Tu sei qui: Economia e TurismoNapoli, Colomba chiede rinforzi
Inserito da Il Mattino (admin), mercoledì 11 dicembre 2002 00:00:00
«Il Napoli tornerà sul mercato. Qualcosa a gennaio si farà. Si spera di farlo per il meglio. Se lo aspetta anche la squadra, che ha perso varie pedine: Russo, Villa, Pavon, poi Stellone, anche se speriamo di recuperarlo quanto prima. Intanto, restano due partite da giocare. Occorrerà stringere i denti e cercare di fare il massimo. Non sono il tipo che si arrende», afferma deciso Franco Colomba (nella foto). Ormai, si vive proiettati nel prossimo futuro, pensando a gennaio, anche se il Napoli non naviga nell'oro e non si può puntare a pezzi importanti, tali da sopperire alle evidenti carenze evidenziate dopo il mercato estivo e dopo gli errori di Colomba e della squadra. Questo organico non è da serie A, ma neanche da penultimo posto in classifica. C'è una curiosità: con quali soldi il Napoli andrà sul mercato? «Parlo con cognizione di causa e non per una questione di ruolo: non ho paura della serie C, nel senso che non penso che il Napoli retroceda. Abbiamo fiducia in quello che facciamo, anche se sono il primo a mettersi in discussione. Credo nel mio lavoro e trasmetto serenità a tutti». Quando gli viene chiesto perché cambia formazione, Colomba ha la risposta pronta: «Sinora, in queste partite, la squadra ha evidenziato lacune e pecche. Logico, dunque, cercare soluzioni diverse. A Trieste, ho visto Husain frastornato dalle ultime voci di mercato, perciò ho impiegato Cristiano, che è più rapido». Al di là delle difficoltà societarie, degli infortuni e dei limiti della squadra, come mai il Napoli è penultimo? «Avevamo parlato in estate di difficoltà...». Ma non sino a questo punto. «È un momento dovuto alle assenze dei calciatori operati, a quella di Stellone. Non sono piagnistei, ma dati di fatto. Se non ho l'organico al completo, è normale che bisogna sopperire alle difficoltà. Se a tutto ciò aggiungiamo errori ed ingenuità, ecco che viene fuori la nostra classifica, che, a mio avviso, è avara con noi. Meriteremmo qualche punto in più». Sesa (nella foto) ha denunciato: troppi errori in difesa. «È vero, prendiamo gol anche con la difesa schierata, non scoperta. Bisogna migliorare». Per migliorare, si pensa e si dice di voler ritornare sul mercato. «Qualcosa si farà», ribadisce Colomba. Poi si passa a parlare del modulo della squadra. Ha mai pensato di giocare con una squadra più compatta? «Più compatta di quella di Trieste, dove ho utilizzato solo Dionigi di punta? La difesa è protetta, ma se prende gol, bisogna schierarsi in modo diverso per pareggiare. Lo so che i tifosi sono scontenti. Per ora, non importa. Tocca a noi riportarli vicini alla squadra». Resta che anche da Trieste il Napoli è ripartito a mani vuote. «Sì, ma a testa alta. Quelli della Triestina mi hanno fatto i complimenti». Che bella soddisfazione!
IL MERCATO AZZURRO
Servono almeno quattro pedine. Per il regista l'ultima idea è il catanese Grieco. Gatti e Marcolin le alternative. In attacco si punta su Caccia
Rinforzi, dunque. Dopo Naldi, che ha fissato la data del 20 dicembre per cominciare a parlare ufficialmente di mercato, ecco uscire allo scoperto anche Colomba. È il segno che pure l'allenatore si è arreso, ormai, all'evidenza ed alla ristrettezza di una rosa che, anche perché minata da gravi infortuni, non permette ricambi ed in più d'una occasione neppure la completa copertura dei ruoli della squadra. Gennaio in vista, allora. Il Napoli prova ad attrezzarsi, anche se in questo tentativo l'accompagna sempre la sua cronica mancanza di denaro. Quella che gli fa sperare scambi alla pari, oppure la partenza di qualcuno dall'ingaggio insopportabilmente alto: Husain in prima fila. Naldi ha preso pubblici impegni in quanto a nuovi arrivi. Dunque, quanti e quali giocatori il Napoli dovrebbe fare suoi per sfuggire a quel destino che punta deciso verso la serie C? Ebbene, almeno quattro: un centrale di difesa; un terzino destro; un attaccante, visto che nel Napoli, se manca Stellone, non c'è chi abbia davvero confidenza con il gol; un centrocampista che sappia governare il gioco. Per quest'ultimo ruolo, in giro ve ne sono e presto ve ne saranno anche di più, a basso prezzo e con la voglia di cambiare società. Certo, Roberto Baronio (25 anni proprio oggi, a metà tra Perugia e Lazio) per nome e qualità di piede è il più desiderato a centrocampo, ma Cosmi lo sta riabilitando e, poi, ci sarebbe da fare i conti anche col suo ricco ingaggio. Alternative, dunque. Ed ecco, allora, Dario Marcolin (31 anni), lunga esperienza alle spalle e poco spazio quest'anno nel Piacenza, oppure Fabio Gatti (21 anni), discreto talento, scuderia Perugia, dirottato a Catania, dove, però, gioca solo di tanto in tanto. Ma a Catania c'è anche il 31enne Vito Grieco (nella foto), passo e visione da regista, protagonista nel Modena-sorpresa della stagione scorsa, che in Sicilia non vuole più rimanere. Nella lista di centrocampisti possibili, infine, c'è anche il romanista Ivan Tomic (27 anni), jugoslavo, che alla corte di Capello vede il campo solo raramente. I buoni rapporti che il Napoli intrattiene con la Roma potrebbero favorire un'eventuale trattativa. In quanto ai difensori, due sono i nomi che circolano con più frequenza: Sebastiano Siviglia (30 anni, marcatore di fascia), che il Parma è disponibile a lasciare, e Ciccio Colonnese (31 anni, centrale, ex azzurro), che lascerebbe la Lazio in cambio di più spazio. Infine, l'attacco. Al giovane (20 anni) interista Martins ed allo scontento torinista Federico Magallanes (26 anni, uruguagio), il Napoli preferirebbe Nicola Caccia, il quale, a dispetto delle sue quasi 33 primavere, in B è ancora centrattacco che fa la differenza. Ma Caccia lascerebbe Piacenza per tornare in un Napoli che non seppe apprezzarlo più di tanto?
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