Tu sei qui: Economia e TurismoNapoli, Baldini non ha paura
Inserito da Il Mattino (admin), giovedì 5 dicembre 2002 00:00:00
È giunto al "Centro Paradiso" alle 8.45. Lo ha preceduto solo Bonomi, che arriva sempre alle 7.30. Francesco Baldini (nella foto) appare gasatissimo. Il giusto contrario di tanti suoi compagni, rimasti scioccati dopo l'aggressione. Al dottor Russo, che gli consigliava un lavoro differenziato, ha replicato: «Voglio allenarmi con i compagni, fare la partitella. Così inizio a scaricare la rabbia». È ancora tanta, la rabbia? «Dopo l'allenamento, mi sento meglio, ma solo un po'. Il furore svanirà lunedì sera a Trieste». Ha ancora paura? «No». I suoi compagni sì...«Nello spogliatoio c'è un clima di paura. Ne ho parlato soprattutto con Stellone. Gli ho detto che sono sicuro che altri vili episodi, come quello che mi è capitato, non si verificheranno». Cosa la fa essere tanto sicuro? «Napoli, in tutte le sue componenti valide, isolerà questa minoranza di delinquenti. Napoli si stringerà attorno alla squadra. Spero che questo triste episodio possa suscitare una reazione forte. Tutti sulla stessa barca, tutti a remare nella stessa direzione per salvare il Napoli». Perché questi eccessi? «Il calcio ha subito una svolta con l'affare-Bosman. È un calcio pieno di interessi e di eccessi. La colpa? Di tutti, dai presidenti a chi critica gli arbitri, dai calciatori ai tifosi». Quali le contromisure? «Si deve fare qualcosa. Pensate al caso-Manitta: non fossi rimasto vittima di un'aggressione, già non si sarebbe più parlato di quella, in campo, a Manitta. Occorrono leggi più severe. È follia che io debba rischiare la vita ed i miei aggressori solo l'allontanamento dallo stadio per due anni!». Cosa le hanno detto i compagni quando è tornato? «Sono stato io a doverli galvanizzare. Spero che a Trieste la mia rabbia sia anche la loro. Sono rimasto particolarmente contento, perché ho ricevuto centinaia di telefonate di solidarietà». Da Napoli quanti messaggi? «Particolarmente gradita è stata una lettera della scuola media "Rodolfo Stanziale" di San Giorgio a Cremano. Parole di conforto, di incitamento e le firme di 500 alunni. Li ringrazio». Ha visto o sentito Naldi (nella foto)? «Sentivo di dovergli dire che aveva sbagliato e l'ho fatto. Lui ha capito da persona intelligente. Siamo rimasti a parlare per oltre due ore». Ed ora? «Non vedo l'ora di giocare. Una risposta anche a chi pensava che avrei mollato, che avrei chiesto di andar via. Non scappo». Solo un caso che l'aggressione sia toccata a lei? «Penso di sì, anche se qualcuno, anche in modo forte, mi ha incolpato di aver festeggiato al San Paolo quando pareggiai con la Reggina. Quel giorno ero un avversario, cosa avrei dovuto fare? Festeggiai con quei compagni, senza mancare di rispetto al Napoli». Dovesse ritrovarsi davanti i suoi aggressori, cosa gli direbbe? «Li guarderei negli occhi per capire se stanno bene. Cercherei di capire se si sono resi conto che avrebbero potuto ammazzarmi. Quella sera erano allucinati, non c'erano con la testa. Se, invece di prendere il piantone dell'auto, avessero colpito la mia testa, cosa sarebbe successo?».
HUSAIN IN DUBBIO PER TRIESTE
L'argentino, sofferente al tendine d'Achille, non si allena da due giorni e rischia di saltare la gara con la Triestina, nella quale mancherà anche lo squalificato Bonomi
Husain preoccupa Colomba. Da due giorni, ovvero da quando il Napoli ha ripreso la preparazione, l'argentino non si allena con i compagni perché soffre per un'infiammazione al tendine di Achille sinistro. Il centrocampista è rimasto vittima di un infortunio durante la partita con il Palermo. Soccorso dal dottor Russo e dal masseur Carmando, ha iniziato sin da venerdì sera una cura antinfiammatoria. Husain sta svolgendo lavoro in palestra. Oggi il medico sociale valuterà le sue condizioni e deciderà se consentirgli di riprendere, sia pure cautamente, la preparazione. Naturalmente, una risposta definitiva sulla sua utilizzazione si potrà avere soltanto domani, quando Colomba proverà la probabile formazione anti-Triestina. L'allenatore dovrà fare a meno di Bonomi, squalificato dal giudice sportivo. Oggi, a volersi sbilanciare, a voler indicare una formazione, si può pensare che Colomba giocherà con questo undici: Mancini; Saber, Baldini, Troise, Bocchetti; Cristiano, Vidigal, Husain (Platone-Montezine), Sesa; Floro Flores, Dionigi. Il dottor Russo ha mandato a casa il giovane Mancino in quanto influenzato. Ecco perché, in caso di assenza di Husain (nella foto), diventa seria la candidatura di un altro, promettente boy, Platone, che entrerebbe in ballottaggio con Montezine. Ieri il Napoli si è allenato ancora una volta di mattina. Lo farà anche oggi (prevista una doppia seduta) e nei prossimi giorni. Dopo una fase dedicata alla parte atletica, curata come al solito dal professor Albarella, Colomba ha portato tutti sul campetto in terra battuta, fatto costruire da Ulivieri e divenuto «noto» quando, prima di Napoli-Palermo, vi ha pascolato il ciuccio portato da Naldi a Soccavo. Colomba ha suddiviso l'organico in più squadre di cinque elementi, facendo disputare incontri di calcetto di breve durata, roba di minuti. Incontri molto intensi, tirati. A giudicare da lontano, due gli obblighi per tutti gli azzurri impegnati in queste partitelle, con Albarella a fare da inflessibile arbitro: effettuare un grande pressing sul portatore di palla e calciare in porta quante più volte possibile. Mentre la squadra si allenava, Naldi ha incontrato negli uffici Marchetti ed il suo collaboratore, Maurizio Ambrosio. Sembra che il presidente abbia chiesto al direttore sportivo notizie riguardanti le idee di mercato, anche alla luce delle indicazioni venute dal campo. Del resto, durante il collegamento con la "Domenica sportiva", su precisa domanda del conduttore Caputi, Naldi ha assicurato che a gennaio arriveranno i rinforzi. Non si capisce come farà il Napoli ad assicurarseli, considerando la sua situazione economica, ma Naldi non perde occasione per manifestare ottimismo: per quanto riguarda il futuro in classifica della squadra («Vedrete a febbraio quale posizione occuperà...») e per gli acquisti, garantiti a Colomba ed ai tifosi.
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