Tu sei qui: Economia e TurismoCorbelli dimette Ferlaino
Inserito da Il Mattino (admin), giovedì 13 dicembre 2001 00:00:00
Nuovo giro, nuovi sussulti. Il Napoli che si spezza in mille rivoli, perduti fra Italia e Lussemburgo, si è miracolosamente ricompattato ieri mattina. Forse a Città di Lussemburgo. Quello che s'è materializzato ieri era il Napoli di Corbelli (nella foto in alto), quello che l'imprenditore romagnolo considera tutto suo da martedì sera, sulla base di una notifica, ed appoggiato dall'articolo 1690 del codice civile lussemburghese.
Il comunicato
Insomma, per farla breve, bisogna nuovamente fermarsi e leggere i comunicati. Quello fresco di giornata, ieri, è stato emesso intorno alle 19: «A seguito dell'avvenuto trasferimento del 50% delle azioni di Fesbo S.A. a favore di Sportinvest S.A. (Società del gruppo Corbelli), si è tenuta l'Assemblea dei Soci della Napoli Calcio S.A. in Lussemburgo ed è stato nominato il nuovo organo amministrativo così composto: Stefano Luise Presidente, Giorgio Corbelli Amministratore, Luigi avv. Albisinni Amministratore». Dunque, se fino a martedì pomeriggio Corrado Ferlaino (nella foto al centro) era presidente del Napoli lussemburghese, da mercoledì pomeriggio l'ingegnere è stato dimesso.
Il nuovo presidente
Facile immaginare come sia andata l'assemblea dei soci della Napoli S.A., convocata ieri in Lussemburgo: Corbelli (che, dopo aver ottenuto il trasferimento del 50% delle quote di Ferlaino, è rimasto proprietario unico della società) ha convocato se stesso ed ha tenuto un lungo incontro. Non infuocato, privo di dissidi: tutti i soci (praticamente solo Corbelli) hanno convenuto sulla necessità di liberarsi di quel presidente che ormai non aveva più azioni, ed a maggioranza hanno votato per l'ingresso di Stefano Luise in sostituzione dell'ingegnere.
L'ingresso di Naldi
Hanno pure deciso l'ingresso di un nuovo amministratore, «Luigi avv. Albisinni», per citare il passo preciso del comunicato ufficiale: è il legale di fiducia di Toto Naldi. Ed oggi, nel pomeriggio, è atteso l'annuncio ufficiale dell'ingresso di Naldi nel Napoli: un comunicato breve, ma preciso, in cui verranno spiegati i termini dell'accordo fra i due imprenditori. L'attesa guerra di comunicati s'è sviluppata in serata. Il gruppo Ferlaino ha spiegato di non aver avuto informazioni ufficiali a riguardo, precisando che «se le notizie riportate trovassero riscontro, si tratterebbe di atti illegittimi e in quanto tali saranno contestati dai legali del gruppo all'uopo incaricati, in tutte le sedi competenti». Ieri, nella villa al Corso Vittorio Emanuele, non c'era l'ingegnere. Si trovava in Lussemburgo, dove c'era anche l'assemblea del Napoli alla quale lui non era invitato.
La controffensiva
Oggi sarà il giorno della controffensiva. Ferlaino, dopo aver ragionato fino a tarda notte con gli avvocati, alzerà lo scudo per difendere il suo Napoli. Impossibile scoprire in anticipo le contromosse. Difficile anche ipotizzare quale potrà essere il percorso legale che seguirà il Gruppo Ferlaino per controbattere all'iniziativa di Corbelli. L'unica certezza, sul fronte ferlainiano, risale a due giorni fa: l'atto ufficiale di citazione, che avrebbe aperto le porte al cambio di proprietà, sarebbe stato richiesto anche dalla Fesbo (società che fa capo a Ferlaino). Ma pare che proprio la Fesbo, e l'amministratore Varela, non siano a conoscenza di quest'atto. A conoscenza di tutti gli atti ufficiali del Napoli italiano, invece, sono i pubblici ministeri della Procura della Repubblica, che indagano dalla scorsa estate sui conti del Napoli. Lettieri e Barruffo da martedì mattina hanno a disposizione anche molti altri documenti acquisiti. Potrebbero essere utili a fare chiarezza. Almeno sul Napoli italiano.
Lo stadio inagibile, una vera vergogna
Il capitano alza la voce. Dario Baccin (nella foto in basso) applaude il Napoli per i risultati sul campo, ma bacchetta Napoli, la città, per l'umiliazione della vicenda San Paolo: «È inconcepibile che in una città che vive di calcio come questa, non ci sia nessuno pronto a risolvere i problemi dello stadio. Mi sembra assurdo e ritengo pure che non venga dato il risalto adeguato alla vicenda». L'inizio dei lavori sarebbe alle porte, ma il capitano non riesce ancora ad avere fiducia: «Sono mesi che sento dire "tutto si risolverà presto", ma oggi mi sembra che ancora gli operai non siano al lavoro...». Vorrebbe parlare del Napoli che ha ritrovato dopo un mese di stop. L'infortunio alla spalla è stato cancellato nell'ultimo pomeriggio di Benevento con la rotonda vittoria sul Cosenza: «Personalmente ho ancora tanto da lavorare per riprendere. Ma credo che i risultati della squadra, adesso, siano inequivocabili. Siamo in ripresa e dobbiamo dimostrarlo ancora nel prossimo match contro la Pistoiese e poi nella gara col Siena. È vietato farsi illusioni: sono due squadre che valgono molto. Certe volte la classifica può essere bugiarda, ma noi abbiamo la forza per battere qualunque avversario». Il sorriso per il futuro del Napoli si cancella ripensando alla vicenda-stadio: «Vi rendete conto? Praticamente abbiamo già vissuto un terzo di campionato giocando sempre in trasferta. Davvero credete che non abbia influito sulla nostra classifica?». E dalla domanda retorica del capitano nasce spontanea un'altra domanda: ma davvero Baccin crede che i problemi logistici possano aver influito sul rendimento della squadra? Il giocatore azzurro è sereno: «Beh, proviamo a prendere la classifica delle migliori squadre della B e chiediamoci "giocando tutte le partite in trasferta avrebbero avuto lo stesso rendimento?".
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