Tu sei qui: Economia e TurismoCavese, dipende tutto da Della Monica
Inserito da Andrea De Caro (admin), giovedì 1 luglio 2010 00:00:00
Saranno altri 4 lunghi giorni di attesa per i tifosi biancoblù. Il destino della Cavese, infatti, si deciderà lunedì 5 luglio, come ha confermato il sindaco Marco Galdi in un comunicato diramato ieri dopo l’ultimo incontro dell’altra sera a Palazzo di Città con tutti i protagonisti della vicenda.
Incontro nel quale «si è deciso - recita il comunicato - di comune accordo di procedere all’iscrizione della Cavese versando la quota di 31mila euro in Lega, a Firenze, nei termini stabiliti. L’operazione consentirà un ulteriore lasso di tempo per operare la necessaria ricapitalizzazione della società. Il sindaco ha provveduto a concordare con il collegio sindacale e con l’amministratore della società, Adolfo Accarino, la data dell’assemblea straordinaria che si svolgerà il prossimo 5 luglio, alle 17.30, presso lo studio del notaio Fasano, a Cava. All’ordine del giorno la ricapitalizzazione e l’approvazione del bilancio provvisorio al 30 giugno 2010, che costituirà lo spartiacque tra vecchia e nuova gestione e la data dalla quale l’impegno economico ricadrà sulla nuova compagine societaria».
Sempre che il patron della Cavese, Antonio Della Monica, riesca «entro il 5 luglio a ottenere le liberatorie dai giocatori che hanno depositato il contratto aggiuntivo presso la Federazione». Un passo decisivo per dare le dovute garanzie a quel gruppo di imprenditori i quali, nonostante le grandi difficoltà economiche degli ultimi tempi, sono pronti a rilevare la Cavese ed evitare un fallimento annunciato.
Ma per quella data bisognerà presentare anche tutte le altre liberatorie dei tesserati di questa stagione, non soltanto di quelli che hanno depositato il contratto aggiuntivo. Così come recita proprio un documento datato 28 giugno e sottoscritto dallo stesso primo cittadino in cui si specificano tutti gli impegni assunti dalla vecchia dirigenza verso i futuri proprietari del club di via Balzico.
Una condizione senza la quale sarebbe assolutamente inutile anche sedersi al tavolo, poiché verrebbero meno tutti i presupposti per l’eventuale ricapitalizzazione o altro. Insomma, se l’attuale dirigenza della Cavese non porta tutti i documenti richiesti dal sindaco a garanzia dell’impegno che si assumerebbero gli imprenditori metelliani, qualsiasi discorso sarebbe inutile e la squadra biancoblù sarebbe destinata al futuro fallimento.
Quindi, ad un mese di distanza dalla famosa conferenza in cui venne consegnato il titolo della Cavese nelle mani del sindaco, la patata bollente resta sempre nelle mani dell’attuale dirigenza.
Ieri la spedizione comunale, con il sindaco Galdi in testa, è partita di prima mattina alla volta di Firenze per depositare presso la Lega, nei termini stabiliti, i 31mila euro per consentire l’iscrizione della Cavese al prossimo campionato di Prima Divisione. Ma a quanto pare, la spedizione non si è ridotta ad una pura e semplice "toccata e fuga" a Firenze.
Galdi ha incontrato imprenditori del Nord. Sembra, infatti, che il primo cittadino nel viaggio di ritorno abbia effettuato una sosta all’altezza di Perugia per una imprevista (?) pausa pranzo. Durante la quale avrebbe incontrato un gruppo di imprenditori della zona adriatica per un primo approccio conoscitivo della situazione attuale della Cavese.
A quanto pare, dunque, oltre all’impegno degli imprenditori cavesi, anche qualche imprenditore del Nord-est (si parla di alcuni costruttori) potrebbe essere interessato a dare una mano alla futura società biancoblù. Rilevando magari una quota sostanziosa del pacchetto azionario, ma sempre dopo il passaggio di mano della società.
Intanto, i vari imprenditori locali disposti a rilevare la Cavese pare abbiano già individuato in un noto avvocato cavese il futuro presidente del club.
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