Tu sei qui: Economia e TurismoNadef 2021, sale Pil e scende debito pubblico. Nuovi fondi per sostenere ripresa e alleggerire carico fiscale
Inserito da (Maria Abate), giovedì 30 settembre 2021 11:39:13
"Il presente documento prospetta uno scenario di crescita dell'economia italiana e di graduale riduzione del deficit e del debito pubblico. L'intonazione della politica di bilancio rimane espansiva nei prossimi due anni e poi diventa gradualmente più focalizzata sulla riduzione del rapporto debito/PIL. La completa realizzazione del PNRR resta la grande scommessa per i prossimi anni, in un contesto mondiale che è forse il più complesso ed articolato della storia recente".
Si legge così nella nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza (DEF), approvata con il Consiglio dei Ministri del 29 settembre.
La Nota prende atto del miglioramento degli indicatori di crescita e deficit e definisce il perimetro di finanza pubblica nel quale si iscriveranno le misure della prossima Legge di Bilancio, che potrà contare su uno spazio di manovra da 22 miliardi nel 2022, utilizzabili per sostenere la ripresa economica.
La previsione di aumento del prodotto interno lordo (Pil) per l'anno in corso sale al 6%, dal 4,5% previsto nel Def in aprile, mentre la previsione di indebitamento netto (deficit) scende dall'11,8% del Pil nel Def al 9,4% della Nadef.
L'esecutivo conta «di raggiungere il livello di Pil trimestrale pre-crisi entro la metà del prossimo anno». In conferenza stampa, il premier Mario Draghi ha sottolineato che il «quadro economico è di gran lunga migliore» rispetto a quanto ipotizzato in primavera, e che questi numeri confermano che «dal problema del debito pubblico si esce con la crescita». Sulla stessa linea il ministro dell'Economia, Daniele Franco, che ha assicurato che «la politica di bilancio resterà espansiva nei prossimi due anni» e poi si concentrerà sulla riduzione del rapporto debito/Pil.
La differenza tra il deficit/Pil tendenziale e quello programmatico, ha spiegato il ministro Franco, «libera ogni anno un margine di un punto di Pil abbondante, pari a circa 19 miliardi, quindi ogni anno avremo una cifra un po' superiore a questa». E questi fondi potranno essere usati per nuovi interventi come la proroga del superbonus al 2023, il rafforzamento del sistema sanitario nazionale, i rinnovi dei contratti pubblici, il rifinanziamento del Fondo di Garanzia per le Pmi e delle politiche invariate non coperte dalla legislazione vigente, tra cui le missioni di pace.
Con le risorse disponibili, nella legge di bilancio, inoltre, «sarà importante avviare qualche primo passo per l'alleggerimento del carico fiscale» e procedere con la riforma degli ammortizzatori sociali.
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