Tu sei qui: Economia e TurismoMagica Cavese, capolista stroncata
Inserito da (admin), lunedì 2 aprile 2007 00:00:00
Rieccola la Cavese delle meraviglie. In casa è imbattibile: centrato il 12° successo interno stagionale. Il Ravenna capolista viene aggredito sul piano del gioco. Vittoria limpida, frutto della grandissima applicazione, della corsa e della forza di volontà. Accorciato a 6 punti il divario dal 1° posto, ma soprattutto raggiunti in maniera quasi aritmetica i play off. Il "Simonetta Lamberti" è una bolgia, i ragazzi di Campilongo incoraggiati come non mai, la gente dagli spalti quasi allontana via il pallone nell'ultimo disperato assalto del Ravenna, ogni affondo sulle fasce di Schetter e De Giorgio trova la spinta in più dall'incoraggiamento dei tifosi. Indiavolati i ragazzi in maglia blù. Pressano, raddoppiano, corrono. La beffa dell'andata brucia ancora e si vede. Parte a mille all'ora la Cavese, interventi decisi a tutto campo. Asfissiato Sciaccaluga: Tatomir, Alfano e D'Amico lo mordono in ogni zona. Una gabbia intorno al "cervello" del Ravenna, che viene annullato. Sempre primi sul pallone, bravi a togliere metri su metri al Ravenna.
E' tatticamente una partita perfetta quella disegnata da Campilongo. Resta poco la palla a terra, sono determinanti i cambi di gioco. Stavolta, più che cercare la testa di Ercolano, contrastato bene dai due centrali difensivi di Pagliari, la Cavese lancia direttamente per gli esterni d'attacco. Arno sventaglia per Schetter e Sportillo, sostituto dell'ultima ora dell'infortunato Nocerino, fa lo stesso per De Giorgio. E così sulle due fasce gli esterni di Campilongo fanno venire il mal di testa ai laterali difensivi del Ravenna. Il primo quarto d'ora è traumatizzante per gli ospiti, i ragazzi in maglia blù sfondano da tutte le parti. Al 4' arriva già il gol, ma viene annullato. Angolo di Tatomir, schema nuovo: tracciante rasoterra di Arno, Cipriani ci mette il piede e supera Capecchi, ma è in fuorigioco. Al 10' Arno pesca De Giorgio, numero e cross, velo di Schetter, D'Amico si coordina benissimo ed in mezza girata impegna alla parata difficile Capecchi. Al 14' il gol: cambio di gioco di Sportillo, sponda di testa di Ercolano, si inserisce da dietro Alfano, che mette in mezzo forte e basso, il pallone incoccia un piede di Gorini e sorprende Capecchi. Primo ed unico tentativo del Ravenna al 20': punizione di Sciaccaluga, testa di Volpe, para a terra Mancinelli. Al 22' altra palla gol per la Cavese: angolo di Tatomir, Capecchi esce a vuoto, colpisce di testa Ercolano, che manda alto di poco.
Secondo tempo di gestione. Rallenta un po' il ritmo, la Cavese passa alla fase difensiva. E così il Ravenna trova un vero e proprio muro di fronte. L'unico tiro in porta vero arriva quando c'è un giocatore ospite a terra e la Cavese si distrae, credendo che il pallone venga messo fuori dagli avversari: la conclusione di Volpe (42') è parata a terra da Mancinelli. La chance per il raddoppio se la gioca male De Giorgio, pescato in profondità da Tatomir (12'): il suo tiro è troppo debole. Ma un gol stavolta basta ed avanza. La Cavese torna a volare. Verso un sogno chiamato serie B.
Campilongo: «Puntiamo al secondo posto»
Sono quasi in seimila al "Simonetta Lamberti". Un entusiasmo che non si vedeva da anni e che ha fatto rivivere i momenti magici dell'ultima promozione in serie B. Record di spettatori e di incasso, c'è la "Giornata biancoblù", al botteghino pagano tutti e la gente di Cava non si tira indietro. Tifo incessante dall'inizio alla fine, non ci sono gli striscioni per via delle nuove norme anti-violenza, ma si sentono i cori e gli applausi. Nel secondo tempo c'è spazio per la sciarpata biancoblù e per il coro abituale, quello sulle note della canzoncina della tifoseria argentina del Boca Juniors. Ed a fine partita tutto lo stadio partecipa al coro in ricordo di Catello Mari, dopo che gli "eroi" di Campilongo hanno lanciato le magliette in Curva Sud. La squadra i suoi festeggiamenti li fa sul campo, i ragazzi in maglia blù s'inventano un'esultanza nuova: tutti in cerchio con il secondo portiere Criscuolo a lanciare in aria una bottiglietta, un po' come l'esultanza a sorpresa dell'Italia mondiale quando Oddo s'inventò barbiere e tagliò i capelli a Camoranesi.
Unica nota stonata, qualche parolina di troppo ed anche qualche fischio arrivato dai Distinti durante il minuto di raccoglimento per la morte della mamma del presidente del Ravenna, Fabbri. Un atteggiamento di cattivo gusto, che fa il paio con quello di un dirigente ospite che a fine partita si è messo a sventolare in campo un vessillo del Ravenna, rischiando di scatenare incidenti. Tanto è vero che la Polizia è stata costretta ad avvicinarsi al gruppo dei supporter ospiti, un centinaio, sistemati in Curva Nord, che ricordano a più riprese il gemellaggio con la Salernitana. In tribuna si diverte anche Zeman, seduto vicino al sindaco Gravagnuolo, che spende parole di elogio per la Cavese e per Campilongo. Al suo fianco c'è pure il fratello di Novelli, l'ex allenatore della Salernitana, che lo ha accompagnato fino al casello autostradale. Qualche posto più in là Della Monica, il patron della Cavese, mentre in campo il presidente Fariello, nonostante il gran caldo, indossa il cappotto portafortuna chiaro sul gessato blù. Festa prima, durante e dopo. «Questo pubblico è da serie B», si lascia scappare il diesse Dionisio. Forse lo è anche la squadra, ma lui non lo dice: «Adesso nei play off ci siamo quasi, pensiamo al Manfredonia e poi all'Avellino, altre due partite che vogliamo vincere».
Play off ormai ad un passo, lo conferma Campilongo: «Al 99% ci siamo, manca solo l'ultimo piccolissimo sforzo. Ora vogliamo mantenere il 3° posto e, se possibile, puntare al 2°, che ci consentirebbe di occupare una posizione più favorevole nella griglia dei play off». Spiega come ha costruito la vittoria: «I ragazzi erano carichi. La partita l'ho preparata bene tatticamente con i cambi di gioco per gli esterni di attacco ed i centrocampisti a rimorchio. Vittoria meritatissima, tra l'altro ho dubbi sul fuorigioco di Cipriani nell'occasione del gol annullato». L'allenatore si concede una battuta sulla rivale sportiva storica, la Salernitana: «Se non sbaglio ha 15 punti in meno. E' un onore precedere squadre che erano state costruite con obiettivi più importanti dei nostri». Unica nota stonata, il cartellino giallo di Arno, che lo costringerà a saltare la sfida di Manfredonia. Indisponibile anche Nocerino, che si è fatto male ad una caviglia nell'allenamento di rifinitura di sabato pomeriggio. Per lui 15 giorni di stop.
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