Tu sei qui: Economia e TurismoIl Napoli gioca una doppia partita: stasera a Modena, domani a Udine
Inserito da Il Mattino (admin), lunedì 10 settembre 2001 00:00:00
C'è Collina che dirige al «Braglia». Ufficialmente, è trattata da grande la squadra di De Canio. Un modesto arbitro, Nucini, al San Paolo, un internazionale fuori casa. Sulla carta, giusta considerazione e massima «protezione». Speriamo che l'internazionale non ripeta i guasti del mediocre Nucini (impossibile non aver visto il fallo su Stellone in area), altrimenti ci sarebbe da iniziare a malignare. E non poco. De Canio (nella foto in alto), tanto determinato in campo, tanto pacato in sala stampa, evita ogni spunto polemico. Con la sua società («Non entro nel merito di certe questioni tra i due proprietari»), con gli arbitri («Avere Collina non è un vantaggio o uno svantaggio. Tutti gli arbitri sono garanzia di imparzialità. A volte sbagliano a favore, altre contro: devono decidere in pochi istanti. Se sei fortunato, hai qualche sbaglio in più che ti agevola. Certi risultati sono anche figli di queste situazioni»). De Canio parla di ogni gara senza facili entusiasmi e senza demoralizzarsi. I toni sono bassi e non perché ha pronosticato un campionato che il Napoli non giocherà da protagonista. È il suo modo di presentarsi. Che alleni il Napoli o il Carpi, squadra dove subentrò a De Biasi, l'attuale tecnico del Modena. Una sfida nella sfida quella di stasera al «Braglia»: De Biasi non può aver dimenticato. «Giocheremo per vincere. I ragazzi sanno bene come la penso. Il Napoli deve avere la mia mentalità: vincente. Che si giochi a Fuorigrotta o fuori casa. Inoltre, non mi va che si cerchino alibi...». Una pausa e Gigi motiva meglio il pensiero: «Nessuno deve nascondersi: dimentichiamo l'emergenza che, tra l'altro, avevo previsto. In campo si va sempre in undici e in undici bisogna tentare di vincere. Con umiltà, rispettando gli avversari. Ecco perché non voglio sentir parlare delle assenze di Stellone e di Moriero. Sono due pedine importanti, ma chi andrà in campo dovrà dare il massimo per se stesso e per il Napoli. Senza pensare agli alibi: processi o celebrazioni, ricordando sempre certe situazioni, verranno fatti alla fine del campionato». Basta un'altra domanda ("Senza Stellone, il Napoli dovrà cercare di arrivare al gol con i tiri da lontano, giocando il pallone a terra..."), per far sì che De Canio perfezioni il suo concetto: «Con o senza Stellone in campo, tutti devono tentare di andare a far gol. Bocchetti, ad esempio, sia a Genova che contro l'Ancona, non è andato convinto sul pallone e ha sbagliato facili gol. Avesse segnato, avrebbe migliorato la nostra classifica e la sua immagine: di lui si sarebbe parlato come di un terzino goleador... Tutti devono andare al tiro e non perché mancherà Stellone». Dovrà rimodellare il Napoli: questo è certo. Partirà con un 3-5-2? «Forse, ma non è sicuro...». L'impiego di Saber o di Baccin, l'inserimento di Floro Flores...«... non sono il tipo a cui piace cambiare molto. Fisicamente, i ragazzi stanno dando di più di quanto mi aspettassi. È meglio che si giochi di sera... Quanto all'impiego di questo o quello, ritengo sia giusto che siano i più esperti, in questo momento, a prendersi certe responsabilità. Finora Baccin ha fatto bene e "Floro" è un '83: non responsabilizziamolo troppo». Il Modena giocherà sulle ali dell'entusiasmo. «Noi veniamo da una sconfitta, ma non andremo in campo per far atto di presenza. Abbiamo la consapevolezza della nostra forza, della nostra condizione. Voglio rivedere il Napoli di Genova senza certe sbavature difensive». Rientrano Sesa (foto in basso) e Jankulovski. «Due calciatori importanti, ma che sono rimasti per dieci giorni lontano da noi. Stasera, alla distanza, potrebbero avere problemi».
Da Modena a Udine: domattina Pavarese tornerà in Friuli per quello che dovrebbe essere l'appuntamento decisivo con Dimitrios Nalitzis, il centravanti greco che Hodgson ha escluso dai propri progetti e che Gino Pozzo ha accettato di trasferire al Napoli in prestito per questo campionato. In verità, l'accordo tra il Napoli e Nalitzis sembrava essere stato già raggiunto a metà della scorsa settimana, ma l'arrivo del manager dell'attaccante, Tassos, aveva rimesso tutto in discusione. Nalitzis, in pratica, ha chiesto un adeguamento dell'ingaggio legato al numero di gol. Una sorta di bonus, ma di ben centomila dollari, che il Napoli ha rifiutato. Ora, dopo una lunga riflessione, Nalitzis sembra aver rivisto la propria posizione. Di qui la sensazione che domani il suo trasferimento in azzurro possa essere concluso.
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