Tu sei qui: Economia e TurismoIl Napoli prova a crederci ancora
Inserito da Il Mattino (admin), mercoledì 6 marzo 2002 00:00:00
Vincere: è l'unico verbo che gli azzurri dovranno coniugare d'ora in poi se vorranno continuare a sperare. Il sia pur minimo passo falso li escluderebbe definitivamente dalla corsa-promozione. Toglierebbe loro anche la residua speranza rimasta dopo il pari con la Ternana. Basta ricordare che domenica si giocheranno Salernitana-Napoli e Reggina-Pistoiese. Ovvero, anche un pareggio non sarebbe sufficiente per il Napoli che potrebbe ritrovarsi a -10 ad 11 partite dal termine. Un po' perché è una questione di orgoglio, un po' perché lo impongono responsabilità e stipendi, un po' perché De Canio è stato chiaro «Chi molla, va a casa», gli azzurri si sono regolati di conseguenza. Sono tutti concentrati in vista del match all'Arechi. Ieri, insieme a De Canio, che a Salerno festeggerà le 100 panchine in serie B, hanno rivisto il filmato di Napoli-Ternana. Sono stati messi a fuoco gli errori commessi: errori simili a quelli fatti in precedenza, errori che sono costati punti pesanti. Stellone (nella foto in alto) è tra i più motivati, non fosse altro perché ribadisce di aver ricevuto una bella notizia dal professor Mariani: «Sono soltanto un po' raffreddato, ma la grande paura è passata. Il professor Mariani ha escluso che ci sia bisogno di un intervento anche al ginocchio destro. Ho temuto di dovermi operare per la quinta volta. Farò solo laserterapia e fisioterapia». Giocherà a Salerno? «Spero di esserci, ma, per ora, non mi sbilancio. Vediamo come va, giorno dopo giorno. Il dottor Russo ed il dottor Violante seguiranno l'evolversi della situazione e con loro decideremo se potrà esserci la mia disponibilità». Con o senza Stellone... «... bisognerà vincere. Il Napoli, oramai, non ha più alternative. Siamo a meno otto e non abbiamo più possibilità di sbagliare». Dodici gare, trentasei punti? «Se non saranno trentasei... Io dico: iniziamo a vincere le prime due e già qualcosina potrebbe cambiare. La classifica potrebbe essere meno nera per noi». Per ora, la classifica è quasi drammatica. «Non sono d'accordo. La classifica è difficile, ma non drammatica. Ritengo che ci siano ancora i presupposti per rimediare agli errori commessi ed allo svantaggio accumulato». Uno Stellone al top avrebbe potuto garantire un miglior rendimento al Napoli. «Ho saltato la fase di preparazione. Poi, mi sono operato e sono rimasto fermo per due mesi. Quindi, ho disputato una decina di partite, prima di un nuovo stop. Quattro gare fuori, a guardare. Dissi che mi sarebbero bastate le ultime tredici per contribuire alla promozione. Ho già saltato la prima. Non so cosa darei per esserci a Salerno». Perché il Napoli ha rallentato la sua corsa? «Nelle ultime sei partite abbiamo ottenuto una sola vittoria. Non attraversiamo un buon momento, anche perché non "chiudiamo" le gare, sprechiamo il vantaggio. È capitato con Salernitana, Vicenza, Cagliari e Ternana. Quanti punti lasciati per strada!». Chi vincerà tra Salernitana e Napoli tornerà in corsa? «La Salernitana è in grandissimo spolvero, ma noi dovremo vincere a tutti i costi». I tifosi sembrano aver abbandonato il Napoli. «Mi auguro di poterli vedere numerosi a Salerno. Sta a noi riportarli allo stadio. Iniziamo con una bella vittoria a Salerno». Un'accoppiata Stellone-Artistico come la vede? «Bene, perché abbiamo caratteristiche diverse».
Luppi e Troise ancora out
Oggi doppio allenamento. Non vi parteciperà Troise (nella foto al centro), che continua ad avere noie muscolari dopo la contrattura al bicipite femorale destro. Il difensore svolge lavoro in palestra. Inutile sperare nel recupero di Luppi: tornerà in campo dopo Pasqua. Gli azzurri, sabato, andranno in ritiro a Solofra.
IL RIMPIANTO DI MAGONI: «SPRECATE TROPPE OCCASIONI»
Molto realismo, ma anche un po' di ottimismo nell'analisi del capitano
Sapeva che la missione-serie A sarebbe stata difficile, ma mai avrebbe immaginato di ritrovarsi quasi fuori della lotta a dodici giornate dalla fine del campionato. Un guerriero come Oscar Magoni fa fatica ad arrendersi, anche quando la realtà è amara. «Le possibilità di agganciare la zona-A non sono molte, ma dovremo continuare a crederci. È vero, mancano solo dodici incontri alla fine, quindi di tempo ce ne rimane poco, ma il Napoli non può arrendersi». Dodici incontri... Magoni interrompe il cronista: «Pardon, saranno dodici finali. Poi, alla fine, tireremo le somme». Le quattro fuggitive sembrano non volersi mai fermare. Domenica prossima, il distacco potrebbe addirittura lievitare. Magoni (nella foto in basso) sposa la linea-De Canio e parla da ottimista: «Bisognerà giocare sempre per vincere». Ha dato uno sguardo al calendario? «Non è il caso. Noi dovremo scendere in campo e cercare di battere tutti gli avversari che ci capiteranno». Il centrocampista prova anche a giustificare il suo pacato ottimismo: «Nelle ultime tredici partite, noi abbiamo perduto un solo incontro. Non mi sembra una media malvagia, anzi... C'è chi sta facendo meglio di noi e, purtroppo, noi abbiamo sprecato tante ghiotte occasioni per risalire». Il girone di ritorno è iniziato meglio dell'andata per il Napoli, eppure non basta per garantirsi uno dei quattro posti validi per ritornare a giocare in A. «Non perdiamo, ma non abbiamo vinto le partite che avrebbero potuto permetterci il salto di qualità e di quantità». Con il centrocampista proviamo ad esaminare le cause che hanno portato il Napoli a rallentare la sua marcia. «Spesso abbiamo giocato in inferiorità numerica, sovente abbiamo subito qualche svista arbitrale, spesso infortuni e squalifiche hanno creato problemi a De Canio, che ha dovuto cambiare continuamente la formazione. Non bastassero questi aspetti, il Napoli non sta attraversando un felice momento. Parlo in generale, perché, ad esempio, non condivido certe critiche a Vidigal. Si dimentica che ha saltato la preparazione, come è accaduto anche a Stellone. Se a tutto quanto detto aggiungiamo anche qualche colpo di testa di qualche mio compagno, il quadro è completo». A proposito, perché tante espulsioni? «Non è una questione di stress o di nervosismo. Può capitare, anche se in determinate occasioni non deve capitare». È vero che avete subito più che concordato il premio-promozione con la società? «Lo abbiamo accettato, ben consci di firmare un accordo nettamente inferiore a quelli delle altre squadre in lotta per la promozione ed avendo un organico più numeroso di loro. Lo abbiamo accettato per non creare tensioni. Comunque, dovremo andare a prendercelo». Salernitana-Napoli: che gara sarà? «La Salernitana è squadra sbarazzina, dal rendimento altalenante. Fa della corsa una delle sue armi migliori. Noi dovremo controbattere come all'andata, evitando di pareggiare la gara».
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