Tu sei qui: Economia e TurismoLa Cavese non s'ar...rende mai
Inserito da (admin), lunedì 23 novembre 2015 00:00:00
Si chiama cinismo. Che poi è la virtù delle grandi, o meglio, delle squadre che in qualche modo sono obbligate a vincere. Capita così che la Cavese al “Lorenzon” non gioca una partita brillante, anche perché il terreno di gioco non lo consente, però strappa il massimo contro un Rende che ad inizio stagione veniva inserita tra le candidate alla vittoria. D’accordo, strada facendo tra squalifiche ed infortuni Trocini si è ritrovato con un organico striminzito, però con l’infermeria sempre più vuota quello dei calabresi rimane un campo ostico. Ecco perché questa è una vittoria pesante, difesa con le unghie specie nel finale, quando Longo ha costruito una vera e propria barricata davanti a Conti. Di fatto, la partita la gioca il Rende, ma i punti se li prende tutti la Cavese, che continua a guidare la classifica mantenendo un punto sulla Frattese e due sul Siracusa. Longo si presenta al “Lorenzon” senza lo squalificato D’Ancora, oltre agli infortunati Cicerelli, Del Sorbo, Ausiello, Franco, Notaroberto e Bongermino. In panchina capitan De Rosa. Trocini è senza punte centrali, vista la squalifica di Actis Goretta e la risoluzione del contratto con Mosciaro. Infortunati Piromallo ed il secondo portiere Mirabelli.
Pronti via e la Cavese passa (5’): Musca scivola e perde il pallone, D’Anna glielo strappa e dal limite con un destro a giro indirizza la partita sui giusti binari. Episodio che decide la partita. Varriale (15’) con un girata sfiora il raddoppio. Su angolo di D’Anna (27’), Maraucci si coordina male. Ed ancora, Tedesco penetra in area, cross sul secondo palo con Varriale che di testa sfiora l’incrocio. Poi è solo Rende: punizione di Crucitti, assist di Papa e tiro di Fiore (34’) parato da Conti. Quindi tre occasioni in una (38’): Papa, Azzinnaro ed infine Fiore che sfiora la traversa.
De Brasi dice no al tiro di D’Anna ad inizio ripresa, mentre il sinistro di Papa dal limite è facile preda di Conti. Il Rende cerca il pari: Zangaro sulla sinistra entra in area e serve ancora Papa, il cui destro al volo esalta le qualità del giovane portiere della Cavese (7’), che replica su Fiore al 14’. La Cavese taglia le gambe al Rende al 18’: punizione di Tedesco per la testa di Di Deo, che tutto solo ed in sospetto fuorigioco batte De Brasi. La gara si riapre subito: mani ingenuo di Maraucci e Zangaro trasforma il rigore (22’). Entra Gigliotti tra i calabresi e Longo alza le barricate con Sicignano al posto di Tedesco: difesa a 5 con il solo Varriale in avanti. Azzinnaro, su assist di Ruffo, non arriva sul pallone a due passi dalla porta (36’). Nella Cavese entra pure Mansi, un altro difensore, per Petti. Per il Rende non c’è più nulla da fare.
Longo: «Una vittoria che vale doppio»
«È stata una vittoria sofferta, che per me vale doppio». Con queste parole il tecnico Emilio Longo accoglie il prezioso successo esterno della Cavese allo stadio “Marco Lorenzon”, al cospetto di un coriaceo Rende, che ha lottato fino al triplice fischio per provare a riequilibrare la partita.
«Avevamo di fronte un’ottima squadra, su un campo ai limiti della praticabilità. Abbiamo conquistato 3 punti importanti, ma ora abbiamo l’obbligo di puntare sulla continuità piuttosto che guardare la classifica. La soddisfazione di essere ora al primo posto c’è, ma è comunque relativa, visto che dal 1° dicembre siamo consapevoli che si giocherà un campionato completamente diverso. Tornando all’analisi della partita, sull’1-2 ci siamo ritrovati di fronte al problema di un Gazzaneo già ammonito, sul quale il Rende ha insistito in diverse occasioni. Per questo ho optato per uno schieramento a 5 in difesa, evitando il rischio di un doppio giallo».
Ufficio Stampa Giuliano Pisciotta
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