Tu sei qui: Economia e TurismoIl Napoli vicino a Martinez
Inserito da Il Mattino (admin), mercoledì 8 gennaio 2003 00:00:00
Stamane Perinetti sarà a Milano. In Lega incontrerà alcuni operatori di mercato, per definire le trattative intavolate da giorni, per avere i primi sì dopo aver dovuto incassare i no di Gargo, Aubameyang, Iezzo, Beati e Rebecchi. Insomma, il diesse sta vivendo giorni difficili, in quanto deve operare sul mercato senza poter contare su grandi risorse economiche e subire i rifiuti di calciatori che motivano le loro scelte con la realtà economica della società, con il dover lottare per evitare la C, con l'ambiente turbolento (caso-Baldini docet), con un club che ha messo in difficoltà Mancini e Ferrarese. I primi sì, dopo aver incassato amarissimi no, Perinetti spera di averli da Martinez (nella foto) dell'Udinese e da Torrisi del Parma. Un pensierino è stato fatto anche a Pierini della Reggina e ad Antonelli del Cosenza. Insomma, dopo tanti anni di corse verso il Napoli, stavolta sono arrivati molti rifiuti. Qualcuno è stato anche un «no» secco, deciso, come quello del milanista Aubameyang. Eppure, quando il Napoli era ai vertici del calcio, per un giocatore ricevere l'offerta di vestire la maglia azzurra era come toccare con un dito il top della carriera. Napoli che brillava, che vinceva, che pagava lauti ingaggi. Ma gli anni passano ed anche il calcio mette all'incasso quanto è dovuto per gli errori e per le eccessive spese. Di qui la caduta libera del club e della squadra; di qui la discesa in B, l'illusione della resurrezione e poi la ricaduta. Il Napoli penultimo in B, per qualcuno, è un club da evitare. Anzi, da rifiutare. Dopo i no, oggi Perinetti spera di ricevere alcuni sì. Il primo potrebbe essere quello di Gonzalo Martinez, colombiano, 28 anni, difensore-mediano dell'Udinese, 20 presenze nello scorso torneo, ben visto da Scoglio, che lo impiegherebbe come primo di destra nel suo rombo a centrocampo. Perinetti cercherà di convincere l'Udinese a cederlo in prestito; oggi il vertice con Marino. Non sarà il solo, in quanto il diesse napoletano aspetta anche l'esito di un altro vertice, quello tra Arrigo Sacchi e Branchini, procuratore di Torrisi (nella foto). È tutto ok, manca solo l'accordo sul pagamento dell'ingaggio del difensore (1,5 milioni di euro). Perinetti spera di assicurare a Scoglio almeno due pedine che gli permettano di iniziare a disegnare la formazione che ha in mente. Un'altra operazione è possibile con il Cosenza, che ha proposto uno scambio Antonelli-Ferrarese. Classe 1978, Filippo Antonelli è un esterno con le stesse caratteristiche del calciatore bocciato da Scoglio. È arrivato a Cosenza nel settembre del 2001. Nella scorsa stagione ha collezionato 17 presenze ed 1 gol. Perinetti, poi, non ha perso le speranze di convincere il Modena a cedergli Pasino (inserendo nella trattativa Ferrarese), la Reggina a privarsi di Pierini e Castellazzi e l'Inter a dargli in prestito i giovani Beati e Rebecchi. Intanto, Scoglio pensa ad un altro ritiro: il Napoli partirà venerdì per Terni.
ARIA PESANTE OGGI A SOCCAVO
Dopo l'esplosione dei "casi" Mancini e Ferrarese, nello spogliatoio azzurro oggi il clima non sarà certo idilliaco. Anche Storari sulle spine
Un giorno come un altro? Nient'affatto. Si voglia o no, oggi nello spogliatoio napoletano si respirerà aria pesante. Scosso da tre casi esplosi tutti assieme, avvilito da un mercato incerto e complicato, tirato per il collo da un allenatore che non è certo dolce nei rapporti, il Napoli s'appresta a ritrovarsi in un clima di tensione che solo l'indifferenza può negare. Non v'è dubbio, infatti, che Mancini non varcherà il cancello di Soccavo con la serenità di sempre. E così pure Ferrarese, il quale, per età e per esperienza, ha spalle meno larghe del portiere. E visto che si parla di portieri, non si annuncia di facile gestione neppure la grana piantata da Storari, il quale, se va via (ed andrà via) Mancini, non accetterà "sorpassi" da nessuno. Casi napoletani, dunque. Grandi casi e piccoli casi che agitano il presente ed il futuro e che inevitabilmente ruotano attorno ai modi, ai metodi, ai pensieri, ai disegni del Professore Scoglio, entrato nel Napoli col fragore del tuono ed attraversando la squadra con la leggerezza di un trattore. Uno Scoglio che in campo ha per tutti una parola d'incoraggiamento, ma che, fischiata la fine dell'allenamento, non ha riguardi per niente e per nessuno che non sia funzionale al suo progetto. Scoglio è così: prendere o lasciare. Il Napoli l'ha preso ed alla squadra tocca seguirlo, assecondarlo, prima o poi anche sopportarlo. Ma cosa si diranno oggi lui e Mancini (nella foto)? Come sarà il loro rapporto dopo lo strappo che ha fatto scivolare il portiere fuori squadra? «Per quello che mi riguarda - anticipa il portiere - non accadrà proprio nulla. Mi allenerò regolarmente e non dirò nulla a nessuno. No, neppure a Scoglio». Tutto tranquillo, tutto regolare? Macché, i toni (non le parole) di Mancini lanciano, infatti, un messaggio chiaro: che nessuno si azzardi a dire cose ingiuste perché... perché altrimenti chissà come finisce. Ipotesi, comunque, supposizioni, meglio ancora, sensazioni, in attesa che vada in porto l'affare Napoli-Catania. E Ferrarese? «Visto che l'allenatore mi ha detto chiaro e tondo che non rientro nei suoi piani, meglio che vada via. E prima accade meglio è per tutti. Cert'è - spiega il giocatore - nell'interesse della squadra, che ha bisogno di tranquillità, non creerò problemi». Dunque, freddo distacco si annuncia tra lui e l'allenatore. Sulle sue, invece, Marco Storaci, anch'egli in attesa di notizie di mercato. «Se parte Mancini - ha già annunciato - o faccio il titolare o vado via». Per questo il Napoli sta pensando non ad uno, ma a ben due portieri. Già, ma se è nel diritto di un allenatore bocciare un giocatore e dire al club di trovargli un'altra squadra, è sicuramente singolare sbandierare in piazza i fatti propri. È singolare, certo, ma è anche giusto? Probabilmente, anzi certamente no, ma nella "cura Scoglio" c'è anche questo.
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