Tu sei qui: Economia e TurismoIl Napoli torna sulla via del gol
Inserito da Il Mattino (admin), lunedì 2 settembre 2002 00:00:00
Fantastico, sensazionale, praticamente storico l'ingaggio di Dionigi (nella foto). Calma, intendiamoci subito: non si fa festa per Dionigi in sé (un onesto centrattacco, tornato quest'anno in doppia cifra dopo otto stagioni mai giocate per intero e sempre povere di reti), bensì per la svolta, il cambiamento che accompagna a Napoli l'ex reggino. Dopo due miserabili ed arrangiatissime stagioni in prima linea, infatti, il Napoli può di nuovo contare su una coppia d'attaccanti veri. Gente che cerca la porta e non la fugge. L'ultima volta, non a caso, accadde nell'anno della promozione, con Novellino allenatore e, terrore dei portieri, l'accoppiata Schwoch-Stellone (32 gol in due). Un boom quella stagione, ma anche un'illusione: troppo bello per essere vero e duraturo. E, infatti, i cervelloni d'allora s'affrettarono a mandar via il tecnico e, poi, anche Schwoch, che di quei 32 gol ne aveva fatti "appena appena" 22. Bene, come è andata da quel momento in poi è storia triste e nota. È andata che il Napoli, sfortunato anche per gli accidenti capitati al povero Stellone, ha provato ad inventarsi uno ed a volte entrambi gli attaccanti, con risultati assai penosi. Tant'è che immediatamente è ricaduto in B e là giace ancora, pieno di rimpianti e di rimorsi. Uno su tutti: proprio l'assenza d'un attaccante vero e serio. L'avesse avuto, infatti, prima di tutto non sarebbe ripiombato subito all'inferno e poi, nell'ultima stagione, si sarebbe assicurato quei gol che nel finale gli sono mancati per la promozione. Cifre alla mano, raro è il caso di squadre promosse dalla B alla A in assenza di due bombardieri là davanti. L'esperienza, infatti, racconta che, per essere promossi, occorre una coppia da almeno 30 gol. Ed è proprio questo che spera l'altra coppia, quella formata da Naldi e da Colomba, i quali hanno puntato tutto su Dionigi e sulla sua pacifica e prolifica convivenza con Stellone (nella foto). Uno Stellone anch'egli assai felice, essendosi scrollato di dosso almeno la metà del peso dell'attacco. Due anni e mille patimenti dopo, dunque, Dionigi erede di Schwoch, visto che Stellone è sempre là. Ora tocca a Colomba disciplinare, organizzare e valorizzare quelle due presenze. Anche se le prime indicazioni portano ad un Dionigi più vicino all'area di rigore e ad uno Stellone con licenza di tenere legati attacco e centrocampo, la speranza è che accada giusto l'incontrario. Cosa, questa, che potrebbe accadere anche naturalmente in campo, visto che l'ultimo ingaggiato fa buoni movimenti per creare (e per cercare) spazi e che Stellone - Dionigi non s'offenda - più dell'ex reggino ha rapporti stretti con il gol. Filosofia, comunque. Dettagli che, una volta in campo, non hanno più valore se il disegno ed il bisogno della squadra conducono alla coppia d'attacco nel suo insieme. Ed allora, ecco il problema: fatto l'attacco, ora bisognerà trovare il modo di renderlo forte, temibile, pungente. D'assecondarlo, d'accompagnarlo, insomma. Ed in attesa che Naldi tenga fede all'ultima promessa (più o meno: comprerò ancora, il mercato non si chiude qua), Colomba prega Dio affinché ispiri e tenga sempre in gran salute quel suo centrocampo ancora mezzo imbalsamato e, cosa ancor peggiore, con scarsi, scarsissimi ricambi.
BENE IL NAPOLI A NOCERA
Gli azzurri superano 3-1 la squadra di Capuano: in gol Pavon, Sesa e Floro Flores. Colomba soddisfatto dell'impegno e della prestazione
Vince facile e bene il Napoli. Non per demeriti di una pimpante e battagliera Nocerina, ma grazie ad una prestazione accorta, dinamica, efficace per il gioco, per il ritmo e, per la prima volta, per la concretezza dei suoi attaccanti. Arriva Dionigi (sarà presentato stamane) e gli attaccanti si svegliano: 3-1 per il Napoli (nella foto il 2-0 di Sesa). Colomba, ovviamente, non dà peso al risultato e tiene in considerazione le buone prove di Russo e Montezine e la voglia di proporsi di tutti gli altri, tranne Saber, che mai approfitta in fase offensiva del fatto che Sesa spesso si accentra e tenta il gol. «Sono soddisfatto, il merito della squadra è quello di prendere sul serio ogni gara. Ora siamo all'80 per cento della condizione», ha detto il tecnico azzurro, che ha anticipato che mercoledì sera impiegherà Dionigi contro la Reggina? «Non vedo perché non dovrei impiegarlo». Quello di ieri sera contro la Nocerina è stato il primo dei due test previsti prima dell'ultimo impegno di Coppa Italia (l'11, a Terni) e della prima di campionato, a Cagliari. Mercoledì gli azzurri affronteranno la Reggina al San Paolo. Iera sera Colomba ha dovuto fare a meno di Mancini e Baldini infortunati e di Stellone, ancora sofferente per una contusione alla gamba subita contro la Salernitana. È festosa l'accoglienza che Nocera riserva alla squadra di Naldi; lunghi e scroscianti gli applausi per gli azzurri. Colomba concede nuove chances a Saber, Russo, Stendardo, Floro Flores e Pavon. Le «risposte» migliori vengono da Russo, un treno sulla fascia sinistra: ottime le sue verticalizzazioni, efficace ogni suo inserimento. Non a caso, il Napoli è insidioso soprattutto sul versante di Bocchetti e Russo, che partecipano a tutte le azioni più pericolose ed a quelle che portano al gol. A dettare ritmo e gioco, efficace ed a tratti brioso, è Montezine, autentico mattatore del centrocampo. Il Napoli va in vantaggio al 6'. Bocchetti mette al centro e Pavon conclude alla destra di Lorenzini. Il raddoppio è ad opera di Sesa, mentre la Nocerina è in dieci perché Mengo è fuori campo (ferita alla testa): bolide di Russo, Lorenzini non trattiene e Sesa insacca. Azione spettacolare degli azzurri al 23': Montezine, Russo, Pavon, Sesa, cross e Floro Flores spicca il volo, insaccando di testa, ma Carlucci annulla su segnalazione del guardalinee. Floro Flores si rifà in avvio di ripresa: è suo, infatti, il gol del 3-0 dopo i numerosi cambi effettuati dai due tecnici. Poi altre sostituzioni, con in campo anche i tre boys di Colomba, De Giorgio, Mancino e Platone, ed il gol su punizione di Chietti per il 3-1 definitivo.
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