Tu sei qui: Economia e TurismoDi Bonito salva la Cavese
Inserito da (admin), lunedì 29 agosto 2005 00:00:00
La Cavese stecca a metà la sua "prima" nel girone B della C2. Ha rischiato seriamente di perdere la gara inaugurale davanti al proprio pubblico, complicandosi da sola la vita in una domenica tutta da dimenticare. Gambe imballate, idee poco chiare, sofferenza a tutto campo, sono state le protagoniste assolute di tutta la partita contro l'Ancona di Marco Alessandrini. Eppure, alla vigilia la formazione data più in difficoltà era proprio quella dorica. Costruita in tutta fretta dal presidente Sergio Schiavoni, dopo il tentativo infruttuoso di mettere in vendita la società quest'estate, è ancora incompleta. Ma al "Lamberti" non ha mai dato l'impressione di risentire di questi vuoti in organico. Anzi, contro una Cavese in bambola, ha "rischiato" di vincere. Per gli aquilotti molte attenuanti, però. In primis, le assenze per squalifiche pregresse di due pedine fondamentali del centrocampo, Tatomir e D'Amico. Sin dai primi minuti si è capito che la "macchina da guerra" Cavese non era a posto. Nei tre reparti meccanismi inceppati e tanto imbarazzo nel gestire la palla. E così, al primo affondo l'Ancora è passata in vantaggio. Un regalo vero e proprio della difesa aquilotta. Palla vagante sulla destra che finisce dalle parti di Mari, Pittilino e Correale. Nessuno dei tre riesce a ributtarla fuori dall'area. Ed alla fine Mortelliti se la ritrova tra i piedi e la deve solo accompagnare in rete. Il gol gela il "Lamberti" e, soprattutto, il morale dei giocatori, che perdono la bussola cadendo spessissimo nella trappola del fuorigioco, applicata a ripetizione dalla difesa anconetana, soprattutto sullo spaesato Aquino, complice la bandierina facile del secondo assistente di Stallone, Ardito. Il nervosismo serpeggia tra i metelliani. E vola qualche colpo proibito in area ospite. A farne le spese sul finire di tempo l'instancabile Di Sauro, costretto per alcuni minuti ad uscire dal campo per sottoporsi ad una stretta fasciatura al capo per un taglio all'arcata sopraccigliare. Nella ripresa Sasà Campilongo, dopo la strigliata ai suoi negli spogliatoi, prova a mischiare le carte e mette dentro in attacco il giovane e fresco Di Bonito al posto del difensore Correale. Sposta in difesa il jolly Risi e sulla sinistra di centrocampo Schetter. La mossa è azzeccata, come sempre. Ed il gioco migliora. Pressione sull'Ancona costante fino a raccogliere i frutti all'11'. Punizione dalla trequarti di Schetter tagliata magistralmente nel cuore dell'area doriana e colpo di testa altrettanto preciso di Di Bonito, che insacca alle spalle di Recchi. Esplode la gioia dei 3.500 tifosi biancoblù, che ora credono nella possibile vittoria. Ma i giocatori non sono lucidi al punto giusto e la gara scivola via sui binari del pareggio. Solo Campilongo sembra non accontentarsi e la sua esuberanza per alcune proteste gli costa al 20' la via della tribuna, indicatagli dalla giacchetta nera. Al 22' ci prova Risi, ma il tiro è telefonato dalle parti di Recchi. Gran pasticcio al 42' tra Pittilino e Mari, con brivido supplementare per Mancinelli. Il tiro sbilenco al 45' di Cerchia fotografa la domenica-no aquilotta. Poi il fischio finale dopo 4' di recupero e la delusione del pubblico aquilotto. La Cavese rimandata ad un prossimo esame.
Campilongo realista: «Abbiamo guadagnato un punto»
Nel dopopartita quasi rassegnato Sasà Campilongo. Lo aveva annunciato in settimana e così è stato: «La Cavese ha bisogno ancora di qualche turno di rodaggio prima di poter esprimere un giudizio corretto. Contro l'Ancona non mi è piaciuta la prestazione dei miei, ma già lo sapevo che avremmo fatto fatica. Due pedine importantissime, in un posto del campo così delicato come il centrocampo, non ce lo potevamo permettere». Le assenze degli squalificati Tatomir e D'Amico si sono fatte sentire. «Il gioco a memoria dei due ha sempre portato per mano i compagni lo scorso anno. Con i nuovi dentro era naturale che quegli schemi non fossero perfetti come sempre. Ed alla fine ne ha risentito tutto l'impianto tattico». Che il torneo sia difficile e che il percorso sarà sempre erto, lo ha testimoniato il test Ancona. «Non è una squadra da sottovalutare quella di Alessandrini. Come si sono messe le cose in campo, abbiamo guadagnato un punto. Poteva andare peggio. Per fortuna, la reazione dei ragazzi c'è stata e Di Bonito l'ha concretizzata con la rete del pareggio». Alessandrini, allenatore dorico, dal canto suo non è soddisfatto del pari: «Abbiamo troppo presto allentato la presa dopo il gol, anche se fortunoso, del vantaggio. Credo che, se avessimo insistito di più e continuato a premere, avremmo potuto raccogliere di più».
In arrivo l'attaccante Albano
Grande festa al "Simonetta Lamberti" per la gara inaugurale della nuova stagione aquilotta. Sulle gradinate oltre 3.500 spettatori, tra cui i 300 "aficionados" abbonati. Sorride il cassiere della società. Malgrado il pari, al termine della partita la squadra ha raccolto sotto la Curva gli applausi degli ultrà. Un buon segnale per il futuro, nel quale probabilmente ci sarà anche spazio e tempo per un'importante coda di calciomercato. Nonostante il diesse Nicola Dionisio smentisca la trattativa, alla corte di Campilongo starebbe per giungere un altro giocatore. Nelle prossime giornate potrebbe arrivare in maglia biancoblù un altro elemento di spicco. Si tratterebbe dell'attaccante Diego Albano, ex della Cavese di Paolo Lombardo, la scorsa stagione al Latina. Ma Dionisio non conferma: «Al momento non faremo altre operazioni in entrata. Se qualcosa si muoverà, sarà solo in uscita con la partenza di qualche giovane (ndr, Volpecina e Moccia). Se poi ci sarà da fare un affare, non ci tireremo indietro». Albano è sicuramente il giocatore che Campilongo desidera di più per le sue capacità di far salire la squadra. Caratteristica che né Aurino, né Aquino hanno dimostrato di avere.
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