Tu sei qui: Economia e TurismoIl Napoli si affida alle statistiche
Inserito da Il Mattino (admin), venerdì 3 maggio 2002 00:00:00
Nel campionato di serie B nessuna squadra ha vinto tante partite fuori casa come il Napoli. Gli azzurri hanno ottenuto i tre punti in otto occasioni, facendo meglio del Modena. Il Napoli ha vinto a Genova, con il Genoa e con la Sampdoria, a Terni, a Padova con il Cittadella, a Bari, a Como, ad Ancona ed a Crotone. I partenopei ora sono attesi da due trasferte, a Palermo ed a Cosenza. Dunque, Napoli favorito alla luce della statistica? Guai a dirlo. De Canio (nella foto in alto), che ha plagiato anche i suoi ragazzi, è pronto a ribattere con mille obiezioni: «È vero, per le nostre caratteristiche rendiamo meglio fuori casa. Ciò non toglie che sarebbe da folli prendere sottogamba l'incontro a Palermo, pensando che i siciliani non abbiano più niente da dire in questo torneo. Sarebbe da folli pensare di andare in gita: nessuno fa regali. Occorrerà il massimo dell'impegno e della concentrazione per vincere». Giusto, per vincere: il Napoli non ha altre possibilità per avere il diritto di continuare a sperare nella promozione. Avesse vinto contro la Reggina, probabilmente il Napoli avrebbe avuto al seguito, in Sicilia, migliaia e migliaia di tifosi. Invece, la richiesta è esigua e la società ha chiesto soltanto cinquecento biglietti al Palermo, che sperava almeno di fare un migliore incasso dopo le delusioni tecniche: squadra fuori del giro-promozione, che non segna da 533', che ha raccolto un punto in cinque gare. Ha fatto bene De Canio a catechizzare i suoi, anche alla luce dei nuovi problemi legati al varo della formazione. Oltre alla squalifica di Magoni (nella foto al centro) e di Montezine, ci sono Alessi e Floro Flores influenzati, Vidigal che avverte un leggero dolore al ginocchio destro, quello operato, e Pavon che, probabilmente, rientrerà appena in tempo dal Giappone, dove è stato impegnato con la sua Nazionale, per aggregarsi alla squadra in partenza per Palermo. In piena sintonia con De Canio, ecco il portiere Mancini (nella foto in basso): «Sarebbe da stupidi sottovalutare il Palermo. Ogni partita fa storia a sé. Quindi, anche se il Napoli è squadra che rende meglio in trasferta, non è proprio il caso di pensare di poter prendere sottogamba un avversario che, guardando la classifica, è fuori da ogni gioco. Il Palermo è squadra forte, in grado di battere chiunque». La vostra caratteristica, però... «... noi rendiamo di più in trasferta perché fuori casa gli avversari ci consentono di giocare in spazi più larghi. Vogliono vincere, ci attaccano e, per le nostre caratteristiche, siamo agevolati». Dopo il pareggio con la Reggina, ci sarà un contraccolpo come dopo Napoli-Salernitana? «No. La Salernitana segnò dopo 150 minuti... Con la Reggina, anche se abbiamo pareggiato, siamo usciti dal campo amareggiati per il risultato, ma ancora più convinti delle nostre forze e delle nostre possibilità, perché la Reggina è stata schiacciata». Al Napoli, però, manca il colpo del ko. «È vero, un po' ci manca». Gli avversari appaiono in affanno. «Abbiamo recuperato un po' di punti, ma siamo ancora fuori della zona-A. Io, però, sono abbastanza ottimista. Abbiamo grosse possibilità di farcela». La corsa è solo sulla Reggina? «È la prima che ci precede in classifica. Non penso che si possa fare diversamente». Corbelli ha detto che si augura di avere, nell'ultima giornata, un Como già promosso. «Per me non fa differenza. Sarà, comunque, una partita da vincere». Lei, prima della decisione della Disciplinare sul caso-Empoli, disse che non aveva fiducia nella giustizia sportiva. Lunedì, ci sarà la Caf che... «... basta, ho già dato. Non devo aggiungere altro». Cosa significherebbe per Mancini il ritorno in A? «Riempirebbe un vuoto che ho dentro dal giorno della retrocessione. Se si va in B col Napoli, non è come andarci col Canicattì».
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