Tu sei qui: Economia e TurismoLa Salernitana sulle tracce di Micillo
Inserito da Il Mattino (admin), mercoledì 8 gennaio 2003 00:00:00
Summit di mercato tra il presidente Aliberti ed il direttore sportivo Cannella (nella foto). Franco Varrella ha un grosso problema da risolvere il più presto possibile: deve trovare entro pochi giorni un portiere, che rimane la prima urgenza da prendere in esame per tirare fuori la Salernitana dalle sabbie mobili del fondo classifica. La soluzione sembra dietro l'angolo e si chiama Davide Micillo, in forza al Brescia. La sua partenza è condizionata al destino di Pavel Srnicek, anch'egli chiuso da Sereni e possibile partente. Il portiere ceco ha recentemente rifiutato di scendere in serie B, respingendo le lusinghe del Cosenza, ed accetterebbe soltanto la soluzione estera in caso di addio al Brescia. Lo vuole lo Slavia Praga, che tuttavia cerca di strapparlo a condizioni ritenute inaccettabili da Corioni. La decisione di cambiare completamente direzione rispetto ai precedenti orientamenti è maturata dopo il no definitivo del Messina per Emanuele Manitta e dopo il rifiuto di Luca Castellazzi di lottare per la salvezza nell'inferno di Salerno. Urgono, comunque, soluzioni immediate, perché la situazione cambia continuamente con il trascorrere delle ore. La sconfitta di Messina ha aggravato la situazione di classifica della Salernitana ed ha confermato la necessità di intervenire in tutti i reparti. Proprio il Messina ha chiesto Roberto Cardinale. Dietro, però, ci sarebbe la Juventus, che non è uscito allo scoperto. La Salernitana per ora ha risposto no, definendo incedibile Cardinale. Il solo Samuele Olivi non sembra sufficiente, ad esempio, per completare un reparto monco, che fa acqua da tutte le parti. Il nome nuovo è Giacobbo dell'Ancona, altra squadra che vorrebbe arrivare a Vignaroli. Aliberti è tornato alla carica anche per Turato, che il Cittadella sta cercando in ogni modo di cedere. La trattativa rimane difficile, anche per la forte concorrenza del Verona e del Venezia. Il canale preferenziale che lega Aliberti e Corioni dovrebbe, comunque, agevolare qualche movimento in ingresso verso Salerno da Brescia. La chiave potrebbe essere Fabio Vignaroli (nella foto), molto stimato da Mazzone, sul quale sono state chieste informazioni da parte dello staff di mercato lombardo. Si cercherà di arrivare ad un accordo, anche se le parti sembrano ancora molto lontane. Per quanto riguarda il centrocampo granata, l'interessamento per il giovane centrocampista della Roma De Rossi è destinato a sfumare inesorabilmente. L'Empoli è in chiara posizione di vantaggio, con il Torino subito dietro a cercare di strappare il tanto atteso sì a Franco Baldini. Le alternative si stanno restringendo sempre più con il passare delle ore. Il Modena ha ribadito un netto no per Nicola Campedelli e Paolo Ponzo, chiudendo nel frattempo le porte anche per Zamboni, che andrà al Verona, e per Giuseppe Colucci, che non si muoverà dall'Emilia. Infine, l'attacco. Fabio Vignaroli rimane la chiave per portare a casa la liquidità necessaria per poter investire su altri attaccanti. La notizia è che l'Atalanta avrebbe già in mano un accordo con il giocatore, che si svincola il prossimo 30 giugno dalla Salernitana. Esattamente lo sviluppo peggiore che Aliberti potesse attendersi, visto che in questo modo non soltanto perderebbe il giocatore, ma dovrebbe fare i conti anche con un'operazione senza alcun ritorno economico nelle casse societarie. Inutile la richiesta di inserire nell'affare Bianchi o Inacio Pià. Il primo viene ritenuto incedibile da Giovanni Vavassori, mentre il secondo rifiuta la destinazione-Salerno e si è avvicinato nelle ultime ore al Verona ed al Piacenza, le società che possono vantare le credenziali maggiori al cospetto di Ivan Ruggeri. Cannella tratta ancora con Luiso, ma non ci sono sviluppi. Tiene ancora banco, intanto, la "cena dei veleni" di Zeman, che invitò solo dieci giocatori, i suoi fedelissimi. Nel corso della cena l'allenatore ha accusato tutti, rimproverando uno scarso impegno nel finale della passata stagione e, soprattutto, nella partita contro la Reggina.
MICILLO SI NASCONDE
«Non so nulla che la Salernitana mi stia cercando. Io penso soltanto al Brescia ed a lavorare il più possibile»
Ha poca voglia di parlare. La sensazione è che abbia captato qualcosa nell'aria, ma che non voglia ancora scoprire le proprie carte. Davide Micillo esce prima degli altri dalla doccia del mattino. Leonardo Menichini lo ha appena messo sotto torchio assieme a Matteo Sereni e Pavel Srnicek. Tre portieri sono davvero troppi per una società di provincia come il Brescia e Davide Micillo (nella foto), in cuor suo, lo sa perfettamente. Quando gli chiediamo della Salernitana, che lo cerca disperatamente, quasi fosse l'ancora di salvezza alla quale appigliarsi per non affondare, Davide inizialmente cerca di svicolare: «Non so nulla - è la prima risposta fornita a caldo - che la Salernitana mi stia cercando. Me lo state dicendo voi. Io penso soltanto al Brescia ed a lavorare il più possibile. Ho un procuratore che si occupa dei miei affari, non mi ha detto che sono in arrivo novità». Replica prevedibile, considerato che a qualche metro transita Pavel Srincek e che tante cose devono ancora essere spiegate: «Al 99% resto a Brescia - precisa subito dopo Micillo - ma per il momento non voglio dire altro. Il calcio è strano e potrebbero succedere alcune cose da qui alla fine di gennaio. In fin dei conti, so che Castellazzi vuole andare via da Reggio Calabria perché non è più titolare e che altri portieri potrebbero cambiare aria. Non si può mai dire mai, ma io a Brescia sto bene. Quest'anno non mi posso proprio lamentare. Ho già collezionato sette presenze da titolare, mi sta andando alla grande». Micillo cerca di tagliare corto. La frase più ricorrente, nella brevissima chiacchierata che segue l'allenamento e che precede il pranzo, è: «Non so nulla, mi creda». Permetteteci di dubitare, anche perché, fra le righe, si evince chiaramente che la verità sta per essere scritta proprio in queste ore. «Siamo in tre al Brescia: io, Pavel e Matteo. È chiaro che forse uno di noi andrà via, ma non devo essere io a decidere. Chiedete alla società, potranno dirvi molto di più di quanto non possa dire io. Intanto, i migliori auguri alla Salerrnitana perché si tiri fuori dai guai». Il direttore generale Gianluca Nani non aggiunge nulla di nuovo a quanto bofonchiato da Micillo. L'unica notizia che filtra è che certamente uno fra Micillo e Srnicek andrà via. Mazzone vorrebbe tenersi il primo; la società, forse, preferirebbe il secondo. La Salernitana, ovviamente, si augura che la spunti Corioni.
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