Tu sei qui: Economia e TurismoIl calcio cavese in alto mare, il primo cittadino indica la "rotta"
Inserito da Michele Lanzetta (admin), giovedì 11 agosto 2011 00:00:00
Svanito il progetto A.S.D. Città de la Cava 1394, bocciata l’iniziativa Vis San Giorgio, avanzata la richiesta di deroga per l’utilizzo sin da subito della vecchia denominazione. In un'accesa conferenza stampa andata in scena stamani, giovedì 11 agosto, a Palazzo di Città, il sindaco Marco Galdi, accompagnato dall’Assessore allo Sport, Carmine Adinolfi, e dal presidente dell’Associazione “Sogno Cavese”, Francesco Bove, ha delineato la status quo del calcio cittadino.
Di rammarichi, idee e nuove iniziative tante, ma andiamo con ordine. Quando sembrava ormai cosa fatta l’“affare” con la cordata capeggiata dall’imprenditore di Capaccio, Vincenzo Scariati, e da alcuni suoi familiari, è arrivato l’inatteso dietrofront. O meglio, l’inaspettata irreperibilità dello stesso impresario. «L’altro ieri sera il Sig. Scariati e tutti i componenti dell’A.S.D. Città de la Cava 1394 - ha spiegato il sindaco Galdi - avevano firmato e protocollato la documentazione da presentare in Federazione».
«Ieri mattina invece, giorno della scadenza della proroga dell’art. 52 - ha proseguito il primo cittadino - nel momento di recarci prima presso la sede del Comitato regionale della FIGC di Napoli e poi a Roma per la presentazione di tutta la certificazione, il Sig. Scariati si è reso irreperibile, generando un vero e proprio colpo di scena che ha determinato la mancata iscrizione della squadra al prossimo campionato di Eccellenza».
L’A.S.D. Città de la Cava 1394, presieduta da Vincenzo Scariati, sarebbe nata in ossequio all’art. 52 comma 9 del regolamento federale, che avrebbe tra l’altro garantito alla costituenda società di discendere dalla vecchia Cavese, ricevendo anche il favore della tifoseria e dell’Associazione “Sogno Cavese”. Allo scopo, inoltre, tramite una stretta collaborazione di alcuni imprenditori di Cava de’ Tirreni, si era raccolta la somma di 50mila euro, utile ad adempiere alcune formalità del caso.
«Ora i legali del Comune - ha rivelato il sindaco Galdi - stanno valutando l’ipotesi di intraprendere un’azione di risarcimento danni nei confronti dell’imprenditore Vincenzo Scariati, vista la disponibilità data, con tanto di firma in calce allo statuto, ed il ritiro dell’ultima ora. Riteniamo, infatti, di essere stati colpiti da comportamenti poco dignitosi e per di più perseguibili legalmente».
Altro tema bollente, il secco “no”al progetto Vis San Giorgio portato avanti dall’imprenditore cavese Raffaele Paolillo, che ha già mosso i primi passi definendo l’ingaggio di alcuni calciatori e dello staff tecnico. Alla base della “bocciatura” l’orientamento della tifoseria di veder giocare al “Simonetta Lamberti” solo una squadra della città e l’illegittimità dell’azione, partorita nel mezzo di un discorso già aperto dall’Amministrazione comunale con l’imprenditore Scariati.
«Credo che questo comportamento - ha chiosato il sindaco Galdi - non sia stato per nulla rispettoso sia dell’intera tifoseria che dell’Amministrazione comunale, la quale già stava portando avanti un discorso per salvare il calcio a Cava, ma che si è vista recapitare un “pacco chiuso”. E non vorrei pensare che tali atteggiamenti abbiano potuto provocare il “ritiro” di Scariati, al quale tra l’altro avevamo già dato garanzie sull’impossibilità di ripercussioni debitorie riguardanti la SS Cavese 1919 nei suoi confronti».
«Allo stato attuale dei fatti - ha continuato Galdi - se la tifoseria e l’Associazione “Sogno Cavese” non vorranno appoggiare l’iniziativa della società creata con la Vis San Giorgio perché non si riconoscono in essa, allora non concederò la disponibilità dello stadio “Simonetta Lamberti”».
Nel corso della conferenza stampa non sono mancate previsioni e riferimenti agli scenari futuri del calcio metelliano. Rimarcando la volontà di realizzare un progetto di Eccellenza serio e condiviso da tutti, istituzioni e tifoseria incluse, il sindaco ha palesato l’intenzione di richiedere al Prefetto di fare pressione in Federazione nel tentativo di ottenere una deroga per cambiare la denominazione della nuova società sin da subito e non l’anno prossimo. Inoltre, il primo cittadino avrebbe già delle garanzie su nomi e fondi disponibili per la realizzazione di tale progetto.
In alternativa, sempre dopo un attento confronto con tutti i supporters, l’idea sarebbe quella a detta del sindaco di far assurgere a prima squadra cittadina una delle società attualmente impegnate in categorie inferiori. E gli indizi in questo caso porterebbero tutti alla Valle Metelliana, al momento iscritta al campionato di Promozione.
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