Tu sei qui: Economia e TurismoMarchano-gol, Cutillo ha vinto la scommessa
Inserito da (admin), martedì 14 settembre 2004 00:00:00
Questa estate, a più riprese, il presidente della nuova Cavese, Ottavio Cutillo, aveva parlato di un acquisto importante per accontentare la piazza metelliana affamata di gloria. Un attaccante di peso, che sarebbe dovuto arrivare dall'estero per andare a rimpinguare la rosa affidata a Campilongo e Pidone. Quel giocatore è arrivato. Ma fino a quel minuto, il 38' della ripresa, della sfida di domenica scorsa con il Ragusa, sembrava l'ennesimo "flop". Mauro Marchano, invece, con quell'elevazione da pallavolista a muro e con quell'inzuccata perfetta, ha regalato alla Cavese, in affanno, ed al presidente Cutillo, in apprensione, la prima vittoria della nuova stagione. Ed è subito stato adottato dalla torcida biancoblù. Mauro, un ragazzone biondo nato a Rosario, in Argentina, il 15 gennaio 1980, ha tutta l'aria di chi, affamato di gloria e di successo, spingerà a suon di gol la sua carriera verso mete ambiziose. Al termine della partita con gli iblei di Romano, esterna tutta la sua contentezza: «Per un giocatore, ed in particolare per un attaccante, il gol è tutto. Aggiungeteci quella buona dose di latinità che la mia origine porta con sè ed il quadro è bello e fatto. Sono al settimo cielo. Prima partita, anzi primissimi minuti d'opportunità di giocare, ed ho subito trovato un gol importantissimo per me e per tutta la squadra». Su quel cross perfetto di Tatomir si è alzato un metro sopra tutti gli altri, è rimasto sospeso a mezza altezza ed ha mirato in porta non sbagliando l'inzuccata. «È la mia specialità, il colpo di testa su cross dalle fasce. Spero di ripertermi ancora in altre occasioni. Ringrazio il mister, che mi ha dato la possibilità di dimostrare le mie qualità tecniche, ed il presidente Cutillo, che ha creduto in me quando mi hanno proposto alla Cavese». Un giovane campione, dunque, alla corte di Campilongo e Pidone. Cresciuto nel Rosario Central, nella sua città natale, poi la via della fuga verso altri lidi, come tanti altri giovani calciatori argentini. L'Europa ed il suo mondo pieno di soldi. Il miraggio dei grandi ingaggi, dei grandi palcoscenici, delle vetrine di lusso. Ma non per tutti. Non tutti si chiamano Batistuta. C'è anche chi, come Marchano, è costretto a farsi le ossa in giro in campionati minori. E così, lo scorso anno, l'esperienza al Libourne nella serie C transalpina. Il gioco dei procuratori ha fatto il resto. Un timido approccio nel calcio-mercato estivo di Milano con la Cavese e subito l'accordo raggiunto. «Me ne hanno parlato così bene e con delle credenziali così forti - spiega il presidente Cutillo - che non ho avuto il minimo dubbio ad ingaggiarlo. Ho dato il via libera al direttore sportivo Dionisio ed il ragazzo è arrivato alla Cavese. Quel gol ed il modo così naturale con cui l'ha fatto mi hanno dimostrato che non ho visto male». Mauro Marchano si sta ambientando nella sua nuova città. Cava gli piace. Ha fatto subito amicizia con compagni e tifosi. «È una bella piazza, anche perché il tifo mi ricorda per il suo calore l'Argentina. Anche per strada gli sportivi ti avvicinano, ti chiedono notizie e si interessano del tuo stato di salute. La freddezza di altri posti non ti riesce a caricare come succede qui». Dal suo Paese tanti campioni sono arrivati in Italia. Qual è il suo idolo? «Un po' per il suo carattere ed un po' per le sue caratteristiche tecniche, mi sono sempre ispirato al grande Hernan Crespo. È il mio campione preferito». Cosa si augura per sé e per la Cavese? «Tante soddisfazioni da condividere insieme ai compagni. Ho accettato la maglia della Cavese perché la vedo come un trampolino di lancio nel calcio che conta».
Domenica a Lamezia
Riprenderà domani pomeriggio il lavoro della Cavese. Appuntamento al "Simonetta Lamberti" in vista della seconda di campionato domenica a Lamezia Terme, salvo cambiamenti se la Lega rimescolerà le carte e metterà mano allo stravolgimento del calendario per far posto a Viterbese ed Ancona. Il duo Campilongo-Pidone, prima di dare il via agli allenamenti, analizzerà con il gruppo la gara contro il Ragusa.
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