Il Portico Costiera Amalfitana

Cavese beffata a Venezia. La sconfitta arriva in extremis ed in maniera del tutto immeritata per gli aquilotti, quasi perfetti per 87' ed invece travolti nel finale da un avversario forse mai così grigio tra le mura amiche. Nel Venezia dell'ex Romondini (fischiatissimo dai suoi ex tifosi) c'è Antenucci in avanti al posto dell'infortunato Veronese, ma ben più numerose sono le defezioni dei campani.

La cronaca. Al 6' il Venezia libera male la propria area, Tarantino arriva di gran carriera, ma la sua conclusione è rimpallata in angolo. Insidiosa al 12' l'incursione di Ercolano che supera Mei, entra in area sulla destra, ma non trova la porta, mentre un attimo dopo è clamorosa l'occasione che i campani sprecano per passare in vantaggio: dalla destra Frezza imbecca perfettamente Ercolano, la cui incornata a botta sicura sbatte sulla traversa e rimbalza in campo sulla testa di Tarantino, che schiaccia la sfera sul fondo da posizione ideale, ma di fuorigioco. L'avvio di gara è, dunque, tutto di marca ospite, anche al 19', quando Farina manda alle stelle una punizione da 30 metri. Il match rapidamente si infiamma: prima Mei regala un pallone a De Giorgio, che spara su Aprea in uscita disperata, sul ribaltamento di fronte finalmente si vede il Venezia con una percussione sulla sinistra di Mattielig, assist sul primo palo per Gennari, che di sinistro pareggia il conto dei pali, graziando non meno clamorosamente Criscuolo. Dopo la sfuriata della prima parte, la gara cala di ritmo e fino al riposo non succede più nulla. Da registrare solo le ammonizioni di Alfano ed Oscar Brevi ed un sinistro di Antenucci dal limite dell'area bloccato senza patemi da Criscuolo.

La ripresa si apre con Geraldi in difesa per Cipriani. Subito, su una respinta corta di Scantamburlo, Ercolano fa sponda per Tarantino, che alza sopra la traversa. Replica il Venezia con un assist filtrante di Romondini per Antenucci, che di esterno manda sul fondo alla sinistra di Criscuolo. Al 14' ci prova Frezza da fuori, ma il suo tiro è centrale e non potente, dopodichè D'Adderio, per dare un po' di verve ai suoi, toglie l'impalpabile Romondini per inserire un'ala pura come Pradolin. Ma al 19' ecco la doccia fredda per i veneti: sulla trequarti un tacco di De Giorgio libera Ercolano, che entra in area e con un preciso destro a giro fa secco Aprea sulla sua sinistra. La reazione degli arancioneroverdi si fa attendere, in campo entrano Poggi e Filippini, Ammazzalorso risponde con Unniemi per lo stanco Tarantino e, eccezion fatta per qualche mischia, gli aquilotti non corrono grossi rischi fino al 42': palla di Collauto in area per la testa di Poggi che la impenna, Ezio Brevi tenta la rovesciata senza successo, ma tanto basta per consentire a Gennari di risolvere con una spaccata la mischia, superando Criscuolo.

Un pareggio che assolutamente non era nell'aria e che gela i campani. Al 45' un diagonale largo di Frezza fa venire i brividi al "Penzo", che al 47' grida al gol sul sinistro da centro area di Pradolin che si stampa incredibilmente sulla traversa. Criscuolo un attimo dopo devia in angolo una punizione di Collauto: dalla bandierina Scantamburlo tocca corto per lo stesso Collauto che crossa in area, Poggi spizza di testa ed Oscar Brevi, lasciato colpevolmente solo, fa centro, regalando al Venezia un successo oramai insperato.

Ammazzalorso deluso: «Meritavamo di vincere»
La migliore Cavese della stagione è stata beffata nel finale. Al termine del match, in sala stampa si è presentato il solo tecnico Ammazzalorso, naturalmente deluso dal risultato, ma anche confortato dal gioco della sua squadra. «Ho visto una grande Cavese - dice l'italo-argentino - a mio avviso superiore di quella che, la settimana scorsa, aveva ottenuto il successo contro il Sassuolo. Abbiamo giocato molto bene, meritavamo di vincere. Invece torniamo a casa con una sconfitta beffarda, che brucia tanto, perché in campo abbiamo dato tutto». Ammazzalorso dà un breve sguardo alla classifica e resta il rammarico. «È bugiarda la classifica - dice il tecnico - non meritiamo di essere dove al momento siamo relegati. Giochiamo un buon calcio, meriteremmo di stare molto più in alto in graduatoria. Quest'anno la sfortuna sembra non volerci abbandonare. Anche altre volte avremmo meritato di fare punti in partite che alla fine abbiamo perso, qui a Venezia l'epilogo è stato addirittura clamoroso». Ammazzalorso guarda al futuro: «Non bisogna demoralizzarsi, anche perché i progressi dal punto di vista del gioco sono evidenti. Dovremmo avere molti punti in più in classifica, la fortuna girerà anche dalla nostra parte».

D'Adderio confessa: «Siamo stati fortunati»
È ormai abbonato a risultati del genere, Fulvio D'Adderio. Già in altre circostanze il suo Venezia è stato capace di agguantare la vittoria nel finale. Con la Cavese, però, il colpo è stato doppio, perché fino a 3 minuti dal termine del tempo regolamentare la sua squadra era addirittura sotto di una rete. «La squadra non ha mai mollato - precisa il tecnico - e questo ritengo sia un merito. È chiaro che va dato l'onore delle armi alla Cavese, che ha giocato un'ottima partita, ma il calcio è fatto così. È vero che i nostri avversari avrebbero potuto vincere, ma se alla fine il risultato ha premiato noi, vanno riconosciuti i meriti del Venezia». Il tecnico ha voluto ribadire che la sua squadra ha comunque giocato una buona partita: «Abbiamo colpito un palo ed una traversa ed abbiamo avuto anche altre occasioni. Riconosco che le stesse occasioni le ha avute la Cavese, vuol dire che siamo stati un po' più bravi ed un po' più fortunati nel capitalizzare».