Tu sei qui: Economia e TurismoCavese, che bella gioventù
Inserito da Luigi Menghini (admin), mercoledì 22 luglio 2009 00:00:00
L’hanno chiamata la scatenata dozzina, quella composta da giovanotti di primo pelo. Benedetta sia la linea verde della Cavese. Linea fortemente voluta dalla società. Largo al peso specifico delle forze fresche d’organico, che tanto bene fanno al nostro calcio. Fanno innanzitutto bene alle casse della società: mantenimento dei costi e passaggio libero ai contributi federali previsti. Insomma, la strada della meglio gioventù è stata intrapresa.
Facendo i conti al regolamento federale, sono considerati under tutti coloro nati dall’86 in poi. Ripetendo, poi, l’operazione con i dati anagrafici dell’organico, si contano all’incirca una dozzina di under: se di belle speranze è ancora presto per dirlo, intanto tutti stanno sgambettando agli ordini di Maurizi, abituato a valorizzare giovani di primo pelo per lanciarli alla ribalta del calcio che conta. Da quel paradiso di facce imberbi di Scafati, Maurizi s’è portato dietro un piccolo esercito di giovani soldati. C’è il difensore Rapino che è dell’87, c’è poi anche Lagnena, che ha un anno in più, ma rientra nella lista degli under sponsorizzata dalla federazione; ci sono poi Luca De Simone, che di anni ne ha 19, e Vincenzo Dioneo, che ha raggiunto la maggiore età poco più di un mese fa. Quattro cavalieri giunti da Scafati per rinvigorire il progetto tattico di Maurizi.
In mediana, poi, ha voluto qualcosa di speciale, ha preteso insomma gente di spessore. Perciò ha deciso di virare su un romano come lui: Gianluca Bacchiocchi, centrocampista poliedrico classe ’87, lo scorso anno al Melfi. Si vocifera che Palumbo, tecnico della Paganese, avrebbe fatto carte false per averlo di nuovo con lui. Il fiuto di Maurizi c’è arrivato prima: lo conosce fin dai tempi della rappresentativa di serie D. Ha dato il suo placet: “quello lì fa al caso del mio quartetto”, più o meno questo il discorso con Pavone. Suo omologo può essere considerato Prevete. Il centrocampista classe ’87 ha stupito tutti con l’esemplare calcio piazzato che ha aperto le danze nell’amichevole di lunedì. Ed oltre a lui, si sono messi in mostra gli stessi Pozza (’87) e Grillo (’86). Senza dimenticare i giovani portieri Inserra e Pane, rispettivamente dell’89 e del ’90, oppure i pari età Chirico e Viscido. Tutti membri di quella scatenata dozzina che potrebbe fare la fortuna della Cavese.
Pavone stringe per il terzino Grillo, piace Cardinale
Ieri la squadra ha riposato (mattinata in piscina, pomeriggio di completo relax) come è giusto che fosse dopo 10 giorni di intense e doppie sedute quotidiane di allenamento. Ma la società no. La Cavese ha ancora bisogno di due o tre calciatori per ritenersi completa e competitiva. L’urgenza riguarda la corsia sinistra del centrocampo. Non a caso, tra giovedì e venerdì il ds Pavone ha in calendario un appuntamento coi vertici societari dell’Arezzo per discutere del trasferimento di Fabrizio Grillo in biancoblù: gli amaranto, in fondo, si sono già tutelati sulla corsia sinistra soffiando proprio alla Cavese il fluidificante Rizza ed intendono monetizzare dalla cessione di Grillo. Le operazioni non si concentrano solo sul rafforzamento della catena sinistra. La Cavese ha ampia scelta tra difesa e centrocampo, ma manca ancora un pizzico d’esperienza tra mediana e retroguardia. Ecco perché sono stati puntati due centrocampisti di spessore: il primo è Antonino Cardinale, regista di grosso temperamento, il secondo è Maiorano del Sorrento, classe ’86 già formato da due stagioni imponenti in Prima Divisione. Per la difesa, invece, si batte la pista che porta al veterano Gimmelli, l’anno scorso in forza al Catanzaro.
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