Tu sei qui: Economia e Turismo‘Ecco le carte, il Napoli è mio'
Inserito da Il Mattino (admin), mercoledì 12 dicembre 2001 00:00:00
Ieri mattina la Guardia di Finanza ha bussato nuovamente alle porte di Soccavo. Ieri pomeriggio Giorgio Corbelli (nella foto in alto) ha annunciato con un comunicato di essere il nuovo proprietario unico del Napoli. Ieri sera Corrado Ferlaino ha risposto per iscritto che Corbelli non ha ragione e agirà di conseguenza. Giornata intensa, come avrete capito. E va raccontata con precisione, partendo dal duello di comunicati. Nel pomeriggio un bel foglio di carta, con il nome Giorgio Corbelli scritto in corsivo in alto, ha aperto scenari incredibili, ma attesi perché già annunciati in tv: «L'Ufficiale giudiziario ha notificato alla Napoli Calcio S.A. l'avvenuto trasferimento del 50% delle azioni di Fesbo S.A. a favore di Sport Invest S.A. ai sensi dell'articolo 1690 del Codice Civile Lussemburghese. Di questo è stata notiziata la Fesbo S.A. In virtù di detto trasferimento Sport Invest S.A. (Società del Gruppo Corbelli) è titolare del 100% della Napoli Calco S.A.». Che significa: ho nelle mani tutte le azioni, anche quelle di Ferlaino. Dopo un'oretta abbondante, un nuovo bel foglio, con la scritta Gruppo Ferlaino impressa in grassetto in alto, rispondeva: «Il signor Corbelli continua nella sua personale interpretazione della legislazione lussemburghese ed italiana. La notifica di un atto di parte, a mezzo ufficiale giudiziario, è la prevedibile risposta del signor Corbelli alla risoluzione contrattuale dovuta alla sua acclarata inadempienza. Naturalmente agiremo di conseguenza nelle sedi competenti e nel rispetto delle norme che regolano la risoluzione contrattuale stessa». Che significa: quell'atto lussemburghese non significa che le azioni sono finite tutte nelle mani di Corbelli. Ma Corbelli è andato addirittura oltre, dichiarando alle agenzie: «Cambierà tutto, da domani (oggi per chi legge n.d.r.): mi attiverò per la nomina di un nuovo amministratore delegato e potranno entrare nuovi soci». Il ruolo di amministratore delegato è ricoperto attualmente da Corrado Ferlaino (nella foto al centro). Nuova puntata della lunga sfida che si gioca sulla pelle del Napoli, dunque. Nuova puntata che si tinge anche di giallo, perché quell'atto di notifica lussemburghese è stato richiesto sia dalla Sportinvest (la società di Corbelli in Lussemburgo) che dalla Fesbo (la società di Ferlaino in lussemburgo), ed è singolare che il gruppo Ferlaino dal Lussemburgo abbia chiesto l'attivazione di una procedura che ha deciso le sorti del duello. Singolare, anche perché l'amministratore della società lussemburghese che fa capo a Ferlaino, Eduardo Varela, ieri avrebbe addirittura inviato una lettera all'ingegnere, negando di aver chiesto quella notifica. Ma queste sono vicende difficili da chiarire, almeno finché non esisteranno documenti ufficiali. I documenti ufficiali, invece, li ha richiesti proprio la Guardia di Finanza e qui torniamo alla convulsa mattinata di Soccavo. Agenti delle Fiamme Gialle si sono presentati alla sede azzurra e hanno chiesto una ulteriore documentazione da portare sul tavolo dei pubblici ministeri Lettieri e Barruffo che stanno indagando sui conti del Napoli. L'indagine, scattata nell'estate scorsa e culminata con l'acquisizione dei bilanci, aveva bisogno di nuovi documenti per ottenere chiarezza. Sicché gli uomini in divisa hanno trascorso molte ore nella sede sociale degli azzurri, chiedendo, ed ottenendo, copia dei verbali di assemblee, Consigli di Amministrazione, dichiarazioni di pagamento dell'Iva e dell'Irpef, ed anche della corrispondenza. Quelle carte finiranno al vaglio della Procura della Repubblica e potrebbero servire a decidere cosa accadrà del Napoli. E nel futuro del Napoli potrebbero esserci altri magistrati. Quelli lussemburghesi, che potrebbero essere chiamati a decidere delle vicende «estere»; quelli italiani, del Foro di Roma, che potrebbero essere chiamati a dirimere la questione italiana «secondo contratto», come spiega il Gruppo Ferlaino, che nel frattempo ha già attivato le procedure per l'arbitrato.
De Canio punta su Empoli e Como
Manca poco al giro di boa. Quattro giornate e si saprà chi sarà in testa alla fine dell'andata. Al momento è il Como, una neo-promossa, a dettare legge. Non sono soltanto i suoi 32 punti a dimostrare come Oliveira e compagni siano attualmente i più forti. Il Como ha un'organizzazione di gioco, consolidata nel tempo, che l'ha portato a vincere 10 partite delle 15 disputate. Il Como è l'unica squadra alla quale il Napoli non ha rosicchiato punti nelle ultime due giornate. Gli azzurri hanno recuperato su tutti gli altri: 3 sull'Empoli, 2 sul Modena, 4 sulla Reggina, 3 sul Vicenza, 4 sul Genoa, 3 sul Cosenza, 2 sulla Salernitana, 3 sul Bari, 2 sul Messina, 6 sul Palermo. Al momento, comandano Como e Modena, che volano al di là di ogni più rosea aspettativa, l'Empoli e la Reggina di Colomba. Sono già con un piede in A? Abbiamo chiesto a De Canio (nella foto in basso) di fare le percentuali-promozione alla luce dell'attuale classifica. Il tecnico ha indicato nell'Empoli e nel Como le due più autorevoli candidate al successo finale. Ad entrambe le squadre ha attribuito un 25% di possibilità. A seguire, il Modena di De Biasi con un 20%. Quindi, Reggina (15%) e Vicenza (10%). De Canio ha, perciò, dato grande credito all'attuale graduatoria. Il restante 5% ha voluto distribuirlo a quattro squadre: Sampdoria, Genoa, Salernitana ed il suo Napoli. «Como e Modena - ha osservato il tecnico - non sono delle meteore. Sarebbe un errore pensarlo. Lo si poteva dire dopo cinque-sei giornate, non quando siamo quasi al giro di boa».
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