Il Portico Costiera Amalfitana

Perde dopo 7 turni la Cavese, vince in casa dopo 2 mesi il San Marino. La squadra di Nicoletti si conferma una maledizione quest'anno per l'undici di Campilongo. All'andata strappò un pareggio rocambolesco nel finale, al ritorno vince con un calcio di rigore ed un'autorete. La Cavese paga fino in fondo i suoi errori, ma è condannata anche da un pizzico di sfortuna. L'allenatore rinuncia alla tentazione del turn over annunciato in settimana e si affida alla squadra base. L'impatto sulla partita è giusto. La Cavese se la gioca palla a terra e cerca di sfruttare gli esterni, in questo modo riesce ad aggirare la disposizione del San Marino, che se ne sta arroccato sulla difensiva. Tutto giusto, manca però il guizzo decisivo negli ultimi 20 metri e stavolta la Cavese trova di fronte un portiere con i fiocchi. Dei è decisivo in due circostanze su De Giorgio: nella prima occasione vola a deviare all'incrocio sulla sua sinistra (10') e nella seconda (24') toglie il pallone dall'angolino basso sulla sua destra. Il primo tentativo pericoloso è di Ercolano (3'): il suo colpo di testa su cross di Schetter esce di un soffio.

Morale, nel primo tempo la Cavese fa la partita, si tiene alta, si affida poco alle palle alte, infatti Ercolano resta a lungo ai margini, ma a segnare è il San Marino. Il gol arriva su rigore al 31': Alfano perde ingenuamente palla a centrocampo, scatta la ripartenza di Abate, frenata in extremis da Nocerino, ma la palla resta lì e Turchetta viene steso in scivolata da Arno. Dal dischetto Villa calcia forte e centrale e fa l'1-0. Prima del gol due tentativi da fuori del San Marino neutralizzati da Mancinelli: il primo al 12' di Turchetta, il secondo al 27' su rasoterra dal limite di Abate. Nella ripresa la squadra di Campilongo cambia tattica, affretta i tempi e lancia palla in mezzo per la testa di Ercolano, per sfruttare così il taglio degli esterni. Il San Marino se ne sta sempre lì e si affida solo alle ripartenze velocissime quando i blù di Campilongo perdono palla. Raddoppio sfiorato al 6': Arno gestisce male un pallone, break della formazione di Nicoletti, Florindo fa 50 metri palla al piede e mette in mezzo, dove Abate non ci arriva di un soffio.

Campilongo inserisce un altro attaccante, Perna, e toglie un centrocampista, Alfano. La Cavese diventa più offensiva, con Schetter e De Giorgio larghi ed il tandem di punte centrali composto da Ercolano e Perna. Al 15' Perna cerca l'angolo lontano, Dei si allunga e mette ancora in angolo. Ma proprio mentre la Cavese prova a riorganizzarsi e cambia assetto, passando al 4-2-4, arriva il raddoppio del San Marino. Al 17' il tiro da fuori di Turchetta trova la deviazione involontaria di Cipriani, che beffa Mancinelli. Un colpo terrificante, quello del ko. Tra 7 giorni il Ravenna al "Simonetta Lamberti", una partita attesa da un girone intero. L'occasione di un pronto riscatto è a portata di mano.

Dionisio: «Niente drammi, è solo uno stop»
S'interrompe la bella striscia positiva (6 vittorie e 1 pareggio) che aveva consentito alla Cavese di respirare l'aria di alta quota in classifica. La sconfitta matura ad opera di un San Marino in piena lotta per evitare i play out. «Sempre così, nelle occasioni apparentemente più facili, siamo capaci di combinare disastri. Era accaduto pure a Lanciano, dove registrammo una sconfitta contro un avversario che appariva abbordabile, e recentemente sul campo del Giulianova, dove avevamo addirittura rischiato di perdere contro la squadra materasso del girone», si rammarica Nicola Dionisio, il direttore sportivo della Cavese, che trova, però, le parole giuste per spiegare questa sconfitta: «Non abbiamo assolutamente demeritato e gli applausi che i pochi tifosi cavesi hanno rivolto alla nostra squadra a fine gara testimoniano che l'impegno e lo spirito di sacrificio dei giocatori è stato apprezzato. Resta l'amarezza per il risultato, ma abbiamo sempre detto che la Cavese aveva quale unico obiettivo quello di scongiurare la retrocessione. Tutto quanto ottenuto di più rispetto a quel traguardo sarà bene accetto, ma sono altre società a doversi rammaricare senza i risultati sperati, quelle che hanno speso ingenti somme per allestire squadre che continuano a deludere. La Cavese ha fatto molto e continuerà a togliersi soddisfazioni, a cominciare dalla prossima gara, che vedrà ospite sul nostro campo la capolista Ravenna».

Il risultato non cambia gli obiettivi, vero, ma lascia un pizzico di amarezza. «Certamente siamo amareggiati per aver visto maturare la sconfitta attraverso un calcio di rigore provocato in modo ingenuo ed inutile, poi da un tiro di Turchetta su cui ha influito la deviazione di un nostro giocatore. Perdere in questo modo non è bello, ma non siamo qui a strapparci i capelli. Restiamo al 3° posto, con i risultati registrati è cambiato davvero poco, visto che Avellino e Foggia hanno pareggiato, mentre solo il Taranto, che giocava però a Giulianova, è riuscito a vincere. Noi siamo lì con l'intento di restare nei playoff e provare a fare qualcosa di buono nella fase finale del campionato. Non ci siamo mai illusi e nemmeno sognato di potere vincere direttamente il campionato, sono cose che dicono gli altri, facendoci complimenti davvero piacevoli, ma la Cavese sa che deve lottare e soffrire fino in fondo per dare lustro ad una stagione che resta da incorniciare, comunque vada». Dispiaciuti i calciatori della Cavese. Poca voglia di parlare mentre lasciano gli spogliatoi a testa china, trascinando quasi i rispettivi borsoni. Ercolano si lascia avvicinare e dice: «Abbiamo davvero poco da rimproverarci, l'impegno è stato notevole, anche le occasioni propizie sono state diverse, ma è andato tutto storto. Questa Cavese ha bisogno di occasioni stimolanti, probabilmente, per dare il meglio, visto che nelle partite apparentemente facili non riesce a fare bottino pieno. Arriva il Ravenna, vogliamo vincere per rendere questa stagione ancora più importante».

Campilongo: «Più giusto un pareggio»
Il pareggio sarebbe stato più giusto, hanno vinto con un rigore ed una deviazione», dice Campilongo, allenatore della Cavese. «Una partita storta, nel calcio ci sta. Siamo partiti bene, abbiamo costruito 3 palle gol e siamo stati colpiti alla prima occasione. Il rigore si poteva evitare, abbiamo perso palla con Alfano a centrocampo e poi Arno ha fatto un'entrata scriteriata su Turchetta, quando invece doveva temporeggiare». Si era parlato di turn over, poi Campilongo ha optato per i titolari: «Volevo provare a vincere, ecco perché ho schierato tutti i titolari, ma la formazione l'avevo provata sabato e quindi tutti erano pronti. Per fortuna gli altri risultati sono stati favorevoli, perché Perugia, Foggia ed Avellino hanno pareggiato. Dobbiamo pensare a mantenere la posizione che abbiamo per i play off, inutile illudersi di pensare al primo posto». Domenica c'è il Ravenna, partitissima al "Simonetta Lamberti". La capolista sembra imbattibile. «È una partita molto sentita, attendiamo una rivincita sportiva per tutto quello che è successo nel girone d'andata. Le polemiche del loro presidente sono strumentali, se il Ravenna è la formazione più forte del girone dovrà dimostrarlo anche a Cava».