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Inserito da Il Mattino (admin), venerdì 21 marzo 2003 00:00:00
Per la Cavese è la partita della verità. Il duello a distanza, portato avanti da 16 gare tra le due più forti realtà del campionato, vivrà domenica il suo momento cruciale. Da una parte la grinta del gruppo e le capacità di Mario Somma, tecnico aquilotto, di fare di necessità virtù del materiale umano messogli a disposizione dalla società. Dall'altra la bravura di Sasà Amato, allenatore calabrese, ed un numero nutrito di elementi esperti e di grande personalità, che sistematicamente riescono a concretizzare la loro superiorità nei momenti topici degli incontri. Tutta qui la differenza? «Direi di no - esordisce Mario Somma - senza voler leggere troppo in casa altrui, anche perché ho i miei bravi problemi a vivere quelli del nostro spogliatoio. Il Lamezia ha un peso specifico in attacco superiore al nostro, un valore aggiunto importante. Questo permette alla squadra di poter tirare il fiato in qualche circostanza e, magari, chiudere poi vittoriosa il match grazie all'invenzione del singolo. La mia Cavese, invece, è costretta a giocare sempre al massimo per concretizzare la sua supremazia. Un ritmo di marcia non sempre facile da tenere. E così, in qualche occasione abbiamo dovuto cedere il passo. Si intende, sarà una partita ad armi pari e dal risultato incerto fino alla fine, perché i valori sono quelli». Due punti di distacco tra Lamezia e Cavese, poi una vera e propria voragine prima di trovare la terza forza del campionato. «E' un vero peccato - continua Somma - che si debba lottare per un unico posto al sole, quando entrambe meriteremmo di staccare il ticket per la serie C2. Ritengo, comunque, che la sfida non sarà nemmeno così tanto decisiva, come si dice, per il traguardo finale». Occhi puntati, allora, sugli "uomini squadra" che ha messo in mostra la Cavese. Primo su tutti, Gigi D'Aniello. Centrocampista, promosso sul campo, per necessità e virtù, bomber della formazione aquilotta. La pubalgia lo martorizza dall'inizio della stagione. Ha imparato, però, a convivere col dolore. Ed allora, centellinando il suo impegno in fase di allenamento, anche questa settimana sarà del match. «Spero di poter essere utile alla causa comune. Sono caricato al punto giusto sul piano nervoso, mentre qualcosa la debbo lasciare su quello fisico. Saltare qualche seduta di allenamento per questo problema - commenta D'Aniello con un pizzico di dispiacere - non mi permette di essere al 100% della condizione. Ma stringerò i denti, perché la posta in palio è altissima e voglio essere tra quelli che la vivranno dal di dentro questa grande sfida tra le migliori realtà della serie D in generale». Ieri pomeriggio, intanto, prima di andare in ritiro allo "Scapolatiello", gli aquilotti hanno sostenuto al "Lamberti" un test amichevole contro il San Marzano. Per mister Somma l'opportunità di saggiare la condizione dell'intero gruppo, nel quale spicca la crescita dell'attaccante Di Matteo, andato a segno due volte nella partitella terminata 5-1 per la Cavese. D'Aniello, Mangiapane e Cammarata gli autori delle altre reti biancoblù. Cresce, intanto, la febbre del tifo metelliano. La prevendita dei biglietti potrebbe far registrare il record degli ultimi anni. Si prevedono almeno 5.000 spettatori al "Lamberti", con circa 500 tifosi provenienti da Lamezia.
LAMEZIA IN EMERGENZA
Alla squalifica di Porchia si aggiunge l'infortunio di Ceriani. In dubbio anche Caputo. La tifoseria biancoverde pronta all'esodo
Sasà Amato vuole tenere la squadra sulla corda in vista della gara che vale una stagione. A riposo ancora Caputo, per il dolore al fianco causato da un problema ai muscoli addominali, mentre è certa l'assenza, oltre che dello squalificato Porchia, anche del giovane Carlo Ceriani, che in uno scontro di gioco ha riportato la frattura del setto nasale. Un imprevisto che costringerà il tecnico biancoverde a rivedere i piani per la formazione da opporre alla Cavese. Intanto, la sfida clou della 28ª giornata si avvicina ed in casa lametina l'attesa non sembra essere spasmodica, come conferma il capitano Tony Lio: «La partita è sicuramente importante, ma anche le altre lo erano e lo saranno per noi. L'obiettivo era quello di giungere a questa partita almeno a pari punti o con qualche lunghezza di vantaggio. Ci siamo riusciti, per cui affronteremo la Cavese tranquilli, cercando di vincere, come del resto abbiamo sempre fatto finora, sia in casa che fuori». Cosa temete dall'avversario? «Noi abbiamo rispetto per una squadra che, se ha fatto 63 punti, è forte e che ci ha pure battuti all'andata, ma non abbiamo alcun timore. Andiamo a Cava per giocarcela, con l'obiettivo di ottenere il massimo». Sarà decisiva questa sfida? «Penso di no, anche se con una nostra vittoria metteremmo una bella ipoteca sul campionato. Se pareggiamo, penso che comunque per noi sarebbe un buon risultato, visto che nelle restanti 6 gare il calendario per loro sarà più difficile. Se malauguratamente dovessimo perdere, con un punto in meno per noi certamente il campionato resterà apertissimo». Le sicure assenze di Porchia e Ceriani peseranno? «Indubbiamente, si tratta di due giocatori importanti. Porchia per la sua esperienza, mentre Ceriani si è dimostrato molto utile in chiave juniores. Tuttavia, com'è già successo, sono convinto che i sostituti non faranno rimpiangere le loro assenze». Intanto, la tifoseria è sempre più mobilitata per la trasferta. Previste più di 500 presenze al "Simonetta Lamberti". Già arrivati i tagliandi d'ingresso allo stadio, giunti a Lamezia dopo la richiesta della società.
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