Tu sei qui: Economia e TurismoIl Napoli cerca l'affetto dei tifosi
Inserito da Il Mattino (admin), martedì 2 aprile 2002 00:00:00
L'idea è venuta a De Canio (nella foto in alto); il digì Raffaele Russo l'ha comunicata al professor Minervini ed a Corbelli, che si sono trovati d'accordo con il tecnico. Per due motivi: economico e di opportunità. Così, per Napoli-Bari i biglietti delle due Curve costeranno il 50% in meno: sei euro invece di dodici. È rimasto inalterato il prezzo per gli altri settori dello stadio: 20 euro per i Distinti, 31 per la Tribuna Nisida, 41 per la Posillipo. Sono stati sospesi tutti i biglietti-omaggio. De Canio ha guardato lontano. Già nella sala stampa di «Marassi» aveva compreso che era il momento di fare qualcosa per invogliare i tifosi a stringersi numerosi attorno alla squadra. Il risultato contro la Samp aveva rilanciato, sia pure minimamente, le quotazioni del Napoli. Quindi, era il momento di fare blocco. Una cosa è giocare in uno stadio deserto, altro è poter contare sull'incitamento di 40-50mila persone. De Canio non se l'è sentita di dire «venite in tanti». Sa bene che i tifosi sono nauseati dopo tante delusioni. Allora, ha chiesto a Minervini di fare una mossa politica: prezzi bassi per Napoli-Bari, tanto per iniziare. Il che significherà poter contare sul calore di tanta gente in più ed anche su un incasso più cospicuo. Prezzi più bassi per le Curve non significherà fare un affronto agli abbonati, né introitare di meno. Un esempio: tremila paganti a dodici euro porterebbero nelle casse 36.000 euro; diecimila paganti a sei euro farebbero incassare 60.000 euro; ventimila paganti, 120.000 euro. Naturalmente, questi calcoli saranno validi se la gente accetterà l'invito di De Canio e l'esortazione della squadra a star loro vicini in questo finale di campionato. «Non tutte le speranze di essere promossi sono spente. Diamoci dentro», dice Naldi. Sabato pomeriggio, a Genova, il Napoli ne ha riaccese un po', aiutato anche da tutti gli altri risultati. Intanto, dopo la scarcerazione ed il ritorno in libertà di Corbelli (nella foto al centro), in società si lavora anche per il futuro immediato e non. In aprile, tre sono le date importanti che, probabilmente, faranno sì che chi gioca al Lotto tenterà il terno. Su Napoli, ovviamente. L'8 si dovranno pagare gli stipendi ai calciatori, il 16 ci sarà da ricapitalizzare, entro il 30 andrà presentato il conto economico alla Co.Vi.Soc. per l'iscrizione del Napoli al campionato 2002-2003. Quanto si farà e succederà in queste tre date sarà indicativo di come i due soci intenderanno procedere e quale futuro attenderà il Napoli: con Corbelli e con Naldi, con l'ingresso di nuovi azionisti, con l'avvento di nuovi proprietari o con il fallimento. Naldi aspetta che Corbelli sistemi un po' le sue cose, dopo i giorni trascorsi in carcere ed agli arresti domiciliari. A Milano, a Roma o a Napoli, nel fine settimana, l'incontro tra i due. Subito dopo il vertice con Minervini. Ieri Naldi, che non ha voluto commentare le esternazioni di Corbelli, era a Capri. Ha incontrato Cannavaro e Liverani. «Perché non torni a giocare nel Napoli?», ha detto a Fabio. «Verrei di corsa, ma non posso», ha replicato Cannavaro. Non può, né appare proponibile un suo ritorno nel Napoli sull'orlo del fallimento. C'è da ricapitalizzare, c'è da stabilire se cedere o meno il pacchetto di maggioranza, c'è da decidere il futuro del Napoli.
FATTORE STADIO DETERMINANTE?
Il "San Paolo" potrebbe essere decisivo per la rincorsa degli azzurri
Anche il Napoli si appresta girare il suo «9 settimane e 1/2»: è quanto manca alla fine del campionato, giorno più, giorno meno. La vittoria degli azzurri a Marassi contro la Sampdoria ha riaperto il cuore alla speranza (l'ultima a morire) anche dei più scettici. Perché il Napoli ha vinto, perché, caso strano, tutte le altre hanno lasciato punti. Il Napoli ha rosicchiato tre punti a Palermo, Salernitana e Modena, due ad Empoli, Reggina e Como: un buon bottino. Sarebbe stato eccezionale se gli azzurri non avessero lasciato «tanto» per strada e se agli stessi azzurri non avessero tolto «tanto». Ingenuità e torti arbitrali hanno caratterizzato il campionato del Napoli. Mancano, però, ancora nove giornate ed il successo a Genova autorizza nuovamente a sperare. Ecco perché è giusto dare uno sguardo alle prossime partite. Il Napoli, con il Vicenza che lo segue in classifica, è l'unica squadra che dovrà disputare tre partite in casa delle prossime quattro. Un bel vantaggio, soprattutto considerando che ci saranno scontri diretti nel poker di giornate: Empoli-Modena, Vicenza-Como, Salernitana-Empoli, Modena-Palermo, Reggina-Modena, Palermo-Como, Napoli-Reggina e Vicenza-Salernitana. Se, venerdì sera, Schwoch giocherà per il Vicenza ed anche un po' per il Napoli, magari segnando il gol della vittoria contro il Como, domenica il Napoli, vincendo, si metterebbe a 5 punti dal Como. Ricordando che il Como, nell'ultima giornata, dovrà venire al San Paolo, gli azzurri dovrebbero recuperare solo 2 punti in 7 giornate! Un sogno?
Infermeria: oggi i test per Luppi e Vidigal
Oggi pomeriggio gli azzurri riprenderanno gli allenamenti in vista dell'incontro di domenica prossima contro il Bari. Spetterà al dottor Lino Russo valutare le condizioni di Gianluca Luppi e di Josè Vidigal, usciti zoppicanti dalla partita a Marassi contro la Sampdoria. Luppi ha accusato un indurimento muscolare al polpaccio; provvidenziale è stata la sua sostituzione. Il portoghese, invece, ha ricevuto un calcio al ginocchio operato. Da valutare, quindi, gli effetti.
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