Tu sei qui: Economia e TurismoLa Cavese penalizzata di un altro punto
Inserito da (admin), mercoledì 5 gennaio 2011 00:00:00
Un altro punto di penalizzazione. E’ questa la sanzione comminata dalla Disciplinare, che ha accolto la richiesta avanzata ieri dalla Procura federale a carico della Cavese. Che ha di nuovo pagato dazio alla giustizia sportiva per la vicenda relativa ai contratti di garanzia non pagati tra maggio e giugno dello scorso anno. E’ stata, inoltre, comminata la sanzione di 6 mesi di inibizione a carico di Adolfo Accarino, che all’epoca dei fatti contestati ricopriva la carica di amministratore unico e legale rappresentante della vecchia dirigenza della società metelliana.
Il dibattimento si è celebrato, ieri mattina a Roma, davanti alla Commissione Disciplinare nazionale della Figc. La Cavese è stata difesa dall’avvocato Eduardo Chiacchio, che ha esposto la propria tesi difensiva anche al cospetto dell’attuale patron del club biancoblù, Giuseppe Spatola, e del direttore generale, Francesco Maglione. In pratica, i contratti che non sarebbero stati onorati nei mesi di maggio e giugno della scorsa stagione riguardano i giocatori Stefano Pozza, Filippo Di Stani, Francesco Russo, Daniele Scartozzi e Stefano Maiorano. La Procura federale ha chiesto 1 punto di penalizzazione per la società aquilotta, ritenuta responsabile anche a gennaio di quest’anno di quanto avvenuto l’anno scorso con una proprietà diversa. La difesa, invece, ha puntato al proscioglimento, facendo leva sulla circostanza che i soci presunti responsabili dell’omesso pagamento non appartengono più ai quadri dirigenziali della Cavese.
L’avvocato Chiacchio ha provato ad elaborare un apposito teorema per cercare di scagionare la società per il presente. «Abbiamo puntato sulla strategia della lite non temeraria», si è limitato a dire l’avvocato napoletano. Ma i giudici della Commissione Disciplinare hanno ritenuto infondata l’eccezione della “documentata pendenza di lite non temeraria”, condannando la Cavese ad un altro punto di penalizzazione (che si somma ai 5 già comminati in precedenza per un altro giudizio) ed Accarino a 6 mesi di inibizione.
L’appuntamento è ora fissato per il prossimo 13 gennaio: nei due processi che sono stati indetti per questa data si ridiscuterà della vicenda dei contratti doppi ed in più si parlerà della richiesta della Procura federale di sanzionare la Cavese anche per non aver rispettato i criteri organizzativi in sede di iscrizione al campionato di Prima Divisione. Sono tutte situazioni nelle quali la dirigenza attuale non centra e sono tutte frutto del marasma in cui la società stessa si trovava in quel periodo dell’anno. Tra l’altro, in tempi non sospetti, il dg Maglione definì spropositata, in presenza di reati amministrativi che non attengono al campo da gioco, ogni sanzione con punti di penalità.
La Cavese non ha paura della capolista
Né il derby né la Nocerina spaventano la Cavese. Rispetto sì, ma non paura dell’avversario. Di certo c’è che la compagine metelliana non modificherà il proprio atteggiamento mentale in campo, che è quello di cercare sempre di lottare e di non far giocare bene gli avversari. Qualcosa potrebbe cambiare, invece, per quello che riguarda il modulo di gioco: il tecnico Rossi ha provato ripetutamente tre punte più Sifonetti collocato nella posizione di interno, ma non è esclusa nessun’altra soluzione. Si sta cercando, tra le altre cose, di far depositare in Lega il contratto di Tony D’Amico in tempo utile a renderlo convocabile per domenica, il che darebbe all’allenatore qualche soluzione in più per cercare di vincere il derby e frenare la serie utile della Nocerina, che dura da ottobre. Anche la tifoseria cavese si sta preparando all’impegno con la Nocerina. L’obiettivo è di arrivare ad oltre 4mila presenze di tifo metelliano sugli spalti. La vendita dei biglietti inizia oggi e sarà effettuata in prevendita presso il punto della Givova.
Orlando Savarese
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