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Economia e Turismo

La Nocerina affonda la Cavese

Inserito da (admin), lunedì 10 gennaio 2011 00:00:00

Se ne vanno, felici e contenti, quelli della Nocerina. Dove? E’ pure troppo facile immaginarlo, anche se per scaramanzia nessuno degli oltre 800 tifosi al seguito della capolista s’azzarda a farne parola, una volta impacchettato anche il colpaccio al “Simonetta Lamberti”. Dopo aver consolidato il primato (7 punti di vantaggio sull’Atletico Roma, addirittura 9 sul Benevento, atteso lunedì prossimo sul campo amico del “San Francesco”), aver interrotto un digiuno di vittorie nei derby disputati in casa della Cavese (che durava dal lontanissimo autunno del 1972), aver messo insieme il 13° risultato utile di fila ed aver stabilito il nuovo record assoluto di successi consecutivi nella sua storia in terza serie (grazie al 6° bottino pieno), la squadra di Auteri ribadisce - anche con questo 2-0 - di non trovarsi lassù per caso, di sentirsi a suo agio e di volerci restare fino alla fine del campionato.

I numeri, insomma, sono tutti dalla parte dei molossi. Il gioco - a dire il vero - un po’ meno, almeno a giudicare dalla prestazione di ieri pomeriggio. Poche opportunità da gol, poco predominio territoriale rispetto alle ultime scintillanti esibizioni. Eppure, a dimostrazione della forza e della personalità della grande squadra, il risultato è stato sempre lo stesso: la vittoria. Anche se, questa volta, è arrivata con sofferenza e qualche rischio di troppo. Perché la Cavese - come aveva ammonito alla vigilia lo stesso condottiero dei rossoneri - non è l’ultima della classe. Gli attuali 28 punti (al lordo delle penalizzazioni inflitte al club aquilotto) di differenza tra la capolista ed il fanalino di coda, non si sono visti sul campo. Peraltro, ridotto in pessime condizioni, pare anche per una precisa “strategia” del tecnico di casa Rossi, che nella passata stagione, a Scafati, così si sarebbe preso gioco (e tre punti) dal collega Auteri (allora al timone del Catanzaro).

Vox populi o meno, sta di fatto che la Nocerina ha patito molto il terreno del “Simonetta Lamberti” e l’avversario. Specie nella prima frazione di gioco, quando i tre mediani (Alfano, Di Napoli e l’esordiente - si fa per dire! - D’Amico) della Cavese hanno asfissiato le fonti della manovra molossa, peraltro penalizzata dalla scarsa vena propositiva di Bruno, insolitamente il peggiore dei suoi. Si farà ammonire subito ed addirittura espellere nell’ultimo quarto d’ora della ripresa. Che è di sicuro più vivace (e ci voleva poco!) del primo tempo, che ha condensato tutte le emozioni nei 60 secondi iniziali: un tiro di Schetter comodamente intercettato da Gori ed una conclusione di Catania finita lontano dai pali della porta di Pane. Niente più o quasi fino all’intervallo.

Poi, in apertura di seconda frazione, più Cavese che Nocerina, soprattutto per merito di Schetter. Il capitano aquilotto diventa quasi imprendibile sulla sua fascia, ma i suoi assist spesso finiscono nel deserto (Camillo Ciano dov’eri?) o non vengono capitalizzati a dovere: prendete, ad esempio, Bernardo (17’), che si fa murare da Bolzan nell’area piccola di Gori. E la Nocerina? Si ricorda di essere capolista e così Castaldo apre e Negro sventra (20’) la retroguardia di casa. Non è finita: anche in 10 i ragazzi di Auteri costruiscono il raddoppio (37’: Michele Ciano stende il neo entrato Marsili e Castaldo, con freddezza, trasforma il penalty) e se ne vanno da Cava, insieme ai loro tifosi, felici e contenti.

Alfano: «Ci siamo disuniti dopo l’1-0»

Il centrocampista Gerardo Alfano, ex di turno, ce l’ha messa tutta per cercare di aiutare la Cavese a non uscire sconfitta dal derby con la Nocerina. La sua squadra ha perso, ma secondo lui per un calo. «Non è stato un calo. Si sapeva che queste partite si vincono o si perdono per un episodio. Poi sull’1-0 abbiamo provato a recuperarla ed in questi casi o pareggi o perdi 2-0: sono le classiche partite in cui il contropiede è pericoloso». Il più grande rammarico di Alfano è stato non riuscire a fare punti anche per la tifoseria cavese, che aveva risposto all’invito. «Se vediamo la classifica, i tre punti di oggi sono come i tre punti di domenica prossima, però la gioia che avremmo potuto regalare ai nostri tifosi sarebbe stata indescrivibile. L’unica cosa che dobbiamo fare è metterci a lavorare come abbiamo sempre fatto e cercare di regalare la salvezza a quelle persone che si stanno comportando egregiamente».

Dopo l’1-0 la Cavese non è riuscita a mantenere la sua identità. «Ci siamo disuniti, perché abbiamo cercato di strafare per arrivare al pareggio. Quando passi in svantaggio in partite come i derby è normale che ti butti in attacco per cercare di fare gol. Non dimentichiamo che sempre sull’1-0 abbiamo fatto dei cross ed eravamo in 5 dentro l’area avversaria». Secondo Alfano non è che sia mancato lo spirito combattivo: «Non sono d’accordo che siamo mancati nello spirito: la partita l’abbiamo preparata con approccio grintoso. Non dimentichiamoci che abbiamo giocato contro la Nocerina, che non solo è la squadra più forte, ma ha anche la fiducia nei propri mezzi e non ha nemmeno il problema dei punti. Anche negli episodi, quando sei primo in classifica, riesce tutto bene. Noi ce l’abbiamo messa tutta, ma il classico episodio ci ha penalizzato: qualche minuto prima del gol abbiamo avuto una gran palla gol con Bernardo e, se avessimo segnato, magari staremmo a parlare di altro».

Domenica prossima la Cavese è attesa ad un impegno altrettanto difficile contro il Cosenza dell’ex Mario Somma. Per Marco Rossi sorge il problema della fascia destra difensiva: con la Nocerina sono stati ammoniti prima Michele Ciano, terzino destro titolare, e poi Gianluca Bacchiocchi, che era colui che avrebbe potuto sostituirlo. Rimangono solo Lagnena e Pagano: il primo ha giocato una sola partita in campionato, l’altro invece 6.

Aggredito un free-lance, tensione a fine gara

Il servizio d’ordine ha, nel complesso, retto l’urto. Ma non sono mancati momenti di tensione e cariche degli agenti del servizio d’ordine, sia all’arrivo che prima della partenza della carovana degli 800 tifosi della Nocerina. In particolare, durante le fasi di accesso allo stadio, alcuni ultras della Cavese, essendo stati oggetti di cori offensivi da parte di quelli nocerini, hanno tentato di forzare il blocco stradale attuato con mezzi della Polizia di Stato - reparto mobile di Bari - onde raggiungere il settore destinato ai tifosi della squadra ospite per aggredirli. Ma non ci sono riusciti per la pronta risposta degli agenti, che hanno effettuato delle cariche di alleggerimento. Durante una di queste, per cause in corso di accertamento, M.P., nato il 1960 a Salerno ed ivi residente, giornalista free-lance, è stato aggredito da una decina di ultras di Cava. Immediatamente soccorso, è stato trasportato presso il locale pronto soccorso, dove è stato visitato dai sanitari di turno. Questo il referto ospedaliero: “Cervicalgia post traumatica, contusione toracica, contusione gamba e ginocchio destri, contusioni multiple sul corpo”. E’ stato giudicato guaribile in 10 giorni ed ha preferito non farsi ricoverare.

Cariche delle Forze dell’ordine, che hanno potuto contare anche sull’ausilio di un elicottero dei Carabinieri, si sono registrate anche al termine dell’incontro. I tifosi della Cavese, appostati tra la villa comunale e via Palumbo hanno provato a forzare i posti di blocco predisposti per tenere separate le due tifoserie. Sono stati fatti esplodere petardi e lanciati lacrimogeni per disperdere i più facinorosi. Nelle prossime ore, dall’esame dei filmati, potrebbero essere individuati gli eventuali responsabili dei disordini. Da segnalare, infine, la protesta degli ultras aquilotti prima del derby: hanno lasciato vuota la curva sud “Catello Mari” e sono entrati solo dopo i primi 5 minuti di gara in segno di contestazione per la “tessera del tifoso”.

Enrico Scapaticci - Orlando Savarese

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