Il Portico Costiera Amalfitana

La quota-salvezza, dopo le sconfitte del Genoa e del Catania, è scesa: da 44 a 42 punti. Perinetti e Colomba, però, da uomini esperti di calcio, fanno bene a non crederci più di tanto. Sanno bene che, nelle ultime giornate dei campionati, si registrano risultati inattesi, sorprendenti, e che, spesso, i giochi si fanno soltanto all'ultima giornata. Dipende, infatti, anche dall'intreccio di interessi di squadre in lotta per la promozione, per la retrocessione o con la testa già alle vacanze ed alla stagione successiva. Da uomini esperti di calcio, però, sanno altrettanto bene che la prestazione offerta dalla squadra contro il Vicenza porta tutti ad essere più ottimisti. «Sono orgoglioso - ha dichiarato Colomba - di questa squadra. Ha avuto una reazione esemplare, è stata più forte anche delle avversità. Se continueremo a giocare con tale intensità, sarà difficile per tutti fermarci, soprattutto al San Paolo, dove potremo contare su un tifo straordinario, unico. Lunedì sera, l'ho vissuto da allenatore del Napoli, ma ne avevo capito l'importanza anche da avversario, quando allenavo la Reggina». Se, prima, si credeva nella salvezza, un po' perché...costretti ed un po' perché la speranza è l'ultima a morire, adesso c'è una partita, in cui il Napoli ha mostrato di esserci, a dare più coraggio e certezza. Nessun volo pindarico, ma solo la convinzione che, se la squadra vuole, sa far male, sa essere incisiva, sa anche camuffare alcune carenze, di fondo e di base, più quelle legate alle sfortunate circostanze. E, quanto a sfortuna, il record spetta senza ombra di dubbio ai ragazzi di Colomba. Dopo il successo sul Vicenza, il Napoli, adesso, è atteso dal non meno complicato incontro con il Siena dei miracoli. Nelle prossime 4 partite, gli azzurri dovranno affrontare 2 formazioni che puntano alla promozione (fuori casa, Siena e Lecce) e 2 che stazionano in zona-C (al San Paolo, Genoa e Salernitana). Un poker di gare che risulterà indicativo per il finale di campionato. Indicativa e, probabilmente, decisiva, sarà quella con il Genoa, a quota 30 insieme con Napoli e Catania. Battendo i liguri, gli azzurri andrebbero in testa alla classifica avulsa. In tal caso, se le 3 squadre dovessero finire il campionato allo stesso punteggio, a spareggiare sarebbero Genoa e Catania. Il Napoli, come ieri ha ricordato il diesse Giorgio Perinetti, sarà avvantaggiato dal rientro di tanti calciatori indisponibili per infortuni o interventi chirurgici: da Stellone, che oggi sarà a Soccavo per riprendere, cautamente, la preparazione in vista del suo recupero («Sarà nuovamente in campo tra una quindicina di giorni», dice il diesse), a Savino, Sesa, Russo, Saber, sino a Baldini ed a Troise. Savino, in panchina contro il Vicenza, sarà quasi certamente in campo a Siena, in quanto, oltre a Marcolin, è stato squalificato pure D'Angelo, già diffidato. Dunque, un altro problema per Colomba, che dovrà schierare una nuova difesa contro i sorprendenti toscani di Papadopulo. Quale squadra andrà in campo? Mancini; Saber (Stendardo), Bonomi, Savino, Bocchetti; Martinez (Sesa), Vidigal, Montezine, Montervino; Dionigi, Pasino. Un'altra ipotesi? Martinez sulla linea difensiva e l'innesto a centrocampo del giovane Platone, che ha esordito contro il Vicenza. A suggerire l'impiego di Floro Flores c'è l'astrologo Riccardo Sorrentino: «Avrà la luna in gemelli, sarà favorito. Dal suo piede potrebbe arrivare il gol della vittoria».