Tu sei qui: Economia e TurismoFollia molossa, 7 feriti e treni fermi
Inserito da (admin), mercoledì 15 dicembre 2004 00:00:00
7 feriti, tutti nocerini. Questo il bilancio degli incidenti del derby ad altissimo rischio Nocerina-Cavese. Derby che ha confermato in pieno i timori della vigilia. Addirittura 500 gli uomini delle Forze dell'Ordine impegnati al "San Francesco" per questa sfida, spostata al martedì proprio per un controllo maggiore sul territorio. Nonostante l'attento servizio d'ordine predisposto da Polizia e Carabinieri, coordinati dal vicequestore Antonio Maione e dal capitano Massimo Cagnazzo, la follia ultrà ha avuto comunque il sopravvento. Il momento di maggiore tensione si è vissuto all'interno dello stadio. La Cavese si avviava verso la vittoria quando un gruppetto di ultrà nocerini ha lasciato la Curva nel tentativo di assalire i tifosi della Cavese, in tutto 650, sistemati nel settore Distinti. Gli ultrà sono subito passati alle vie di fatto: hanno divelto un palo della luce, sistemato tra i gradoni della Curva ed i muri di cinta esterni. Ne avrebbero voluto fare un ariete per sfondare i cancelli ed entrare, poi, in contatto con i cavesi. Ma il palo è crollato e li ha travolti. In 5 sono rimasti feriti, ma le loro condizioni non sono gravi: controllati all'ospedale "Umberto I", sono stati subito dimessi e le loro ferite giudicate guaribili in meno di 10 giorni. Momenti di panico si sono vissuti nello stadio. Un'ambulanza è sfrecciata a tutta velocità sulla pista di atletica e si è diretta verso la Curva Sud, occupata dai nocerini. La gente chiedeva l'intervento rapido dei sanitari, che sono entrati in Curva. Non è stato, però, necessario l'uso della barella: un ferito è salito da solo sull'ambulanza. La scena si è ripetuta qualche minuto dopo, con un'altra ambulanza che è entrata sulla pista di atletica per trasportare un altro tifoso ferito. Gli scontri sono proseguiti a fine partita all'esterno dello stadio. Numerose cariche di Polizie e Carabinieri per disperdere i facinorosi in viale San Francesco. Cariche anche in zone più lontane dallo stadio: in via Castaldo, in via Bucci, in via Angrisani, in Piazza De Santis, ed ancora in via Anfiteatro fino a Porta Romana. Da lì sarebbero dovuti passare i 20 pullman con i 650 tifosi della Cavese. Ma per il ritorno è stato modificato il loro tragitto, proprio per evitare agguati. La carovana è rientrata attraverso l'A30, immettendosi a Castel San Giorgio, proseguendo fino a Salerno (svincolo di Fratte) e rientrando a Cava attraverso l'A3. Altri momenti di tensione sulla ferrovia di fronte all'ospedale Umberto I. Gli ultrà molossi sono piombati sui binari per armarsi con pietre da lanciare contro i celerini. E' cominciata una fitta sassaiola, proprio mentre stava per transitare un Intercity diretto a Napoli, che è stato costretto a fermarsi un paio di minuti. Di fatto, la linea ferroviaria Salerno-Napoli è rimasta interrotta e sono poi rimasti bloccati altri 4 treni. Gli ultrà, tra l'altro, hanno cominciato ad inveire anche contro i conducenti dei treni. Le cariche delle Forze dell'Ordine ed il lancio di lacrimogeni hanno consentito lo sgombero dei binari. Gli scontri sono proseguiti nelle strade intorno allo stadio e si sono registrati altri 2 contusi. In totale, sono stati 7 i feriti, tutti nocerini. Poliziotti e Carabinieri sono in possesso di numerosi filmati. Da ieri sera hanno cominciato a visionarli per individuare i responsabili degli incidenti: da oggi potrebbero scattare gli arresti. La carovana cavese, che nel viaggio di andata è transitata attraverso la Statale 18 (per precauzione le scuole materne sono state chiuse un'ora prima), è arrivata allo stadio intorno alle 14. E subito si sono capite le intenzioni degli ultrà. Un tifoso rossonero ha scavalcato il proprio settore e si è avvicinato a quello occupato dai cavesi lanciando una bomba carta, poi sono partiti numerosi razzi. Sfida a distanza tra gli striscioni: qualcuno "simpatico", come l'inmagine del cane molosso, simbolo della Nocerina, che azzanna l'aquilotto, simbolo della Cavese; qualche altro di pessimo gusto. Il tutto sotto il controllo delle Forze dell'Ordine. Qualche attimo di tensione anche a fine partita, quando ha lasciato la Tribuna il presidente Cutillo, che ha assistito alla partita seduto fianco a fianco al presidente della Nocerina, Padovano. La cena distensiva organizzata lunedì sera, alla quale hanno partecipato i sindaci di Nocera e Cava, Romano e Messina, non è servita a frenare i teppisti. Un'altra occasione persa.
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