Tu sei qui: Economia e TurismoCavese, pareggio e rimpianti
Inserito da (admin), lunedì 8 marzo 2010 00:00:00
Un punto e via. La Cavese crede poco nel colpaccio in terra d’Umbria e subisce il ritorno della Ternana. Apre Spinelli al 24’ della ripresa, chiude definitivamente i giochi Di Deo dal dischetto. I ragazzi di Stringara scendono in campo con un 3-4-3 molto elastico, che all’occorrenza si trasforma in un 5-3-2 in grado di chiudere ogni varco ai padroni di casa. Fin dai primi minuti di gioco appare chiaro che le due formazioni sono in grado di annullare le velleità dell’avversaria. Certamente a giovarne non è lo spettacolo, considerato che nel primo tempo l’unica vera occasione da gol è dei padroni di casa, con Danucci che al 27’ sfonda centralmente e lascia partire un pallonetto dal limite sul quale Russo si supera. Nei minuti precedenti la Cavese aveva sfiorato il gol con un bel colpo di testa di Bernardo su cross di Favasuli. La gara si accende al 41’, quando Nocerino svetta in area deviando di testa un cross di Insigne da calcio d’angolo e trovando Visi pronto.
La ripresa si apre con gli ingressi in campo di Cruz e Turienzo in luogo di Bernardo e Insigne: chiara la volontà di Stringara che, fiutata la possibilità di battere gli umbri, tenta di rinvigorire il reparto avanzato. Ed i risultati si vedono, perché i due apportano nuova linfa vitale. Così, da un clamoroso “liscio” nell’area dei padroni di casa, nasce la più limpida delle occasioni, con Spinelli che spara fuori la sfera. Ed al 24’, da una sfuriata di Bacchiocchi e dal conseguente assist nel cuore della difesa umbra (con “velo” di Schetter) nasce il gol di Spinelli, che dal limite fa partire un gran tiro sul quale Visi è impotente. Domenicali comanda immediatamente l’ingresso di Ferrari, ma il risultato non cambia: la Ternana non sembra avere una chiara idea di manovra offensiva. La Cavese, al contrario, va a nozze con gli spazi che inevitabilmente si aprono nella metà campo umbra e Turienzo colpisce la traversa con un gran tiro dalla distanza.
La Ternana, però, pesca il jolly al 36’, quando Lacheheb va giù su intervento in uscita di Russo. Il direttore di gara assegna il rigore e Di Deo non perdona, con un tiro forte e centrale sotto la traversa. Raggiunto il pareggio, la formazione di casa non spinge, ma ad un minuto dalla fine il neo entrato Balistreri divora letteralmente un gol a due passi da Russo, dopo l’ennesima incursione di Piccioni, mettendo indirettamente il sigillo sull’1-1 finale. C’è anche lo spazio per il “giallo” nell’area umbra, quando al 45’ Schetter va giù dopo un contatto con Quondamatteo: per l’arbitro, però, non ci sono gli estremi per la concessione del rigore.
Stringara: «Con la vittoria avremmo aperto il capitolo playoff»
In sala stampa Paolo Stringara non nasconde l’amarezza per una vittoria a lungo carezzata e poi sfuggita in un batter d’occhio: «Paghiamo colpe non nostre. Ho contato almeno tre episodi molto dubbi nell’area della Ternana. Eppure, siamo qui a commentare un pareggio giunto a causa di un rigore che, stando alle parole di Russo, non c’era assolutamente. E’ la nostra croce, questa: dall’inizio del campionato non abbiamo ottenuto un solo calcio di rigore a favore. Alla squadra non posso rimproverare niente. Tutti si sono impegnati molto ed hanno tenuto in mano la manovra. La Ternana ha concluso ben poco verso la nostra porta».
A colpire maggiormente è un episodio in particolare: «Un fallo di mano di un centrale della Ternana, credo si tratti di Tedeschi, su Cipriani. Il direttore di gara ha lasciato proseguire». Ed ora? «Ora si chiude un capitolo e ne apriremo un altro domenica prossima, contro il Portogruaro. Certo, il pareggio brucia, perché in tutta onestà con due punti in più avremmo potuto commentare un’altra partita ed un’altra classifica. Ed avremmo potuto ragionare anche in ottica playoff». Per quanto riguarda la gara, il tecnico ha le idee chiare: «Dobbiamo imparare due lezioni. In primo luogo nel primo tempo siamo stati troppo titubanti. Nella ripresa ho visto una squadra maggiormente consapevole dei propri pregi. In secondo luogo, dobbiamo imparare a chiudere le partite, un difetto che ci portiamo dietro da tempo. Abbiamo avuto buone occasione per farlo, ma non siamo riusciti a realizzare la seconda rete. E certi errori si pagano».
Cruz e Turienzo hanno cambiato il volto della Cavese: «I cambi ci sono proprio per questo motivo. In settimana ho notato che Insigne e Bernardo erano in grande spolvero. Faccio i complimenti a chi è subentrato, perché ha dato un grande apporto alla gara. Credo di essere uno di quei tecnici che non hanno la formazione fissa in testa, ma che, al contrario, individuano l’undici da mandare in campo di volta in volta, sulla base delle indicazioni ricevute dal campo di allenamento in settimana. Sarà così fino all’ultima giornata».
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