Tu sei qui: Economia e TurismoCavese, un ko pesante
Inserito da (admin), lunedì 20 dicembre 2004 00:00:00
Chiamiamolo Giugliano grandi numeri. 11esimo risultato utile di fila, colpo grosso in casa della capolista Cavese, vetta distante adesso solo 1 punto. L'allenatore Porta ha tra le mani una squadra vicina alla perfezione, con un attacco da serie superiore. Proprio la mentalità offensiva consente ai gialloblù di sbancare Cava con gli interessi. Se il Giugliano riesce a quadrare allo stesso modo la fase del non possesso palla, ed a rendere più solida la linea difensiva a 4, allora può diventare davvero imbattibile. Per una squadra che ride, un'altra piange. La Cavese del tandem Pidone-Campilongo incassa la prima sconfitta casalinga dell'anno, perdendo anche 3 elementi per il derby di mercoledì con la Juve Stabia. Niente drammi, per carità: la Cavese resta capolista ed una delle più serie pretendenti alla promozione. Ma la sconfitta con il Giugliano fa suonare alcuni campanelli d'allarme. In questo momento la condizione atletica non è al top. Si stanno facendo sentire le partite ravvicinate e, soprattutto, la panchina non è da squadra che vuole vincere il campionato. Occorrono almeno 3-4 elementi all'altezza dei titolari. Contro il Giugliano si sono avvertite le assenze di Scichilone in attacco e di Cipriani in difesa. Lì, nel cuore dell'area ospite, nessuno ha fatto veramente paura, mentre nel cuore dell'area biancoblù Abate ne ha combinate di tutti i colori, trascinando nel tracollo anche Mari, piedi buoni e personalità, un centrale con i fiocchi per la C2. Pronti via ed il Giugliano è già in vantaggio. L'atteggiamento di chi è venuto a Cava per vincere si vede subito. Passano appena 40 secondi dalla palla al centro e gli ospiti mettono il muso avanti. Un'azione in percussione modello squadra di rugby, una meta stile Australia. I centrocampisti fanno arrivare il pallone al limite dell'area, Mari stende Perna, ma l'arbitro fa proseguire. L'azione si sposta sulla sinistra, cross immediato di Cejas e palla in mezzo: Abate si addormenta, Pignalosa si avvita dolcemente nell'area ed in mezza girata la mette nell'angolo. Cava si risveglia dal sogno e si trova sotto di un gol. I padroni di casa reagiscono subito e producono il massimo sforzo fino al 20'. Possesso palla, ricerca del compagno libero, azioni manovrate, 3 occasioni pulite. Al 7' Mari imbecca Galizia, sponda per D'Amico, tiro immediato, Gragnaniello vola nell'angolo alto a deviare. Al 10' azione in fotocopia: lancio di Mari, testa di Galizia per Placentino, sinistro che dà soltanto l'illusione ottica del gol. Al 14' D'Amico cambia fronte, Schetter controlla e schiaccia troppo il tiro sul primo palo. Poi la Cavese accusa la fatica ed il Giugliano rimette la testa fuori. Al 21' Mancinelli precede Perna. Al 43' ennesima incertezza centrale tra Mari ed Abate, il tentativo di Risi finisce fuori di un soffio. Nella ripresa la Cavese si allunga ed il contropiede del Giugliano diventa letale. Perna sbaglia alla prima occasione (9'): salta come birilli i soliti Abate e Mari, davanti a Mancinelli cerca il destro a giro, con la palla che si perde fuori. Ma il capocannoniere non perdona alla seconda e fa 13 al 13': si avventa come un falco su una palla in area e batte Mancinelli, che era stato già superlativo a dire no a Pignalosa. Partita finita, c'è solo il tempo per registrare il nervosismo della Cavese. Un'ammozione pesante di Mari e 2 espulsioni: Galizia, che colleziona 2 gialli in 5', e Pagano in pieno recupero per fallo da ultimo uomo. Il Giugliano canta e balla sotto la Curva, la Cavese riceve comunque gli applausi di tutto lo stadio. I giochi sono riaperti, la corsa è ancora molto lunga.
I COMMENTI
Porta: «Bravi e concreti». Campilongo: «Troppe gare in pochi giorni, c'è bisogno di rinforzi»
Antonio Porta, tecnico del Giugliano, aveva studiato a fondo la Cavese: «Sapevamo di incontrare la migliore formazione del girone e che, se le lasciavamo i suoi punti di riferimento, ci avrebbe messo in difficoltà. Per questo ho abbandonato il 3-4-3 per mettere un uomo in più alle costole di Tatomir, il faro della Cavese. I risultati ci hanno premiato». Una gara tatticamente perfetta, quella dei partenopei. Non hanno lasciato l'iniziativa alla Cavese se non in quei minuti concitati dopo il primo gol, nei quali c'è voluto un grande Gragnaniello ed un pizzico di fortuna per evitare il pareggio: «Siamo stati bravi e fortunati, ma anche concreti». Pignalosa e Perna hanno ancora una volta fatto la differenza: 18 gol in 2 valgono bene l'alta classifica. «Loro hanno saputo sfruttare ogni occasione - ammette Salvatore Campilongo, allenatore aquilotto - noi invece non siamo riusciti a trovare i varchi giusti». A penalizzare la Cavese anche l'enorme dispendio di energie psicofisiche dell'ultima settimana, nella quale ha dovuto affrontare Manfredonia, Nocerina e Giugliano. «Si è sentito il peso del derby del "San Francesco" - confessa Campilongo - e molti lo hanno dimostrato con una prestazione sotto tono. Comunque, uno scivolone ci può stare in un campionato nel quale sono stati sempre gli stessi a trainare la carretta». È forse questa la chiave di volta dell'intera stagione: la necessità di rimpinguare la rosa se si vogliono raggiungere traguardi importanti. «La società tornerà sul mercato - conclude Sasà Campilongo - perché siamo davvero contati. Mercoledì, al "Menti" di Castellammare, per completare la distinta ci vorrà qualche baby della Berretti». Il pensiero, dunque, corre già alla campagna acquisti. «Torneremo sul mercato, vedremo di mettere a segno le operazioni che servono per rendere il gruppo ancora più competitivo», annuncia il diesse Dionisio. In casa Cavese si attende, poi, il ritorno di Scichilone. Mercoledì, intanto, contro la Juve Stabia mancheranno per squalifica Mari (ammonito, era diffidato) e gli espulsi Galizia e Pagano.
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