Il Portico Costiera Amalfitana

La Cavese prende forma. Ieri l'arrivo dei due acesi, Pittilino e Sanetti, e la conoscenza del nuovo gruppo. Sasà Campilongo soddisfatto del lavoro svolto finora dal diesse Dionisio. Dalla sua scuderia sono arrivati finora elementi di qualità, che sicuramente faranno la differenza. Ieri allenamento doppio per tutto il gruppo. E già sono state fissate le prime due amichevoli della nuova stagione. Domenica 31, a Montefiascone, la Cavese affronterà i dilettanti della Sorianese, formazione di quarta serie laziale. Il 3 agosto, invece, sparring partner sarà il Giarre. Per il direttore sportivo Dionisio, sul cui operato sono puntati gli occhi di tutti i tifosi metelliani in questi giorni di campagna acquisti, anche ieri giorno di superlavoro. Trattative avviate con alcune società di C, perché alla rosa aquilotta mancano almeno altri tre elementi. Due difensori, uno di fascia destra ed un altro di fascia sinistra, ed un centrocampista. Questi gli obiettivi. Sul taccuino del dirigente biancoblù una sfilza di nomi, ma sembra che si stia stringendo il cerchio su Risi, ex Giugliano, e sulla perla Criaco (Avellino). Nonostante l'incalzare delle date, leggi Coppa Italia, Dionisio non ha fretta ed ostenta sicurezza: «Non corriamo, anche perché ho avuto mandato di costruire una bella Cavese, ma con costi contenuti. Reputo di aver portato a Cava il meglio che ci sia in giro in base al budget stabilito. Ed i fatti mi daranno ragione nelle prossime giornate, anche alla luce di quello che succederà alle società cancellate dall'organo sportivo in sede di Tar e di Consiglio di Stato. Ci sarà tantissimo materiale sul mercato. Ed allora si potrà pescare a piene mani, senza farsi troppo male». Il discorso di Dionisio non fa una grinza. La Cavese attende, tra l'altro, di conoscere il campionato ed il girone in cui giocherà. Solo a bocce ferme si potrà dire di aver concluso anche il capitolo formazione. Clima disteso, intanto, all'interno del gruppo nel ritiro di Montefiascone. Sasà Campilongo, pur senza sbilanciarsi, dimostra di gradire il lavoro finora svolto dal diesse metelliano: «È già un bel gruppo. Affiatamento e crescita naturalmente arriveranno con il tempo. Posso dire, al momento, che la squadra sta prendendo una sua fisionomia. Il modulo sarà sicuramente quello più adatto alle caratteristiche dei miei nuovi giocatori». Quelli vecchi hanno accolto benissimo i nuovi compagni. Tony D'Amico, da tre stagioni a Cava, sintetizza la storia scritta nel bene e nel male dagli aquilotti: «Come fui colpito dal bel clima che si respirò lo scorso anno sin dalla presentazione della nuova squadra, così lo sono stato in questi giorni. Sento che si potrà ripetere lo splendido campionato che non abbiamo chiuso con la promozione solo per un soffio».