Tu sei qui: Economia e TurismoDerby ad alta tensione, tre punti d'oro per la Cavese
Inserito da (admin), lunedì 19 aprile 2004 00:00:00
C'è proprio tutto nel derby bis a porte chiuse, giocato a 150 chilometri da Cava per evitare incidenti tra tifosi ed assurde ripicche di campanile. C'è il guizzo brasiliano di Bondi che manda in estasi la Cavese. Ci sono cuore e rabbia della Nocerina, che non si arrende mai, nemmeno in 9 dopo le espulsioni di Del Sorbo e Lo Gatto. E c'è il finale tutto da cancellare dei protagonisti, che provano a darsele di santa ragione al rientro negli spogliatoi: spettacolo poco edificante, un'occasione persa dai calciatori di Cavese e Nocerina, che avrebbero dovuto dare ben altro messaggio alle rispettive tifoserie. Derby condizionato, e non poco, dalle decisioni dell'arbitro, con due espulsioni che da regolamento ci stanno, anche se in alcuni casi chi dirige potrebbe fare ricorso al buonsenso. La partita prende una piega ben precisa al 35' del primo tempo. La Cavese passa con una punizione-gioiello di Leone: un'esecuzione alla Del Piero prima maniera, con pallone a giro che sorprende Zappino. Un minuto dopo la Nocerina resta in 10 per l'espulsione di Del Sorbo, punito con il secondo cartellino giallo per un fallo deciso su Bondi, dopo essere stato ammonito 3 minuti prima per una protesta veniale. E nel recupero del primo tempo i rossoneri rimangono addirittura in 9, per l'espulsione diretta di Lo Gatto, mandato fuori per un'entrata violenta a centrocampo su Bondi. In questi 12 minuti si materializza il destino del derby, che però non smette di dispensare emozioni. Merito della squadra di Ussia, mai doma e capace in 9 contro 11 di raggiungere addirittura il momentaneo pareggio. Cammarota (4' st) cerca ed ottiene da Chianello il contatto da rigore. Dagli 11 metri il siciliano Magliocco spiazza Capasso e segna il gol numero 13 della stagione. Sull'1-1 la squadra biancoblù accusa il colpo. Qualcosa si blocca a livello mentale, anche perché la vittoria manca da 7 partite e la zona play-out è sempre più vicina. La confusione dura una decina di minuti, poi è Castellucci a dare la scossa con una sostituzione indovinata. In campo va Schetter, che si piazza largo a sinistra e fila come un treno; esce Puglisi, l'ex attesissimo, ma decisamente sotto tono. La Cavese ritrova energie e Bondi sale sul palcoscenico del derby. Leone al 19' lancia in profondità il brasiliano, che aggancia di punta ed infila Zappino con un rasoterra forte e preciso. La giocata di un singolo ha la meglio sull'organizzazione del colletivo. Sì, perché la Nocerina, pure in 9 e con un inedito 3-4-1, si mantiene corta e regge il confronto. Di fatto, è il guizzo di Bondi a chiudere il derby. Sul 2-1 e con due uomini in più, la Cavese ritrova slancio, mentre i rossoneri non ce la fanno più ad arginare. Bondi continua ad illuminare ed i biancoblù divorano tre ghiottissime opportunità: Di Vito mette paura a Zappino con un esterno destro (25'), Aloisi (26') si vede ribattere il tiro a colpo sicuro da Maddè, Di Vito (31') non trova la porta da due metri, facendosi rimpallare ancora dal prodigioso Maddè. Ma il 3-1 non ci sta, sarebbe punizione decisamente troppo severa per la squadra di Ussia. In 11 contro 11 e fino al vantaggio di Leone, è la Nocerina a fare la partita ed a mostrare migliore organizzazione di gioco e predisposizione al pressing. L'atteggiamento iniziale dei molossi porta ad un rigore reclamato da Magliocco (al 16' contatto sospetto con il portiere Capasso, che resta infortunato per più di due minuti) e ad una palla gol comodissima non sfruttata da Paonessa (tiro alto al 33'). È derby vero, quindi, dall'inizio alla fine, con una coda velenosa di troppo. Alla Cavese la soddisfazione del secondo successo nel derby e della classifica ora meno precaria; alla Nocerina l'applauso per aver costruito qualcosa d'importante con pochi soldi e tanti giovani.
Saltano i nervi ai portieri
Soviero ha fatto scuola, in negativo, per le scene da far west di sabato sera a Bari. I portieri di Cavese e Nocerina, 3 su 4, perché Carotenuto si è tenuto fuori, hanno voluto imitare le performance da censura del più titolato numero uno del Venezia. Zappino a fine primo tempo ha apostrofato un accreditato della Cavese in tribuna, poi a fine gara è stato bloccato dai suoi compagni e dal preparatore dei portieri avversario, Franco Senatore, perché voleva farsi giustizia sommaria. Capasso, il numero uno della Cavese, e Cilumbriello, il portiere di riserva rossonero, hanno fatto ancora peggio, prendendosi a calci. Sono finiti sul referto stilato dal commissario di campo, andranno incontro ad una squalifica.
«UNA VITTORIA MERITATA»
Mister Castellucci elogia l'ottima prova dei suoi ragazzi
«Una vittoria meritata»: in sala stampa Castellucci fuga subito il campo dai sospetti. Per il tecnico della Cavese il risultato ci sta, l'arbitraggio non ha influito. «Abbiamo assistito ad un bel derby, combattuto ed arbitrato bene dal signor Velotto. Siamo partiti contratti, in quanto sentivamo la pressione di questa partita. Quando, poi, siamo riusciti a mettere palla a terra, siamo passati in vantaggio con un gran gol di Leone. Nella ripresa ci siamo fatti sorprendere, poi però siamo stati bravi a raddrizzare la partita. Nel finale mi sono arrabbiato con i ragazzi, perché non possiamo sprecare occasioni da rete come quelle che ci sono capitate. La vittoria, oltre a gratificare i tifosi, è importante, in quanto è un passo decisivo verso la salvezza. Il campionato sta entrando nel vivo. Da qui alla fine ci saranno solo scontri diretti e tutte le squadre che ora sono fuori dalla zona play-out possono essere risucchiate indietro. Per quanto riguarda la mia squadra, posso solo dire che la forma fisica migliora e, con il completo svuotamento dell'infermeria, potremo dire la nostra su tutti i campi. Ricordo che non sono mai riuscito a schierare per due domeniche consecutive la stessa formazione. Ora ci godiamo questa vittoria, da martedì già si penserà alla Lodigiani». Carmelo Puglisi, ex di turno, commenta ciò che è successo in campo: «L'inizio della gara è stato ad appannaggio dei nostri avversari, che erano riusciti a prenderci le misure a centrocampo. Però, nel momento in cui ci siamo scrollati di dosso la paura di perdere, abbiamo preso a macinare gioco». Puglisi spiega anche il nervosismo finale: «Purtroppo, sono saltati i nervi ad alcuni giocatori della Nocerina, ma credo che questo rientri anche nella storia dei derby. Con questi tre punti possiamo mettere un po' di margine tra noi e la quint'ultima. Credo che alla fine sia noi che la Nocerina riusciremo a centrare l'obiettivo della salvezza».
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