopo Terni, era difficile tornare in campo e dare il massimo. Poi il terreno di gioco era in condizioni penose e gli avversari duri: sarebbe stato difficile per chiunque. Il Napoli, invece, è stato capace di mostrare un grande spettacolo. Sono davvero entusiasta di questa squadra».
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