Tu sei qui: Economia e TurismoIl Napoli ha ingranato la marcia da A
Inserito da Il Mattino (admin), lunedì 7 gennaio 2002 00:00:00
Fantastico successo, quello azzurro. Fantastico, importante ed anche rassicurante per chi ha voglia di spingere lo sguardo più lontano. Due gol al Como che valgono tre punti ed il quinto posto. Il tutto, si capisce, con una partita ancora da recuperare e, quindi, con uno distacco dalla quarta posizione che, giusto a metà stagione, potrebbe ridursi a cinque punti. Delicata, anzi delicatissima era questa trasferta. Un brutto inciampo ed il Napoli si sarebbe ritrovato miseramente fuori da ogni corsa. Un bel successo, invece, ed oltre a brindare all'anno nuovo, il Napoli avrebbe ricevuto anche il grazie d'un campionato sino ad oggi irretito dalla corsa del Como e di altri tre compari di successi. Ed invece, sulle sponde gelide di Como, il Napoli ha riscoperto il piglio di chi legittimamente può pensare alla promozione. L'ha detto la partita. L'ha confermato questo superComo, mortificato davanti alla sua gente e colpito proprio con le armi che gli erano più care: l'attenzione in difesa, il gioco a centrocampo e, infine, il contropiede. E se a questo s'aggiunge la bellezza dei due gol segnati dagli azzurri, alla fine si comprende bene anche lo sportivo applauso del pubblico di Como, che nel Napoli ha riconosciuto una squadra vera e non vittoriosa per capriccio di giornata. Preparata bene la partita: spazi chiusi e tempi d'attesa ben studiati, quelli azzurri. Poi il favore d'un gran tiro di Magoni: un gol di potenza e precisione. Un pallone spedito nell'incrocio e la partita è cambiata presto (7') ed all'improvviso. A questo punto il Como, non abituato ad andar sotto, è stato costretto a fare gioco. Almeno, a tentare di far gioco, offrendosi, però, al contropiede azzurro. Certo, il Napoli ha anche un po' barcollato di fronte alla confusa veemenza dei comaschi, ma alla fine è rimasto in piedi, soprattutto grazie a Mancini ed a Magoni, a Luppi ed a Vidigal. E, passata la sfuriata, il Napoli ha colpito un'altra volta. Stavolta con Stellone (foto in alto), fine cesellatore del contropiede, che ha chiuso la partita già in avvio del secondo tempo (6'). È stato così che il Como - bloccato in Oliveira e sulle fasce - s'è arreso al gioco ed all'esperienza dei napoletani. È stato così che il Como è uscito ridimensionato da un confronto che ha restituito al Napoli anche il conforto d'un pubblico mai tanto numeroso e felice fuori casa. Perché, badate, fare due gol al Como, che sino a ieri in casa di gol ne aveva beccati appena 3 in 9 partite, non era affare semplice. Ma se il Napoli è riuscito nell'impresa non è stato un caso. Quattro successi ed un pareggio in 5 gare, infatti, rappresentano una continuità che lascia ben sperare. Soprattutto ora che De Canio, forse, potrà cominciare a cambiar meno. Potrà, cioè, cominciare a contare su una formazione meno in vena di rivoluzioni. E chissà, proprio questo potrebbe contribuire ad allungare quella striscia positiva che già conta 4 successi ed un pareggio. Intanto, il Napoli può gustarsi questi tre punti ed il quinto posto.
Magoni: «E dire che volevo lasciare il calcio...»
Oscar Magoni (nella foto al centro) bomber a sorpresa nella giornata gelida di Como. Uno scambio al limite dell'area con Vidigal ed un tiraccio di quelli che non si possono prendere. «Diciamo - esordisce il centrocampista - che sono stato anche fortunato. Per una volta non ho preso il palo». Magoni riesce a restare con i piedi per terra anche dopo una vittoria importante, un successo che potrebbe rappresentare il preludio ad una svolta significativa nella stagione degli azzurri. «Già proiettati verso la serie A? No, non esageriamo. Quello di oggi è un successo che ci consente di rimanere lì davanti, di sperare, di restare in corsa per l'obiettivo che abbiamo cercato fin dall'inizio della stagione e che abbiamo visto allontanarsi per colpa di certe partite andate male ad inizio anno». Ma adesso è tutta un'altra musica. Il Napoli vince con costanza, centra risultati utili a ripetizione e finalmente si ritrova a respirare l'aria dell'alta classifica. «Ripeto, dire addirittura che siamo con un piede in serie A mi sembra esagerato, però siamo sulla strada buona. Dobbiamo vincere ancora tanto per restare al vertice e sperare». In tribuna, dopo il gol, c'era chi ricordava che proprio il giocatore bergamasco aveva quasi detto addio al Napoli l'anno passato, che di rinnovo di contratto non voleva sentire parlare: «No, non si trattava di non voler rinnovare il contratto. Ero indeciso sul futuro, non sapevo se continuare ancora a giocare. L'avevo annunciato in tempi non sospetti. Eppure alla fine dell'anno mi sono sentito responsabile verso la squadra, ma soprattutto verso la città. E ho deciso di continuare, proprio qui, proprio con la maglia azzurra. Perché lasciare il Napoli in serie B non mi sembrava giusto, non era logico». Dichiarazione d'amore alla città, ai tifosi, e forse anche alla squadra. E voglia, confermata, di centrare l'obiettivo della serie A. «La voglia - conferma Oscar Magoni - non è mai stata in discussione. Io, però, cerco di essere realista e dico che bisognerà soffrire. Ma noi abbiamo carattere e sappiamo anche di dover soffrire, perché fa parte della nostra professione, del nostro mestiere. Un lavoro che è difficile, ma che alcune volte regala anche soddisfazioni grandi».
De Canio bravo anche a... mettere d'accordo i due dirigenti-nemici
È due volte meritevole Gigi De Canio. Innanzitutto perché è riuscito a vincere sul campo della capolista ed a far capire a tutti che per la lotta-promozione c'è anche il suo Napoli. Poi, udite udite, perché è riuscito a mettere d'accordo Corbelli e Ferlaino, presenti in tribuna. I due soci, almeno nel giudicare il loro tecnico, si sono trovati d'accordo: «È un grande allenatore». Sorride, De Canio (nella foto in basso), quando glielo riferiamo. Sorride e ha tutti i motivi per farlo... Oggi, è sin troppo facile per i due soci salire sul carro del vincitore. «Ringrazio Corbelli e Ferlaino per i complimenti. Sono gli stessi che, dall'inizio della stagione, mi fanno i tifosi quando mi incontrano. Continui sono gli attestati di fiducia e di stima». Ferlaino ha pronosticato il Napoli al 90% già in serie A. Corbelli è stato più cauto: «Voliamo troppo alto. Pensiamo a goderci questo successo». Con chi è d'accordo? «Siamo soltanto a metà del campionato e dobbiamo anche recuperare un incontro. È presto per sbilanciarci. Dico soltanto che sono orgoglioso di questa squadra. Ha dimostrato di avere coraggio, carattere, grinta, personalità sul campo della capolista». Il Napoli ammirato a Como fa ben sperare. «Viviamo questa giornata nella misura in cui va vissuta. È vero, abbiamo dimostrato di esserci, abbiamo giocato una buona partita, proprio come l'avevamo preparata, ma da qui a sbilanciarci... beh, direi che non è proprio il caso. Ci vuole poco per rovinare tutto». Tre punti fondamentali. «Certamente. La vittoria è importante anche sotto il profilo psicologico. Provate ad immaginare cosa sarebbe accaduto se avessimo perso... Lo svantaggio sarebbe aumentato e sarebbe valso a poco ricordare che dobbiamo recuperare la partita con la Salernitana. Ora guardo con fiducia al futuro, anche perché tutti gli scontri diretti, nel girone di ritorno, li avremo al San Paolo».
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