Il Portico Costiera Amalfitana

Con due turni d'anticipo rispetto alla fine del campionato, esplode a Cava la grande festa per la promozione in C2. Ieri la vittoria sul Corigliano, la numero 25 della stagione, accolta con una mini invasione di campo da parte dei tifosi biancoblù. Poi tutti ad aspettare il risultato finale dell'altro match-clou della giornata, quello tra Delianuova e Vigor Lamezia. Nessuno si è mosso dal proprio posto, sugli spalti dello stadio amico, mentre a centrocampo i giocatori sono presi d'assalto da chi è a caccia di qualche cimelio sportivo. Tutti con l'orecchio attaccato alla radiolina, attendendo i risultato dalla Calabria. Alle 18.10, poi, l'apoteosi. Un grande urlo liberatorio. Il Delianuova ha vinto e la Vigor Lamezia, ora a 7 punti di distanza, può dire addio al sogno, concretizzatosi, invece, per la Cavese. Stefano Ambrosi, Benedetto Mangiapane e gli altri "eroi" biancoblù hanno preso le maxibandiere dalle mani dei tifosi ed hanno dato vita ad una serie di giri di campo per salutare il pubblico. E' finito un incubo: quello di restare in eterno nell'inferno dilettantistico. Il patron Antonio Della Monica ed i suoi fidati compagni di avventura hanno ricevuto all'ingresso degli spogliatoi anche gli auguri del sindaco Alfredo Messina, che ha assistito, come sempre, alla gara in Tribuna, insieme a don Carlo Papa, vicario dell'Arcivescovo. Dirigenti e tecnici hanno festeggiato la promozione ieri sera nel ristorante "Pineta La Serra". Nuovo appuntamento, mercoledì sera, nel locale "Hollywood", all'Avvocatella, di proprietà dell'ex portiere Morrone, dell'ex dirigente Albano e del vecchio tifoso Caldarese. Il presidente Antonio Della Monica, molto emozionato, tira le somme: «Adesso la tifoseria è con noi e mi fa piacere. Sono conscio che ora inizia un'altra pagina altrettanto difficile. Continueremo a lavorare per far volare alto l'aquilotto. Sarà una bella impresa. Spero che tutta la città capisca gli sforzi che faremo». Cortei di auto e motorini hanno invaso le strade cittadine al termine della gara con il Corigliano. Il tutto senza eccessi e senza incidenti, sotto la supervisione attenta delle Forze dell'ordine. La gioia ha contagiato ogni angolo della Vallata, dalla piazza alle frazioni. Mario Somma ha rotto il muro di diffidenza e di insofferenza che pezzi della tifoseria storica avevano erto davanti a lui. Li ha salutati tutti alla fine della partita. Dopo aver ascoltato il risultato di Delianuova nello spogliatoio, è entrato di nuovo in campo ed ha fatto il giro insieme ai suoi ragazzi, per raccogliere il meritato applauso. Ha abbracciato la famiglia sotto la Tribuna e si è lasciato andare ad un caloroso abbraccio con un gruppo di tifosi. La gioia della Cava sportiva continuerà per tutta la settimana. E per l'ultima di campionato, al "Lamberti" contro il Vittoria, già si preannuncia lo spettacolo delle grandi occasioni. Nessuno vorrà mancare all'appuntamento con un'altra bella pagina della storia sportiva della città di Cava.

LA CRONACA DELLA GARA

Il gol promozione realizzato da Di Vito al 41'. Nella ripresa il Corigliano colpisce un palo con De Luca. Finale di marca aquilotta

L'uomo partita, che regala a Cava il "gol promozione", è Fabio Di Vito, laterale d'attacco. E' il 41' del primo tempo: Gigi D'Aniello da centrocampo smarca ottimamente il compagno, che lascia partire un diagonale imprendibile per l'estremo difensore Mancon. Lo stadio esplode, mentre Di Vito non trattiene le lacrime per quella rete che sognava da tempo di regalare al "Lamberti" e che il destino ha voluto capitasse proprio nella giornata più importante. Gara senza grossi sussulti prima del gol metelliano, con nessuna delle due formazioni presentatasi pericolosamente di fronte alla porta avversaria. La Cavese ci aveva provato alla mezz'ora con il re dei calci da fermo, Benedetto Mangiapane, ma senza fortuna. Al 39' la risposta del Corigliano, ma Tramonte non impensierisce il portierone Ambrosi. Poi il gol liberatorio realizzato da Di Vito. Il primo tempo si chiude dopo 3 minuti di recupero decretati dal sig. Fugante di Macerata. La seconda metà si apre con la Cavese padrona del campo, che riesce a tenere a bada un Corigliano grintoso, ma poco efficace. Al 16', comunque, i calabresi imbastiscono l'azione più pericolosa della gara. Cross dal limite, De Luca salta su tutti, ma il palo gli nega la rete del pari. Comincia, poi, il valzer delle sostituzioni. Al 26' ed al 29', Corradino e Minieri entrano in campo rispettivamente al posto di Mangiapane e Di Matteo. La Cavese contiene bene le sfuriate degli avversari, che non riescono a superare la trequarti campo se non con un tiro, in mezza sforbiciata, di Cunzi al 31'. Bello il gesto atletico, ma la palla finisce abbondantemente fuori. Pochi minuti dopo è ancora Tramonte a provarci senza risultato. A questo punto, la Cavese incomincia a "salire" ed a guadagnare metri sul terreno di gioco, costringendo gli avversari a chiudersi. Al 41', grande iniziativa di Minieri, che si infila nella retroguardia ospite e serve ottimamente Di Vito, che lascia partire un cross per Dos Santos, il quale di testa impegna Mancon. C'è il tempo ancora per un cambio, con mister Somma che regala a Di Vito una standing ovation di tutto il pubblico presente. Al suo posto entra Cammarata. La giacchetta nera assegna ben 5 minuti di recupero, che servono alla Cavese per far registrare una nuova azione gol. Al 48', infatti, ancora Minieri cerca l'assolo, semina il panico nella difesa avversaria, ma ha poca fortuna in fase conclusiva. Dopo poco, arriva il triplice fischio del sig. Fugante, che sancisce l'ennesima vittoria della Cavese, ma soprattutto la matematica promozione in C2 degli aquilotti.

I COMMENTI

Il sindaco Messina: «Un premio alla città intera». Il giornalista Raffaele Senatore: «Un altro capitolo di una storia stupenda»

Il sindaco Alfredo Messina ha seguito la gara tra Cavese e Corigliano con l'entusiasmo del tifoso ed ha atteso con ansia il risultato di Delianuova. «Un successo - dichiara il primo cittadino - che premia il presidente Antonio Della Monica, la dirigenza tutta, i giocatori, ma soprattutto questo meraviglioso pubblico, che ha seguito con passione le vicende della squadra. Da oggi un nuovo cammino ci attende. Tutti uniti, potremo ottenere risultati degni della storia della Cavese». Silvio Gravagnuolo, analista, ex dirigente della Cavese, commenta: «È il trionfo della città dopo una lunga cavalcata». Infine, il giornalista Raffaele Senatore, storico della Cavese, autore di una ricerca ponderosa su 90 anni di passione biancoblù, afferma felice: «È un capitolo di quella stupenda storia».