Tu sei qui: Economia e TurismoKo al "Lamberti", baratro Cavese
Inserito da Andrea De Caro (admin), lunedì 14 dicembre 2009 00:00:00
Buio pesto in casa Cavese. Gli aquilotti al “Lamberti” vengono schiantati da un ottimo Lanciano ed incassano la seconda sconfitta stagionale tra le mura amiche. Un 2-0 netto e meritato, che aumenta il malumore della piazza e “consolida” l’ultimo posto dei metelliani in classifica. Una sconfitta che non fa una piega ed apre una crisi profonda per la squadra biancoblù, che non vince in campionato dallo scorso 18 ottobre. Più organizzato e motivato il Lanciano di Dino Pagliari, che al terzo tentativo sfata il tabù “Lamberti”, mentre la Cavese di Stringara è troppo poco incisiva e determinata.
Pronti via ed il Lanciano si guadagna subito due calci d’angolo consecutivi. Al 7’ sono ancora gli ospiti a rendersi pericolosi: Morante sfugge alla marcatura di Nocerino ed appoggia a Sansone, che dal limite costringe Russo alla respinta con i pugni. Gli uomini di mister Pagliari continuano a premere il piede sull’acceleratore mettendo in seria difficoltà la difesa metelliana ed all’11 colpiscono anche una traversa con Sansone su punizione. Il Lanciano continua a macinare gioco ed al 31’ trova il meritato vantaggio con Sansone, che, lanciato in verticale da Masini, entra in area, controlla la sfera ed in diagonale batte Russo.
E’ il giusto premio agli sforzi della formazione ospite, che fino a quel momento aveva letteralmente dominato la Cavese sia sul piano del gioco che dell’intensità. I padroni di casa, infatti, appaiono lenti, timorosi e troppo prevedibili per impensierire un Lanciano ben disposto in campo e molto più grintoso. A complicare il tutto, però, ci pensa il capitano Nocerino, che rimedia al 34’ un rosso diretto per una brutta, quanto gratuita, entrata in netto ritardo su Morante.
Nella ripresa mister Stringara manda subito dentro Turienzo al posto di Varriale per dare maggiore “peso” all’attacco biancoblù. Ed in effetti i padroni di casa sembrano iniziare con il piglio giusto i rimanenti 45 minuti di gioco. Al 4’ Cipriani in versione offensiva trova anche il gol su cross dalla destra di Favasuli, ma la rete viene annullata per un dubbio fuorigioco. Un minuto dopo bel lancio in verticale di Favasuli per Tarantino, che addomestica la palla, ma spreca tutto con un tiro a girare che si spegne abbondantemente fuori. Al 22’ Turienzo prova lo spazio per l’inserimento, ma il suo diagonale si spegne a lato. Al 29’ Grillo atterra in piena area di rigore il neo entrato Improta, che dal dischetto spiazza Russo e sigla il 2-0. I padroni di casa provano a rispondere, ma la manovra è sempre affaticata, tanto che lascia il Lanciano padrone del campo.
Contestazione al “Lamberti”, Stringara a colloquio con i tifosi
Doveva essere la partita del “riscatto” ed invece la sfida con il Lanciano si è tramutata in una vera e propria disfatta. Legittimi, quindi, i fischi a fine gara piovuti dagli spalti all’indirizzo del tecnico Paolo Stringara e dei calciatori biancoblù. La Cavese è sempre più sola all’ultimo posto della classifica ed i tifosi hanno il pieno diritto di farsi sentire in maniera forte, ma assolutamente civile e serena, proprio come avvenuto ieri al termine della partita. La classifica è sempre più pericolosa ed il tecnico Stringara ha preso subito di petto la situazione, andando a parlare con i tifosi direttamente nella Curva Sud “Catello Mari”, prima di recarsi nella sala stampa del Lamberti. Un colloquio franco e sereno, che si è risolto in una quindicina di minuti. Quello che sorprende, però, è che della società, nel dopo gara, non ci sia ombra. Nessuno dei dirigenti al fianco del tecnico mentre parla con i tifosi, né tanto meno qualcuno in sala stampa. «Mentre rientravamo negli spogliatoi - ha spiegato mister Stringara - ho sentito alcune voci provenienti dai Distinti. Quando ci sono persone che credono in qualcosa di molto importante, direi anche “sacro”, rimango sempre colpito perché sono cose che mi arrivano dentro. Per questo sono andato a parlare con i tifosi».
Il tecnico della Cavese si è poi soffermato sugli aspetti tecnici-tattici della gara, non risparmiando qualche critica anche all’arbitraggio. «Cosa salvare di questa partita? I primi 15 minuti della ripresa. Per il resto siamo stati troppo timorosi, a dimostrazione che il peso della classifica si sta facendo sentire tra i ragazzi e questo non mi piace. Bisogna anche dire che oggi ci siamo trovati di fronte una buona squadra come il Lanciano, che gioca bene, soprattutto fuori casa. Sul primo gol abbiamo perso noi la palla a centrocampo, consentendo a loro di ripartire. E quando la palla “scotta” tra i piedi, vuol dire che si è poco sereni, troppo impauriti. Sul modulo, invece, posso dire che avevamo impostato la gara con il 3-4-3. Però gli avversari ci hanno costretto ad indietreggiare, ma la colpa è nostra che non siamo riusciti a salire. E se gli esterni arretrano, è ovvio che vai in difficoltà. Ed infatti non siamo riusciti a far arrivare palloni in attacco».
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