Tu sei qui: Economia e TurismoCavese super, allungo decisivo
Inserito da (admin), lunedì 13 marzo 2006 00:00:00
La Cavese viaggia verso la promozione. Con le grandi e con le piccole del campionato, non toppa più. E così, anche il malcapitato Forlì deve inchinarsi allo strapotere della formazione aquilotta. Tre gol sul groppone di Cotroneo e dei suoi ed allungo ulteriore sulle inseguitrici Sansovino, Sassuolo e Benevento, sempre più in crisi. Mai messa in discussione, ieri, la superiorità della Cavese nel duello con i romagnoli. Dominio assoluto dell'undici metelliano, che comincia a farsi pericoloso dalle parti di Santarelli, risultato alla fine il migliore dei suoi, già al 1'. La rovesciata di Ercolano nel cuore dell'area ospite schizza alle stelle. In gol la palla ci finisce un minuto più tardi, su fucilata di Schetter dal limite, ma un presunto fuorigioco passivo di Parente vanifica tutto, tra le accese polemiche della panchina cavese. Il vantaggio arriva finalmente al 10'. Una folata di vento mette in crisi l'apparato difensivo ospite. Ne approfitta Alfano, che si incunea in area e supera Santarelli tra il tripudio dei tifosi.
Il Forlì non ha reazioni e la Cavese affonda ancora. Al 19' il portiere ospite si oppone ad una conclusione del solito Schetter, ma nulla può al 24'. Parente inventa un assist perfetto al limite dell'area romagnola per Aquino. Il bomber è come sempre altruista e serve per l'accorrente Schetter, che al volo buca le mani a Santarelli. Un 2-0 quanto mai meritato. C'è ancora spazio per altre occasioni per i metelliani. Al 39' al volo è Parente a provare la conclusione di piatto, ma si oppone alla grande il portiere ospite. Sul finire di tempo c'è spazio per una doppia conclusione di Peppe Aquino. L'attaccante, però, non riesce a trovare il varco giusto sia al 42', su passaggio di capitan Tatomir, sia un minuto più tardi.
Nello spogliatoio Cotroneo, tecnico degli ospiti, prova a scuotere i suoi. Ma la musica non cambia al rientro in campo. Anzi, è subito partenza a razzo della Cavese. Ed al 9' virtualmente si chiude la sfida. Aquino se ne va sulla sinistra ed entra in area. Con rabbia spara in porta ed impegna severamente Santarelli, che smanaccia corto. Si avventa sulla sfera Parente, che anticipa tutti. Per fermarlo lo devono abbattere nel cuore dell'area. Nessun dubbio per Manna, che indica il dischetto del rigore. Dagli 11 metri va Aquino, che vuole accrescere il suo bottino personale e mettersi alle spalle l'ultimo penalty fallito. L'operazione gli riesce, è il 3-0. Tutti a casa? No. C'è ancora spazio per vedere all'opera il baby portiere di riserva degli ospiti, Ballestri, che deve sostituire lo sfortunato Santarelli, toccato duro al 13' da Ercolano e costretto a farsi suturare in ospedale un taglio al cuoio capelluto. Per scongiurare complicazioni cerebrali è stato anche sottoposto ad una Tac e dimesso solo dopo che ci si è assicurati che non c'erano pericoli.
Ballestri, il suo sostituto, 19 anni, si esalta su tiro dalla distanza di Sorbino al 21'. Ancor più applaudito il suo volo plastico al 33', per levare dall'incrocio dei pali una palla pennellata da Arno su punizione. La gara si chiude ancora con il portierino forlivese sugli scudi, quando dice no, allo scadere, ad una conclusione ravvicinata di Ercolano. Al termine il grande abbraccio del pubblico metelliano ai suoi eroi. La solita scenetta sotto la Curva Sud, con cori cantati insieme da ultrà e giocatori e la gran corsa verso il centrocampo e di lì fin dentro la porta.
Campilongo felice: "Grande Cavese"
Nello spogliatoio aquilotto volti sorridenti e gran clima di euforia. La Cavese ha allungato sulle avversarie dirette per la vittoria finale, incappate in un'altra domenica da dimenticare. La promozione è sempre di più nel mirino aquilotto. «Non ci vogliamo nascondere - sottolinea il diesse Nicola Dionisio - perché i numeri parlano chiaro. A 8 turni dal termine, abbiamo 10 punti di vantaggio sulla seconda e potremo, proprio nel momento cruciale dell'anno, incontrare le tre inseguitrici nel nostro stadio amico. Insomma, i presupposti sono favorevolissimi per noi. A questo punto il torneo lo possiamo solo perdere noi. Le altre sono cotte di loro».
Sasà Campilongo ed i giocatori provano a fare la parte dei pompieri, per non passare per presuntuosi. Ma le loro forze le conoscono bene. «Non c'è stata mai partita - esordisce Campilongo - e la differenza era talmente tanto marcata che, se fosse finita 5-0, nessuno avrebbe potuto obiettare nulla. Stiamo troppo bene per poter sbagliare qualcosa. Ci avete visto. Abbiamo corso dal primo all'ultimo minuto, qualunque fosse il risultato della partita. Questo testimonia che stiamo benissimo mentalmente e fisicamente e che il traguardo della promozione non è più una chimera».
Nicola Dionisio rincara la dose sulla pochezza degli avversari di turno: «Siamo i più forti al momento, ma non dobbiamo calare di intensità il nostro gioco. Certo, giocare contro squadre piccole, piccole come il Forlì è più facile. Altri saranno gli incontri nei quali dover dare il massimo. Come a Bellaria ed a Ferrara, le nostre prossime due consecutive trasferte». Ed a proposito delle polemiche della vigilia con Cotroneo, che aveva presagito un clima ostile per sé e per i suoi, il diesse metelliano liquida così la vicenda: «All'andata noi fummo trattati malissimo. Nel modo più scorretto che si potesse fare. Cotroneo volle quasi giustificare i suoi, prevedendo un clima altrettanto ostile al ritorno. Noi, invece, li abbiamo snobbati, trattandoli con i guanti bianchi. Ed offrendo persino sorrisi, frutta e mozzarella per tutti fuori e tre "sberle" in porta sul campo. Sarebbe stato vile infierire su un avversario di per sé già in coma». Tra i più contenti di tutti un baby aquilotto. Mario D'Amico, 17enne cavese doc, figlio del dirigente Franco, ha esordito in campionato, dopo averlo fatto in Coppa Italia: «E' stata una bellissima soddisfazione farlo davanti ai miei parenti. All'inizio ho avuto un po' di emozione, ma poi tutto è passato».
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