Tu sei qui: Economia e TurismoNapoli, Capodanno a Tunisi
Inserito da Il Mattino (admin), venerdì 27 dicembre 2002 00:00:00
Il professore l'aveva annunciato alla vigilia del suo ingaggio: «Durante le vacanze ci sarà da lavorare. Servirà anche a cementare il gruppo. Chiederò ai giocatori un sacrificio». Ed il sacrificio è davvero grande, perché da domani il Napoli partirà per un ritiro invernale di otto giorni ed andrà lontano, a Tunisi per la precisione. Franco Scoglio (nella foto) conosce il paese, le abitudini, le strutture. Sa a cosa andrà incontro e, forse, sa pure che i giocatori non saranno entusiasti della decisione, ma il momento è drammatico e non è possibile tirarsi indietro facendo appello alle regole sindacali dei calciatori: durante i giorni di Natale i giocatori hanno diritto a quindici giorni di ferie. Il Napoli non ne avrà diritto e probabilmente, alla luce dei risultati ottenuti sul campo, la decisione diventa incontestabile. Dunque, il Napoli scappa lontano. Partenza domani sera con un volo charter, che si fermerà a Tunisi per scaricare i calciatori, prima di proseguire per Sharm el Sheik a portare un gruppo di napoletani in vacanza. Per il gruppo azzurro saranno otto giorni di lavoro duro, di scuola con il professore, che ha bisogno di impartire un corso accelerato per tener fede al suo programma: entro febbraio il Napoli sarà come lo vuole Scoglio, ha giurato il tecnico. E ci riuscirà, perché si è imposto l'obbligo di tirare fuori il Napoli dalla melma della zona retrocessione. Poi, col tempo, il programma prevede il ritorno ai vertici, ma ci vogliono calma, pazienza e sacrifici. Il rientro a Napoli è previsto per il 4 gennaio, giusto in tempo per la partita del 6 contro l'Ancona. Un solo piccolo momento di relax sarà concesso ai giocatori la sera del 31 dicembre. Aspetteranno insieme la mezzanotte per un brindisi rapido, prima di andare a dormire, perché il giorno dopo ci sarà da continuare a lavorare sodo. La squadra alloggerà in una struttura studiata apposta per il calcio. L'albergo comprende ben cinque campi di calcio, palestre e spogliatoi adeguati al lavoro di una squadra. Scoglio conosce i luoghi, ha guidato la Nazionale tunisina a lungo, ha trovato professionalità ed amicizie. Negli otto giorni di ritiro sono previste anche un paio di amichevoli contro formazioni locali. Ma come reagirà la squadra al ritiro in Africa? Dato per scontato che non ci sarà entusiasmo, cosa accadrà ai giocatori che andranno in un paese caldo (la temperatura media è di 10-15 gradi più alta rispetto alla nostra) e torneranno al freddo dell'inverno italiano giusto in tempo per la partita contro l'Ancona? Per spiegare che non esisteranno problemi di ambientamento «meteorologico», la società ricorda che anche la Juventus sarà in tourneè negli Emirati Arabi dal 2 al 5 gennaio e che la Lazio giocherà il 2 gennaio al Cairo, contro i campioni d'Egitto dello Zamalek, ed il 5 a Tripoli, contro l'Al Ittihad, la squadra di Gheddafi junior. Sorte migliore toccherà al Parma, che pure andrà in ritiro dal 5 all'8 gennaio, ma a Marbella, in Spagna.
PERINETTI NUOVO DIESSE
In azzurro già dall'88 al '93, è questione di ore l'annuncio del suo ingaggio. Dovrà dare a Scoglio i giocatori richiesti: Codrea e Moretti su tutti
Paul Codrea, rumeno, 22 anni ad aprile prossimo, mediano del Genoa, ed Emiliano Moretti, 22 anni a giugno prossimo, difensore della Juve, sono i primi due nomi della lista consegnata dal Professore al Napoli. Ed è su queste piste che si sta già indirizzando il mercato azzurro. Non farà da solo Salvatore Naldi. Non sarà lui, seppure con l'appoggio di Scoglio e di freschi amici di qualche club potente, a tenere le briglie del mercato. Rimasto vuoto il ruolo di diesse, infatti, presto dietro la scrivania volontariamente abbandonata da Marchetti ci sarà un altro dirigente. Naldi, ormai è diventata una logorante prassi, prima di fare una scelta, chiede, si consulta, ascolta e parla con gli interessati. Ed i contatti sono quasi sempre numerosi. Così è stato anche stavolta, ma alla fine il cerchio s'è ristretto. Prima a due nomi, praticamente ad un ballottaggio, poi ad uno solo: Giorgio Perinetti (nella foto), che si è fatto preferire a Gabriele Martino (attuale diesse della Reggina) ed ancor di più a Fabrizio De Poli (direttore sportivo del Genoa) ed a Spartaco Landini, che a Napoli fu giocatore ed allenatore della Primavera. Mentre Enrico Fedele, interpellato, ha preferito non interrompere la consulenza che ha col Parma per faccende di mercato. Perinetti, dunque, la scelta azzurra. Già direttore sportivo di un Napoli che volava alto (dall'88 al '93), nelle ultime stagioni Perinetti, dopo aver costruito il Como della promozione ed aver ridato credibilità al Palermo, con l'arrivo di Zamparini in Sicilia è rientrato alla Roma, club al quale è rimasto sempre legato. Con lui i contatti, morbidamente avviati ancor prima dell'ingaggio di Marchetti l'estate scorsa, si sono fatti intensi nelle ultime ore. Non è affatto escluso che l'annuncio del suo ingaggio possa avvenire già oggi, visto che è intenzione del Napoli presentare il nuovo direttore sportivo prima della partenza della squadra per Tunisi, prevista per domani sera. Giorgio Perinetti è tornato nei pensieri di Salvatore Naldi subito dopo l'esonero di Colomba. E così sono ripresi anche i contatti. Un progetto che prevede, ovviamente, il rafforzamento e la salvezza, dando a Scoglio i giocatori che il nuovo allenatore chiede (il genoano Paul Codrea innanzitutto), ma che guarda anche più in là. Ovvero, già alla prossima stagione: quella del rilancio. Nel Napoli, dunque, si annunciano novità imminenti. Ed il nuovo diesse avrà subito un impegno complicato: rendere competitiva la squadra senza gravare più di tanto sul bilancio. Insomma, politica dei prestiti soprattutto e, se possibile, la cessione di qualche contratto troppo oneroso per il club.
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