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Economia e Turismo

Napoli, cinque ipotesi per la panchina

Inserito da Il Mattino (admin), martedì 11 giugno 2002 00:00:00

Dopo i contatti con quattro manager (Marino, Marchetti, Cinquini e Martino), ecco i "pour parler" con quattro allenatori (De Canio, Colomba, Vavassori e Tardelli, anche se c'è chi non esclude un incontro con Cagni, molto stimato dal neo general manager, avendolo avuto al Piacenza). Naldi non si fida dei curriculum e dei «si dice». Vuole conoscere di persona gli uomini ai quali intende affidare le sorti del Napoli. Scelto il gm Marchetti, che sarà a Napoli domani, ecco il ballottaggio per la panchina. «Vogliamo che De Canio (nella foto in alto) cambi idea e che resti», «De Canio è sempre la prima scelta», è stato detto per giorni, da quando De Canio liberò il Napoli dall'impegno di un secondo anno di contratto, un impegno di 750mila euro. «Non c'è un programma, non ci sono obiettivi dichiarati, preferisco andare via», disse Gigi. Naldi gli ha chiesto di cambiare idea, ma, sinora, tra i due non c'è stato alcun contatto, né diretto, né tramite la Gea, la società che tutela gli interessi del tecnico. Ieri, Naldi avrebbe dovuto incontrare Alessandro Moggi, autorevole esponente della Gea. Il vertice non c'è stato; c'è stata una telefonata dell'imprenditore: «Le dispiace se ne riparliamo a metà settimana, quando sarà a Napoli Marchetti?». Moggi junior ha preso atto della decisione, ma è rimasto, se non altro, perplesso, anche perché c'è un'altra società che aspetta una risposta da De Canio: la Reggina. Oggi il presidente Foti farà un'offerta a Moggi junior. Sarà, poi, il manager a girarla a De Canio, che è impegnato come commentatore dei Mondiali in Giappone ed in Corea. L'impressione è che da ieri De Canio sia nuovamente più lontano dal Napoli, e non per una questione economica, perché, se solo volesse, se fosse messo in condizione, De Canio potrebbe depositare in Lega il contratto che virtualmente ritiene strappato. Libero il Napoli di scegliere un altro tecnico, ma a De Canio darebbe fastidio sentir dire «non c'è l'accordo per una questione economica», dopo aver «strappato» un contratto di 750mila euro... Oggi, dunque, giornata importante per la scelta dell'allenatore. Naldi incontra Vavassori e Tardelli, un ex-azzurro del Napoli ed un ex-azzurro della Nazionale. Vavassori ha sempre il Napoli nel cuore. La moglie, Nella, è di Portici; il figlio, Stefano, è tifosissimo del Napoli, nonostante gli anni trascorsi a Bergamo. Tardelli rappresenta un'alternativa a Vavassori ed a Colomba. Non va dimenticato, infatti, che è stata ottima l'impressione lasciata da Colomba durante il suo colloquio con Naldi, la scorsa settimana. Non va, però, esclusa l'ipotesi Cagni (nella foto al centro): un nome nuovo nel panorama, ma da non trascurare, in quanto ha già vinto tre campionati di serie B con Marchetti a Piacenza. Certo, sarà Naldi a prendere l'ultima decisione, ma il proprietario, dimostrando grande correttezza, attende che arrivi a Napoli Marchetti per ufficializzare la nomina dell'allenatore.

A CACCIA DI FINANZIATORI

In attesa dei nuovi soci slittano i pagamenti. Oggi nuovo incontro tra Naldi ed i suoi interlocutori

Finanziatori, occorre che arrivino finanziatori. La situazione, naturalmente, non è drammatica, però tutto filerebbe meglio se arrivassero soci e tanti soldi. Denaro necessario a tamponare le falle immediate: stipendi alla squadra (7 milioni), pagamento allo Sporting per Vidigal e Saber (2,5 milioni), prima rata al gruppo Ferlaino per la cessione delle quote inizialmente a carico di Corbelli ed oggi a carico di Naldi (6,5 milioni). In totale, sedici milioni di euro, che in vecchie lire fanno più o meno 32 miliardi. La caccia ai finanziatori riparte questa mattina nel fresco della solita suite dell'Hotel Marriott Flora di Roma, di proprietà di Salvatore Naldi, il quale incontrerà in sequenza lo «sceicco», il gruppo finanziario svizzero ed anche i rappresentanti della Marriott. Il solito gruppetto che si riunisce di tanto in tanto e dal quale andrà pescato il rappresentante da trascinare nella società azzurra. Si parla di affare da cento milioni, anche troppi per le esigenze immediate del club. Se i calciatori sono abituati ad aspettare e la Fifa può essere contattata per uno slittamento nel pagamento allo Sporting, c'è lo scoglio «rata Ferlaino» che sembra difficile da superare. Il pagamento all'ingegnere è uno dei punti fermi dell'accordo per l'uscita di scena di Giorgio Corbelli (nella foto in basso). L'imprenditore coi baffi aveva ottenuto l'addio dell'ingegnere in cambio di quasi 30 milioni: una prima parte sotto forma di assegni circolari firmati dallo stesso Naldi, più tre rate da 6,5 milioni di euro con scadenza 10 giugno 2002, 10 ottobre 2002 e 10 febbraio 2003. 10 giugno: ieri, appunto. C'era un appuntamento alle ore 10.30 nello studio del notaio Capuano per il versamento della rata, ma nessun rappresentante del gruppo Naldi si è presentato. Pare che esistano problemi tecnici di ordine bancario: non manca la liquidità, per intenderci, ma i problemi esistono ed i soldi non arrivano. Da fonti vicine al gruppo Ferlaino giunge voce che, in caso di mancanza entro oggi, partirebbe l'escussione della fideiussione, che è stata fornita proprio da Salvatore Naldi, il quale ha garantito con uno dei suoi alberghi. Insomma, potrebbero esserci le prime nubi all'orizzonte del nuovo Napoli. Naldi, comunque, prosegue con intensità nella ricerca della soluzione a tutti i problemi, anche quelli dell'assetto futuro del C.d'A. In mente ha un'idea nuova, che poi tanto nuova non è: si tratta del professor Felice Laudadio, al quale verrebbe offerta una poltrona nel C.d'A. Presidente della Azienda Napoletana di Mobilità, Laudadio è stato da sempre vicino alla gestione Ferlaino. Si tratta, comunque, di voci, di se e di ma. E coi se e coi ma non si fa la storia. La storia azzurra, quella che vuole Naldi, si farà con i fatti, con le scelte, con svolte decise, che cancellino definitivamente il passato e proiettino il Napoli verso il futuro.

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