Tu sei qui: Economia e TurismoNapoli, ancora fuori Dionigi
Inserito da Il Mattino (admin), venerdì 11 ottobre 2002 00:00:00
Nuovo rinvio per Dionigi (nella foto): l'ha ufficializzato Colomba, già prima della partitella del giovedì. Se in precedenza si poteva immaginare un ballottaggio tra Floro Flores e lo stesso Dionigi per il match a Verona, adesso c'è la certezza della scelta, in quanto l'allenatore ha sciolto ogni riserva: «Dionigi sta bene, ma non lo utilizzerò dall'inizio dell'incontro. Deve trovare la giusta condizione. Verrà in panchina». Dunque, se proprio ballottaggio dovesse esserci, sarebbe tra Floro Flores e Sesa. Ieri, però, come è già accaduto mercoledì, il "boys" ha fatto tandem con Stellone, con Montezine in regia: «Sono pronto per un nuovo esame. Non voglio deludere Colomba, che mi sta dando tanta fiducia. È vero, devo essere più grintoso. Ringrazio Stellone per i consigli e per i complimenti. Dicono che ricordo un po' Van Basten? Magari riuscissi a fare solo un po' di quello che ha fatto lui! Sono agevolato dal fatto di giocare nella squadra per la quale tifo». Dunque, dovrebbe giocare Floro Flores, anche se Colomba non è nuovo a cambiare idea quanto a uomini ed a moduli. Ovviamente, Dionigi in panchina non potrà non sollevare nuove perplessità. Se sta bene, perché non gioca? È stato acquistato perché Stellone aveva bisogno di una spalla come lui. Invece, prima per un problema fisico capitatogli a Reggio Calabria (subito individuato dallo staff sanitario del Napoli), poi per recuperare lo stato di forma, è rimasto fermo. Da due settimane si aspetta il suo esordio, che non è avvenuto «in quanto occorre prima un test infrasettimanale». I test ci sono stati, ma Dionigi andrà ancora in panchina. Cosa blocca Colomba dall'utilizzarlo? Cosa blocca Dionigi dal chiedere di andare in campo dall'inizio? Le risposte, siamo pronti a scommettere, riguarderanno il problema di condizione. Doveva essere davvero pessima se, dopo quindici giorni dalla guarigione clinica, Dionigi non riesce ancora a farsi preferire. È stato ingaggiato per fare la differenza in attacco (le qualità, negli anni, ha dimostrato di averle); sinora, invece, è rimasto a guardare. Inizialmente, lo farà anche a Verona. Lo ha detto Colomba (nella foto), che non è d'accordo con chi sostiene che il Napoli renda di più in trasferta. Non è d'accordo con i numeri (la classifica dice quattro punti fuori ed uno in casa), non è d'accordo con alcuni dei suoi calciatori (Stellone e Baldini, ad esempio) che la pensano diversamente: «Non siamo più forti in trasferta. I quattro punti? Solo un caso, perché a Cagliari abbiamo giocato male nel secondo tempo ed a Bari nel primo. Il problema è che non abbiamo un rendimento costante, in casa e fuori». Si spera che la squadra si sblocchi quanto prima al San Paolo, quanto a gioco ed a risultati, e non dimostri a Verona che Colomba ha ragione. «Non ho ancora deciso - aggiunge il trainer - il modulo da adottare a Verona. Provo tutto, poi decido, anche perché il Verona è bene organizzato, come tutte le squadre di Malesani. Se il Napoli è in grado di andare in A? Vuole andarci, ma non lo si può stabilire dopo quattro gare». Ieri Colomba ha riprovato il Napoli con il 3-5-2. In difesa ritorna Baldini. «Superati i problemi fisici, sto bene - dice il difensore - e sono pronto a gettarmi nella mischia ed a ripetere le buone stagioni disputate con Boskov, Simoni e Novellino. A tre o a quattro in difesa, nessun problema. L'importante è giocare con il carattere evidenziato nei momenti migliori degli ultimi incontri. Sono fiducioso per la gara a Verona. Ho visto che ce la caviamo meglio quando giochiamo fuori casa, in quanto abbiamo difficoltà a costruire il gioco. Se veniamo attaccati, sappiamo ripartire bene e facciamo male. Il Verona stia attento».
NALDI SEQUESTRA LE AZIONI DI CORBELLI
Piccola, ma significativa vittoria per Naldi: il tribunale del Lussemburgo lo ha autorizzato a sequestrare le azioni contese
Corbelli insiste a dire che il Napoli gli appartiene. Naldi esibisce il contratto col quale dimostra di averlo comprato a giugno scorso. Corbelli dice di non essere stato pagato, ma Naldi replica spiegando di avere ancora tempo per farlo. Corbelli convoca un'assemblea per togliere all'ex socio la poltrona di presidente e convoca anche un consiglio di amministrazione per vendere il Napoli. Naldi si rivolge al magistrato e fa bloccare il Cda, così Corbelli (nella foto) non può vendere il Napoli. Poi, con una citazione al tribunale di Napoli, chiede che venga accertata la proprietà del club e, nel frattempo, invoca l'intervento della magistratura lussemburghese. Risultato: il tribunale del Lussemburgo autorizza Naldi ad esercitare un sequestro-rivendicazione sulle azioni contese. In mezzo c'è il Napoli, c'è la gente, che è stufa di sentir parlare di giudici e sequestri e vorrebbe parlare di vittorie e di obiettivo-promozione. Le cose, però, stanno così: il Napoli continua a non trovare pace, anche se ieri pomeriggio Naldi e Corbelli si sono incontrati a Roma nel tentativo di trovare un accordo. Quasi inutile spiegare che l'accordo non s'è trovato. I due si sono detti che non ci sono soldi: non c'è il denaro che Naldi deve a Corbelli per completare il pagamento (30 milioni), non ci sono gli euro che Corbelli deve al Mediocredito per un debito contratto nel 2000 (30 milioni). Quindi, non si può neppure iniziare a parlare. L'incontro è finito giusto mezz'ora prima che arrivasse dal Lussemburgo la notizia del sequestro delle azioni di Corbelli. Notizia che mette Naldi in condizione di superiorità nel braccio di ferro, ma che non lo esime dal pagamento all'ex socio. Resta la soddisfazione di aver ottenuto una piccola vittoria sul fronte legale. Il tribunale del Lussemburgo ha accolto le motivazioni che gli avvocati Di Lauro e Maiella hanno già sottoposto al tribunale di Napoli nell'atto di citazione datato 8 ottobre. L'intento è di dimostrare che Naldi è proprietario del Napoli, che il pagamento dilazionato va accettato senza riserve da Corbelli, che lo stesso Corbelli è in qualche modo inadempiente, perché avrebbe dovuto dimettersi dal cda lussemburghese e non l'ha fatto. Otto punti in tutto, per i quali sono citati in tribunale Corbelli, Stefano Luise, l'avvocato Gramazio (legale di Corbelli e membro del cda lussemburghese) e tutte le società coinvolte nella vicenda. Fra quattro o cinque giorni Naldi e Corbelli si rivedranno. Urge denaro per restituire serenità al Napoli: bisogna trovarlo ad ogni costo.
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