Tu sei qui: Economia e TurismoLa solita Cavese
Inserito da (admin), martedì 26 aprile 2005 00:00:00
Ora si penserà solo ad arrivare concentrati ai play-off. Dura un tempo e mezzo il sogno della Cavese di espugnare Manfredonia. Il gol di Placentino nel primo tempo illude i campani, ma nella ripresa prima Turone e poi Manca recuperano risultato e partita. Per gli aquilotti è la quarta sconfitta consecutiva, la quinta nelle ultime 6 gare, con 11 punti persi nei confronti della diretta inseguitrice sipontina. Al "Miramare" tutti si aspettavano spettacolo, e così è stato. La Cavese, squadra giovane e molto veloce, mette in difficoltà il Manfredonia, compagine più esperta, ma a volte lenta ed impacciata. Sono proprio gli aquilotti che fanno segnare la prima azione degna di nota. Al 7' Placentino, il migliore fra i suoi, sguscia fra due difensori e si ritrova davanti a Sassanelli, che gli respinge la palla con i piedi. Al 13' Vadacca riceve dalle retrovie e mette la palla a centro area per Brutto, che però viene anticipato dalla difesa metelliana. Al 21' Placentino gela il "Miramare". Turone disimpegna male, favorendo l'attaccante aquilotto, che non ci pensa più di tanto e spedisce un fendente verso Sassanelli. Il portiere si lascia sfilare la palla, che finisce in porta. Il Manfredonia è stordito, ma tenta una timida reazione dopo 4 minuti, con Di Pietro su punizione: palla per Albano che si gira, ma il suo tiro finisce in angolo. Non riuscendo a costruire azioni concrete, i sipontini si affidano ai calci piazzati. Al 36' Brutto, su punizione, offre in area un assist per la testa di Turone, che sfiora la base del palo. Ultimo brivido per i pugliesi al 44': ancora una corta respinta della difesa favorisce Panini, che manda a lato un gran tiro. Nella ripresa i dauni appaiono subito più determinati, anche se ancora un po' impacciati. Almeno fino a quando il tecnico Bitetto manda in campo Romulo Togni al posto di De Angelis. La manovra diventa subito più veloce ed efficace. Al 9' Piccioni spreca malamente un suggerimento di Brutto, mentre al 17' il solito Placentino, su punizione, scaglia la palla direttamente sulla base del palo alla sinistra di Sassanelli, che resta immobile. Sugli aquilotti pesa notevolmente l'infortunio di Mari, costretto a lasciare il campo. Ed al 21' i padroni di casa riescono a riequilibrare le sorti dell'incontro. Brutto, su punizione, serve per la testa di Turone, che non sbaglia. Si devono attendere 7 minuti per vedere la risposta della Cavese: al 28' Placentino serve in area per l'accorrente Alfano, che tira di prima intenzione da due passi, con Sassanelli costretto al miracolo. Il Manfredonia si scuote, comincia ad attuare una pressione forsennata ed al 36' ribalta il risultato. Vadacca con un lungo lancio imbecca Manca, che in modo spettacolare controlla e supera Mancinelli. Gli ultimi minuti sono da patema per i sipontini, che cercano di controllare, tenendo palla a centrocampo e costringendo gli ospiti al fallo. I metelliani tentano con grande generosità di recuperare il risultato, ma inutilmente.
Mea culpa di Campilongo: "Non ho chiesto rinforzi"
A Manfredonia finiscono le speranze aquilotte di centrare la promozione senza passare per i play-off. Dopo una stagione da grande, i metelliani stanno vivendo il loro momento più delicato. Eppure, per gran parte della partita c'è stata una sola squadra in campo, la Cavese, in quanto a gioco espresso ed occasioni da gol prodotte. Il vantaggio sacrosanto di Placentino e la scioltezza nella manovra avevano annichilito gli avversari. Applausi scroscianti dagli oltre 500 supporters aquilotti al seguito, ma anche dai tifosi pugliesi, sorpresi dalla forza della Cavese. Ma tutto è svanito a poco meno di una ventina di minuti dal termine. Il Manfredonia ha pareggiato e poi vinto. Per la Cavese solo belle parole e pacche sulle spalle. Una magra consolazione. Ed ora, il tecnico Sasà Campilongo ammette di aver sbagliato a gennaio, quando si è accontentato di avere a disposizione una rosa striminzita: "Avrei dovuto impuntarmi con la società e chiedere l'arrivo di qualche giocatore in più. Con il Manfredonia la differenza tra le due squadre si è vista alla distanza, quando al posto di Mari infortunato ho dovuto mettere dentro il baby Cirillo e loro, invece, il signor Manca al posto di Albano. Chi ha la panchina più lunga alla distanza vince. Noi non l'abbiamo e ci dobbiamo ora preoccupare di raccogliere le energie residue e di preservarci i giocatori più significativi per la fase dei play-off". Il rammarico è tanto. La Cavese sta continuando a giocare bene, ma qualcosa è cambiato rispetto ad un mese fa. I tifosi si aggrappano a tutto. Alcuni fanno dietrologia, parlando persino di volontà della società di abbandonare la corsa alla promozione per mancanza di danaro. Altri, invece, ce l'hanno con i giocatori, rei di aver "toppato" gli appuntamenti stagionali con le grandi. Le sconfitte con Giugliano, Juve Stabia, Gela e Manfredonia ne sono testimoni. La squadra, in gran parte giovane ed inesperta, ha subito lo stress d'alta classifica. Non ha saputo gestire il sovraccarico nervoso del primato. Ma c'è chi, tra i tifosi, prova a suonare l'ultima carica, per l'assalto finale alla C1. "C'è ancora un posto utile - sottolinea Adolfo Caldarese, capo storico del tifo biancoblù - per approdare nella serie superiore. Come gioco, la Cavese ha dimostrato di non essere inferiore a nessun altro. Perché, allora, non provare a crederci sino alla fine in questa promozione? È alla nostra portata. A Manfredonia abbiamo dimostrato che, se vogliamo, mettiamo i brividi a tutti. Facciano questo sforzo i giocatori e ci regalino il sogno che tutti quanti noi attendiamo da 19 anni". Campilongo e Pidone, ora, faranno i loro bravi calcoli in chiave play-off nelle 3 partite che mancano al termine della stagione regolare. C'è da provare ad incontrare la meno ostica tra Gela, Giugliano e Juve Stabia.
Cutillo: "Meglio il silenzio"
Alle affermazioni del tecnico ha replicato il presidente Ottavio Cutillo: "La dichiarazione di Campilongo non è una novità. Sapevamo di avere una squadra giovane ed a gennaio il direttore sportivo, il tecnico ed io ci siamo incontrati per discutere del problema. Alla fine, di comune accordo, abbiamo deciso di non prendere nessuno. Il mister poteva anche risparmiarsi queste dichiarazioni in un momento così delicato della stagione". Cutillo si sofferma anche sull'attuale momento della Cavese: "Abbiamo fuori squadra pedine importanti, che sicuramente recupereremo per i play-off. Tengo comunque a precisare che, tranne la partita di Melfi, che abbiamo sbagliato, per il resto le sconfitte sono venute solo su episodi. Non dimentichiamo, però, che il nostro obiettivo era quello di una tranquilla salvezza e credo che aver conquistato i play-off sia già un ottimo traguardo". L'ultimo passaggio è per i tifosi: "Loro continuino a fare quello che stanno facendo, ognuno per la sua strada. Noi come società facciamo il mea culpa sui nostri errori, ma loro facciano lo stesso". Intanto, ancora in dubbio lo svolgimento regolare del derby contro la Nocerina. Diverse le ipotesi: gara al "Lamberti" a porte chiuse o partita posticipata ed in campo neutro? Giovedì se ne saprà di più.
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