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Inserito da (admin), lunedì 22 settembre 2003 00:00:00
Il derby campano della serie C2 finisce con la vittoria corsara e meritata della Palmese di Chiancone. Il team vesuviano ha sfruttato ogni disattenzione degli aquilotti ed ha chiuso il match con il classico risultato all'inglese. Una sfida segnata da alcune grosse ingenuità della formazione di casa, ancora acerba ed alla ricerca di una propria identità. La cronaca della partita si apre sotto altri auspici per la Cavese, che al 3' si fa minacciosa con una bella azione: Scichilone fa da sponda per Puglisi, che dal limite spara a botta sicura, ma Di Muro si supera e devia in angolo. Continua a premere la squadra di Silva. Il ritmo è quello giusto e la palla viaggia. Al 12' ci prova D'Amico, quello più in palla a centrocampo fino alla sua espulsione, a scaldare le mani al portiere della Palmese. Ancora aquilotti sugli scudi: la conclusione, al 15', dell'italobrasiliano Bondi è debole per impensierire Di Muro. E la Palmese? Sta a guardare e limita i danni. Ma i suoi pezzi migliori sono in agguato per graffiare al momento opportuno, che arriva al 19'. Marra si invola sulla sinistra e crossa a rientrare. Si avvita De Cesare, lasciato solo nel cuore dell'area metelliana, e l'incornata è precisa. La palla finisce alle spalle di Capasso, che può solo abbozzare un disperato tentativo di tuffo. Il gol fa esplodere di gioia i circa 700 tifosi palmesi al seguito della squadra ieri al "Lamberti". La Cavese accusa il colpo. La tifoseria biancoblù sente che il momento è delicato e cerca di trascinare fuori dal baratro i suoi. Ma i risultati sono poco incoraggianti. Al 36' una fiammata di marca cavese: Bondi lancia Puglisi al limite dell'area ospite, pallonetto a seguire per Chianello, che anticipa l'avversario di turno, ma non trova di meglio che alzare sulla traversa da posizione invitante. La prima frazione di gioco si chiude tra i fischi dei tifosi metelliani. La musica nella ripresa non cambia. La Cavese s'intestardisce con lanci a scavalcare il centrocampo e fa il gioco della Palmese. Chiancone vede vicino il traguardo della vittoria. A chiudere il match ci pensa l'arbitro Lops, che ammonisce per due volte nel giro di sei muniti, per falli veniali, il difensore Gabrieli. Il "rosso" ha il sapore della condanna definitiva per i metelliani, che, sotto di un gol ed in inferiorità numerica, offrono il fianco ai contropiedi palmesi. Ma Silva, il tecnico biancoblù, non demorde. Manda nella mischia anche l'altro attaccante Di Vito, dopo aver avvicendato lo spento Bondi con Del Prete, nell'estremo tentativo di raddrizzare le sorti della sfida. Passano cinque minuti ed arriva l'altra espulsione che mette la parola fine alle speranze di pareggio. D'Amico, già ammonito, entra in scivolata su Pizzulli a centrocampo (34'). Per Lops nessuno sconto per la Cavese e secondo cartellino rosso. In 9 contro 11, il miracolo è ancora più impossibile. La Palmese, dopo aver fallito ancora un paio di gol, va al raddoppio con il greco Sapanis (42'), che si destreggia in area, vince un rimpallo su Aloisi e fa passare la palla sotto le gambe di Capasso in uscita. C'è tempo solo per registrare al 44' l'espulsione di Di Muro, uscito con le mani fuori dall'area di rigore. Poi il fischio finale, con il tripudio dei tifosi palmesi ed i fischi di quelli aquilotti.
«SILVA NON SI TOCCA»
Il presidente Della Monica blocca le polemiche: «Ritengo sia prematuro parlare di rinforzi». Sconsolato mister Silva: «I soliti errori difensivi»
Nel retrostadio del "Lamberti" il clima non è dei migliori per gli aquilotti. Il presidente ed i suoi collaboratori più stretti si interrogano sul momento nero che vive la Cavese. Tre sconfitte consecutive, di cui due in casa, sono un fardello pesante. A caldo, comunque, nessuna vittima sacrificale sull'altare dei tifosi inviperiti. «Silva non si tocca»: Antonio Della Monica vuole stoppare sul nascere le polemiche che qualche frangia del tifo aveva accennato sull'opportunità di continuare con l'"avventura Silva". «È un momento che ci gira così - commenta il presidente - ma va risolto con le nostre forze. Abbiamo fatto dei sacrifici nel costruire questa squadra e pensiamo ancora oggi di aver operato bene. Se qualche aggiustamento si dovrà fare sulla rosa, questo lo definiremo nelle prossime giornate, quando faremo il punto della situazione con il mister. Onore alla Palmese, che è più squadra e che punta alla vittoria finale. Noi, invece, dobbiamo fare un altro campionato. Dobbiamo salvarci al più presto. Un obiettivo che è alla nostra portata». Una sconfitta che brucia nello spogliatoio metelliano. L'allenatore Silva è sconfortato: «Avevamo iniziato il derby con il piglio giusto e con qualche bella giocata. Poi, il solito errore difensivo ha fatto saltare i nostri piani. Quello che fa rabbia è che in settimana lavoriamo moltissimo su queste situazioni. Poi arriva l'errore che sa di beffa. Spero di non dover tornare più a commentare simili distrazioni». Nessun processo, ma la constatazione che non si può permettere ad una "volpe esperta" come Ciro De Cesare di deviare tutto solo in porta da quella posizione. «L'episodio è stato topico nell'economia della partita. Dopo quel gol preso, non siamo stati più tranquilli ed i nervi hanno fatto il resto». L'espulsione di Gabrieli prima e di D'Amico poi hanno tagliato le gambe alla rimonta. «Ci avevo creduto anche in dieci uomini. Poi, però, il secondo "rosso" a D'Amico mi ha fatto cadere le braccia. L'arbitro è stato troppo fiscale con noi. Spero che questi giorni neri finiscano al più presto e che la fortuna giri anche dalla nostra parte. Magari da domenica a Latina».
DE CESARE VINCE LA SFIDA DEGLI EX
L'ex aquilotto realizza il primo gol della Palmese, rivelandosi ancora una volta determinante. Sfortunata la prestazione di Puglisi
Ciro De Cesare da una parte, Carmelo Puglisi dall'altra: due ex di fronte nella sfida del "Lamberti". De Cesare è stato determinante, ha fatto la differenza nel derby. Il gol che ha spianato la strada alla Palmese verso la vittoria è stata una sua invenzione. La legge dell'ex colpisce ancora. Il ragazzo di Mariconda, quartiere popolare di Salerno, fu tra gli eroi di un lontano campionato d'Eccellenza vissuto a Cava da protagonista. Poi il salto verso il calcio che conta, la serie B, poi la A. Ora si rimette in discussione, ripartendo da Palma Campania e dal progetto di rilancio del cinese Zichai Song. «Un progetto ambizioso che ho sposato in pieno. I cinesi vogliono far sul serio. Spero di continuare a divertirmi come riesco a fare ancora oggi». A fallire, invece, la stessa legge dell'ex Carmelo Puglisi. Il siciliano si è dannato l'anima per produrre gioco ed occasioni per sè e per i suoi compagni, ma la giornata non era quella giusta. «Non so cosa dire. Stiamo producendo molto, ma raccogliamo poco. Questo ci porta a innervosirci ed a perdere quella lucidità che è sempre necessaria nel calcio per raggiungere obiettivi utili. Nello spogliatoio dovremo analizzare questa sconfitta e farne tesoro per il futuro, se vogliamo riprendere il bandolo della matassa».
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