Tu sei qui: Economia e TurismoCavese, ancora un'incredibile beffa
Inserito da (admin), lunedì 6 novembre 2006 00:00:00
Come rovinare tutto in zona Cesarini. In vantaggio di 2 reti e con un uomo in più, la Cavese aveva praticamente già vinto la partita. Ed invece ha rimesso incredibilmente in gioco il San Marino, che prima ha accorciato al 37' del secondo tempo di testa con Ferraro e poi, sempre di testa, con Blanco, ha fatto 2-2 al minuto 49. Una beffa enorme, ma sarebbe errato prendersela con la cattiva sorte. Hanno sbagliato i calciatori, peccando di deconcentrazione nei due singoli episodi. Ha sbagliato anche Campilongo con i due cambi nel finale: troppo giovane Perna per sostenere simili tensioni, inopportuno togliere Albano, che avrebbe potuto dare una mano nel gioco aereo per fronteggiare l'ultimo arrembaggio ospite.
9° risultato utile consecutivo della Cavese, classifica comunque più che dignitosa, ma domenica comincia il ciclo terribile in casa della capolista Ravenna. Peccato, perché per 80 minuti si era rivista la Cavese di inizio stagione: pressing a tutto campo, aggressività, trame con la palla a terra. Il portatore ha sempre due o tre possibilità di scarico, questo significa che funziona il movimento senza palla. E così brilla anche Romondini, il vice Tatomir, che sembra un altro rispetto a San Benedetto del Tronto. Albano non è Ercolano, ma con la palla tra i piedi dimostra di saperci fare ed è così che i compagni lo servono. Ed infatti, si rivedono le azioni in linea e spariscono i lanci lunghi a scavalcare il centrocampo. Rossi in difesa non fa rimpiangere Arno.
Il gol meritatissimo della Cavese arriva al 17': Romondini allarga a Rossi, due passi e cross del laterale difensivo, in mezzo all'area sbuca Cipriani e di testa la mette sotto la traversa. Il difensore centrale un attimo prima aveva sventato una situazione pericolosa nella propria area, bloccando una pericolosa incursione di Abate. Nella ripresa il San Marino prova ad alzare il baricentro, ma la Cavese dopo un quarto d'ora inserisce nuovamente le marce alte. L'ingresso di Tarantino al posto di De Giorgio dà nuova vitalità. L'attaccante beneventano mette sotto pressione Florindo, che, già ammonito, lo stende al 24' e finisce fuori, espulso. La punizione conseguente va a batterla lo stesso Tarantino: sinistro a giro sul primo palo e Dei è battuto. Al 25' Albano prova dal limite: Dei respinge con un piede. Poi l'incredibile uno-due degli ospiti: al 37' punizione dalla sinistra di Faieta, dormita generale in mezzo all'area, Ferraro sbuca da dietro tutto solo e segna. E poi la beffa al 49': angolo di Faieta, di testa Blanco fa 2-2. Lo stesso gol subito a Martina, ultimo minuto di recupero, avversario solo a saltare indisturbato. Stesse modalità e, purtroppo, stesso epilogo.
Campilongo furioso: «Pari assurdo»
Incavolato nero Campilongo. E non potrebbe essere altrimenti. La Cavese ha preso lo stesso gol di Martina, si è fatta raggiungere sul 2-2 all'ultimo secondo e con un gol di testa da calcio d'angolo. «Sono abituato a prendermi le mie responsabilità ed ammetto di aver sbagliato a togliere Albano. Ma subire un gol così è veramente assurdo, tra l'altro per la seconda volta. Basta trovare qualcuno che mette una palla in mezzo in un certo modo ed andiamo in difficoltà. Significa che qualcuno non è maturo per la categoria». Si sforza a mantenersi cauto, prova a non fare nomi. Ma proprio non può farne a meno. «Non voglio colpevolizzare nessuno, ma fa veramente rabbia prendere due gol così e buttare al vento una vittoria. Sul primo gol del San Marino il pallone ha scavalcato tutta l'area e nessuno è intervenuto, Pittilino mi ha detto che non si è accorto dell'uomo alle spalle. Sul secondo gol è inconcepibile che abbiamo fatto saltare un avversario tutto solo in area. Ecco, credo che qualche volta in simili situazioni il portiere possa anche uscire».
Poi torna sui cambi nel finale: «Ritengo che quello di Perna al posto di Schetter sia stato giusto. Ho inserito il ragazzino perché è uno bravo a tenere palla, non è stata colpa sua se i compagni non gli hanno passato mai il pallone. D'Amico e Nocerino non gli hanno fatto neanche un passaggio, forse perché non avevano fiducia ed hanno sbagliato. Sul cambio di Albano è vero, ho commesso un errore, uno come lui dovevo tenerlo dentro. E' anche vero, però, che l'innesto di Tarantino al posto di De Giorgio era stato indovinato». Rammarico grande, quello dell'allenatore, ed un discorso improntato più che mai al realismo: «Stiamo con i piedi per terra, questa squadra deve salvarsi, non pensiamo ai play off oppure alla promozione. Purtroppo, ancora una volta è stato dimostrato che alcuni giocatori non sono adatti per questa categoria».
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