Tu sei qui: Economia e TurismoLa Vibonese bestia nera della Cavese
Inserito da Il Salernitano (admin), lunedì 13 gennaio 2003 00:00:00
Prima sconfitta della gestione di Mario Somma (nella foto). Gli aquilotti capitolano sotto i colpi di una Nuova Vibonese cinica e determinata, che contro la compagine metelliana ha incassato ben sei punti. Dopo 13 risultati utili consecutivi, arriva il primo ko, che brucia particolarmente, anche perché il Lamezia ha vinto a Marsala, raggiungendo i biancoblù in vetta alla classifica. Avvio di partita davvero scoppiettante, caratterizzato da vari botta e risposta. Al 13', su calcio d'angolo di Catalano, Agosto raccoglie di collo piede e calcia forte, ma Ambrosi para con freddezza. Un solo giro di lancette e la Nuova Vibonese ci riprova. Di Dio dalla sinistra entra in area e calcia direttamente in porta. Ambrosi non si fa cogliere impreparato e sventa la minaccia. Al 15' risponde la Cavese con Dos Santos, che entra in area, supera Inatolo e crossa in mezzo a cercare Di Matteo, ma Giacalone sbroglia la matassa. Al 21' arriva il gol del vantaggio dei padroni di casa, nato dagli sviluppi di un calcio di punizione sull'out di destra. Carcià raccoglie il cross di Giacalone ed insacca la sfera nell'angolino alto di sinistra, superando l'incolpevole Ambrosi. Dopo il gol degli avversari, gli aquilotti non riescono a trovare il bandolo della matassa, concedendo troppo spazio ai calabresi. La Cavese non riesce a respirare sotto il pressing insistente degli avversari. Più volte il tecnico Somma, dalla panchina, invita i propri uomini ad alzare il baricentro del gioco, ma sembra predicare nel deserto. Abbastanza discutibile, comunque, la sua scelta di lasciare fuori Mangiapane e Di Vito. Nella ripresa gli aquilotti scendono in campo molto più determinati e caricati. Un solo giro di lancette e D'Aniello si invola verso la porta avversaria, ma sciupa tutto al momento di calciare. Ribatte subito la compagine calabrese con l'onnipresente Carcià, che, a tu per tu con Ambrosi, colpisce la traversa. Al 13' ci riprova la Cavese. Dos Santos prende palla dalla trequarti e mette in mezzo per Di Matteo. Esce il portiere della Vibonese, lasciando la porta sguarnita, ma Giacalone salva di testa. Sulla ribattuta raccoglie ancora Di Matteo, che spedisce a lato. Gli aquilotti continuano a premere per tentare di agguantare almeno il pareggio. Annullato un gol dubbio alla Cavese al 18'. Sansò (nella foto), protagonista di un'autentica prodezza, entra in area dalla sinistra e calcia in porta, tagliando completamente in due l'area, ma il guardalinee giudica irregolare la posizione del calciatore ed annulla un gol spettacolare. Pochi minuti dopo si scatena un po' di agitazione sul terreno di gioco ed alcuni calciatori arrivano persino alle mani. L'ordine è presto ripristinato e la partita riprende regolarmente. Fasi concitate negli ultimi minuti di gara. La formazione di mister Somma si rende più volte pericolosa, andando vicina al pareggio in tre occasioni. In pieno recupero, uno spettacolare uno-due tra Dos Santos e D'Aniello si spegne con il pallone parato miracolosamente dall'estremo difensore Graci.
SOMMA: «VOLEVANO ARRESTARMI»
Clamorosa denuncia del tecnico aquilotto, che svela un inquietante episodio: nell'intervallo, due poliziotti ed un commissario volevano arrestarlo
Arriva la prima sconfitta dopo 13 giornate positive, su un campo temuto alla vigilia. «La Nuova Vibonese si è dimostrata la bestia nera della Cavese - commenta amareggiato il tecnico Somma al termine della gara - e ciò ci rammarica, perché c'erano tutti i presupposti perché non avvenisse. Nel primo tempo non hanno funzionato gli uomini, il collettivo. Non hanno funzionato nell'individualità, negli atteggiamenti, anche in considerazione di una Vibonese che ci ha aggrediti in tutto e per tutto, non lasciandoci mai salire. Questo inevitabilmente ci ha creato delle difficoltà. Abbiamo preso un gol che si poteva tranquillamente evitare. A parte tutto, credo che il primo tempo sia stato giocato troppo sotto tono e, soprattutto, sotto le nostre possibilità. Lo abbiamo praticamente regalato agli avversari. Malgrado ciò, siamo riusciti a creare tre o quattro palle gol nitidissime. L'arbitro, poi, ha costantemente spezzato il gioco, il che ci ha creato non poche difficoltà nel tenere il ritmo alto. Resta il fatto che il primo tempo è stato davvero brutto, con tutte le azioni a loro favore. Non si può dire lo stesso nella seconda frazione di gioco, dove l'egemonia è stata sicuramente la nostra». Come le è sembrato dalla panchina il gol annullato a Sansò? «Era regolarissimo. Sansò aveva ricevuto palla con tre o quattro calciatori avversari davanti a sé. Con un tiro al volo eccezionale ha messo in rete. Oltretutto, il ragazzo non era in traiettoria con il portiere. Il guardalinee, però, ha sventolato immediatamente la bandierina, perché ha visto un fuorigioco di posizione dalla parte opposta alla palla. Il fuorigioco di posizione è un atteggiamento opinabile in Italia, in quanto può essere interpretato a piacere proprio. E' un fatto soggettivo, che nel calcio non può esistere. A Sansò, che ha fatto un grande numero, è stata negata, anzi derubata, la gioia del gol. Ora, però, non facciamolo diventare un motivo di discussione oltre il dovuto. Sono situazioni che a volte possono capitare a favore ed altre a sfavore». Visto il primo tempo e visto l'approccio alla gara più determinato da parte degli avversari, è soddisfatto della formazione messa in campo? «Quando andiamo ad affrontare una qualsiasi squadra che non sia di vertice, ci troviamo sempre di fronte ad un gruppo che si prepara molto di più in settimana per essere più reattivo, più pimpante per almeno una frazione di gioco. Loro ci sono riusciti ed hanno trovato anche il gol nel primo tempo, arrivando sempre prima sulla palla. Quando una squadra non è in partita, è sempre l'allenatore che fa le scelte e mette il team in condizione di andare in campo. Può capitare che le scelte non siano sempre quelle giuste ed allora l'allenatore, in questi casi, deve pur prendersi le sue responsabilità». Può spiegarci quello che è successo in campo? Ci sono stati diversi momenti di agitazione...«Dopo il gol annullato, ci sono state le solite discussioni di rito. Quello che è assurdo è quello che mi è capitato in prima persona. E' la seconda volta che vengo a Vibo Valentia ed è la seconda volta che, tra il primo ed il secondo tempo, vengono per arrestarmi. All'allenatore della squadra ospite? Due poliziotti ed un commissario, gli stessi di due anni fa. Sono sempre le stesse persone che cercano di intimorire allenatore e squadra. Ormai ci stiamo adattando ad ogni tipo di atteggiamento. In questa categoria, ed in questo girone in particolar modo, stiamo vedendo di tutto». La sconfitta potrà turbare la squadra e l'andamento del campionato? «Affatto. Abbiamo una capacità di analisi e di valutazione a breve ed a lungo termine. Una sconfitta non farà di certo crollare i nostri progetti e le nostre aspirazioni».
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