Tu sei qui: Economia e TurismoCavese, Della Monica non torna indietro
Inserito da (admin), giovedì 13 maggio 2004 00:00:00
Le nubi sul cielo di Cava non promettono nulla di buono. L'era Della Monica è destinata a chiudersi definitivamente. Questo l'annuncio del patron metelliano a salvezza acquisita. Una decisione maturata da tempo e che ora ha una voglia matta di esternare a chi con i suoi atteggiamenti lo ha spinto a tutto ciò. In parole povere, la "scusa" che Antonio Della Monica adduce per la sua uscita di scena è quella del "non rapporto" con moltissimi pezzi della tifoseria. L'atteggiamento ostile degli ultrà ha, infatti, contagiato anche altri settori dello stadio. Ed a dar loro la stura l'indecoroso percorso fatto dalla squadra in campionato. Ma non è solo questo il motivo per il quale Della Monica abbandona. La sua "band", quel gruppo di imprenditori-amici costretto, si fa per dire, a seguirlo nell'avventura aquilotta tre anni e mezzo fa, non suona più all'unisono. Fuori dal coro, qualche voce stonata consiglia il patron biancoblù a definire chiusa, o quasi, l'avventura intrapresa. Ed i segnali della tempesta che incombe su Cava e la Cavese emergono anche sul fronte legato alle trattative, presunte o vere, che in questi giorni si sono riaperte per l'acquisto della società aquilotta. Lo scafatese Franco Agnello, un team di imprenditori di Terra di Lavoro, si dice anche alcuni interlocutori meneghini. E persino Moxedano, che a proposito ed a sproposito torna a fare capolino quando si parla di vendita di una società di calcio campano. La pista più seria, però, sembra proprio quella che porta all'imprenditore napoletano Raffaele Catone, uno dei "forti" nel settore degli autotrasporti in Campania e nel Mezzogiorno, con sede aziendale a Pastorano, provincia di Caserta, che sarebbe stato contattato dallo stesso presidente Della Monica, complici i rapporti di lavoro tra le loro aziende. Le voci si rincorrono, puntualmente smentite, però, dall'interlocutore unico che è legittimato a trattare. Antonio Della Monica conferma solo la sua uscita di scena. «Non ce la faccio più a sostenere una pressione psicologica così pesante - sottolinea il numero uno della società di via Sorrentino - che non è solo l'atteggiamento dei tifosi. Penso di aver fatto il mio dovere fino in fondo e sfido chiunque a dire il contrario. Qualche errore frutto del noviziato l'ho fatto e l'ho pagato in prima persona. Ma ora basta. E' arrivato il momento di lasciare spazio ad altri». E se non si fa avanti nessuno? La risposta è secca: «Non voglio essere così pessimista. Di interessati alla Cavese ce ne sono. Quello che ci deve tutti preoccupare è di affidare il futuro della società, che lascio in uno stato di salute degno del rispetto della Lega, in mani sicure, che possano garantire il calcio professionistico il più a lungo possibile». L'ultimo sforzo Antonio Della Monica e soci lo faranno con l'iscrizione della Cavese al nuovo campionato di C2. In attesa che maturino novità sul fronte societario. I tifosi, intanto, sono preoccupati. Si torna a rivivere quel clima surreale di tre anni e mezzo fa, quando al termine dell'era Montella la Cavese rischiò di sparire.
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