Tu sei qui: Economia e TurismoNapoli, comincia il turnover
Inserito da Il Mattino (admin), mercoledì 27 febbraio 2002 00:00:00
Signori, si cambia. Un po' per necessità, un po' per costrizione. Certamente il Napoli, contro la Ternana, avrà un volto nuovo, mentre non è da escludere che si possano vedere schemi nuovi. Anche se, e questo è noto, De Canio (nella foto in alto) non ama fare grandi cambiamenti se non per cause di forza maggiore. Tali possono essere infortuni e squalifiche; tali possono essere carenza di gol e carenza di risultati; tale può essere il bisogno di tirare il fiato di qualche calciatore. Cosa, dunque, sta portando l'allenatore a ragionare in modo diverso? Vede che la squadra non è più brillante ed aggressiva come nei primi venticinque minuti contro l'Empoli; nota le difficoltà di Stellone e di Vidigal; sa che altri, per problemi ben noti, non sono in grado di garantirgli il massimo del rendimento. Dunque, dopo aver discusso a lungo con la squadra (il vertice nello spogliatoio, prima dell'allenamento, è durato oltre un'ora, ma si è parlato anche di premio-promozione con Pavarese ), dopo averla invitata a dare il massimo (a Cagliari gli azzurri sono apparsi meno motivati degli avversari), De Canio potrebbe optare per qualche soluzione alternativa. L'ha anche anticipato lunedì scorso: «Voglio un Napoli carico di entusiasmo. Domenica potrebbe toccare ad altri che, sinora, hanno giocato meno partite. Se daranno quanto ci aspettiamo da loro...». «Se daranno...», giusto. Molto dipenderà anche da quanto si vedrà in questa settimana di allenamenti. Quanto si prodigheranno Ametrano, Graffiedi, Bigica, Sesa, Montezine, Quadrini per convincere l'allenatore a prenderli in considerazione? Se le candidature avranno validi presupposti, bene, altrimenti... Di certo, sarà rivoluzionata la difesa, in quanto Villa, già infortunato, sarà squalificato, e Luppi non può essere preso in considerazione dopo la distrazione muscolare. Quale formazione contro la Ternana? Proviamo a fare qualche ipotesi. Tra i pali l'ottimo Mancini. Poi, in una retroguardia a quattro, Bonomi e Troise quali centrali, Ametrano (o Quadrini) e Bocchetti sulle fasce. A centrocampo Graffiedi o Rastelli, Vidigal, Magoni, Jankulovski. In attacco Stellone e Sesa o Graffiedi. Pavon, evanescente a Cagliari, dove si è letteralmente «mangiato» un gol fatto, dovrebbe accomodarsi in panchina. Non è da escludere Montezine alle spalle delle due punte. Tutto questo se gli uomini nel mirino di De Canio si faranno apprezzare per agonismo e per concentrazione, doti venute un po' meno al Sant'Elia. Come detto in precedenza, la società ha incontrato la squadra per definire il premio-promozione. È stato Corbelli a dire a Pavarese di chiudere la trattativa, già aperta, con gli azzurri. Il diesse, presente De Canio, ha illustrato la proposta del club: 1.807.600 euro, ovvero 3 miliardi e mezzo di lire. Al netto. Ovviamente, la cifra è destinata ad essere suddivisa tra i calciatori, secondo fasce legate alle presenze in campionato. Gli azzurri, che puntavano ad un premio un po' più sostanzioso, si sono riservati di dare una risposta. Lo faranno oggi, in quanto, entro domani, bisognerà inviare l'accordo in Lega. Corbelli (nella foto al centro), un po' perché i tempi erano diventati strettissimi, un po' per dare una segno tangibile della presenza della società in un momento delicatissimo della stagione, ha voluto caricare «i ragazzi». Tre miliardi e mezzo di... in bocca al lupo. Fallire il traguardo rappresenterebbe un colpo tremendo per la società, che sta tentando di uscire dai mille problemi in cui si dibatte. Domani, se le condizioni di salute del presidente miglioreranno, nuovo incontro Corbelli-De Canio per il futuro.
PER IL PREPARATORE ATLETICO CONDIZIONE ANCORA BUONA
«Calo fisico? Non è vero»
«La condizione fisica del Napoli? Non posso dire che è buona, ma non posso neanche accettare che si dica che è scarsa. È discreta», esordisce Eugenio Albarella, che da questo campionato è stato chiamato da De Canio a far parte del suo staff. Ieri è stato il turno del preparatore atletico a doversi esibire in sala stampa. Lui, con la modestia ed il senso di responsabilità che lo contraddistinguono, non si è tirato indietro ed è venuto ad esporre le sue idee sul momento della squadra: «La condizione della squadra è discreta. Non posso dire che è buona per vari motivi». Quali? «Innanzitutto, perché veniamo da un periodo di forte stress. Dopo tre mesi tiratissimi, può anche succedere che qualcuno abbia avuto bisogno di tirare il fiato. Ma, prima di continuare ad esaminare le cause, voglio sottolineare un aspetto: la benzina c'è, il Napoli, sotto l'aspetto atletico, non è in riserva». Quali gli altri aspetti che stanno un po' condizionando le prestazioni della squadra? «Non scopro certo l'America se dico che abbiamo calciatori con problemi fisici. Qualche esempio? Vidigal, per un motivo o per un altro, non ha mai riposato negli ultimi venti giorni. Non dimentichiamo che "Vidi" non ha effettuato la preparazione precampionato. Questo è un aspetto da non sottovalutare. Come non va preso sotto gamba il caso-Stellone. Non ha mai potuto godere di un periodo continuo di grande forma perché bloccato dall'operazione e da infortuni. Non pecco di immodestia se dico che siamo stati bravi nei recuperi...». Alcuni, per cause di forza maggiore, sono avvenuti in modo frettoloso. «C'è grande armonia tra lo staff tecnico e quello sanitario. Tutto è stato gestito con grande oculatezza e con estrema professionalità. Da parte di tutti, ad iniziare dall'allenatore. Non abbiamo rischiato la salute degli atleti, non abbiamo minato un capitale della società, nonostante il Napoli non abbia un organico vasto. Magari l'avessimo avuto, magari l'avessimo... Noi siamo stati bravi anche nei recuperi. Non abbiamo avuto una sola recidiva. Voglio ricordare che, a proposito di problemi, è stato giudicato prodigioso il recupero di Magoni (nella foto in basso). Se, poi, aggiungiamo che le caratteristiche di certi calciatori non sono le stesse di quelle di certi avversari, non c'è da meravigliarsi se qualcuno è apparso più veloce di noi. Come diceva il grande Totò? Tanti pochi fanno assai... Ovvero, tanti piccoli problemi, uniti, creano un problema vistoso». Quindi, il Napoli riprenderà a correre? «Basterà vincere una partita per far scattare nuovamente l'interruttore. L'entusiasmo è la migliore medicina per ritrovarsi. La benzina nelle gambe, lo ripeto, c'è».
Si ferma anche Luppi, difesa da rifondare
Come il dottor Russo aveva anticipato, è serio l'infortunio riportato da Luppi. Non è da prendere in considerazione la sua utilizzazione nell'incontro di domenica prossima contro la Ternana. Ieri, alla ripresa della preparazione, il difensore è stato visitato e gli è stato prescritto un periodo di riposo. Oggi verrà sottoposto agli esami del caso, per stabilire il grado della distrazione muscolare al bicipite femorale della coscia sinistra. Tenendo presente che De Canio non potrà disporre neanche di Villa (frattura del naso a parte, è stato squalificato), il tecnico sarà costretto a rifondare il reparto arretrato. Ieri hanno ripreso ad allenarsi Esteban e Moriero.
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