Tu sei qui: Economia e TurismoArrestati 8 ultrà cavesi
Inserito da (admin), lunedì 4 febbraio 2008 00:00:00
Scene di ordinaria follia allo stadio "Bentegodi". 8 arrestati e 5 denunciati: questo è il bilancio giudiziario dei tafferugli che hanno avuto come protagonisti diversi tifosi della Cavese, o pseudo-tali, che si sono recati a Verona per assistere all'incontro Verona-Cavese. Per l'ennesima volta, quindi, l'evento sportivo è passato inevitabilmente in secondo piano, al cospetto di certi balordi che non perdono occasione per usare le partite di calcio come pretesto per scatenarsi in raid teppistici. Le persone, alcune giovanissime, messe in stato di fermo sono state accusate di resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale. Gli 8 arrestati sono in attesa di giudizio per direttissima, per tutti è inevitabile il daspo (il provvedimento che impedirà loro l'acceso allo stadio). 3 agenti sono rimasti contusi, uno steward dello stadio è stato lievemente ferito.
Il film. La colluttazione è nata all'ingresso del settore dello stadio riservato ai sostenitori ospiti. Un centinaio di tifosi giunti da Cava non erano in regola con i biglietti. Una cinquantina ne erano completamente sprovvisti, altri invece si sono presentati con tagliandi i cui nominativi sono risultati non corrispondenti con quelli dei relativi possessori. È stata una delle scintille che hanno scatenato gli scontri. A quelli senza tagliandi gli addetti al controllo hanno vietato l'ingresso allo stadio, a dare una mano ai cancelli anche un nutrito gruppo di uomini delle Forze dell'Ordine. I facinorosi hanno iniziato dapprima a rumoreggiare, poi la tensione è cominciata a salire e ben presto il tutto è degenerato. Spintoni, parole grosse .La scena classica che prelude alla carica della Polizia ed a tafferugli che possono avere gravi conseguenze. Qualcuno ha cominciato a spingere, in maniera sempre più decisa, nel tentativo di forzare il posto di blocco, altri hanno tentato di sfondare i cancelli d'ingresso. Mentre all'esterno la situazione stava diventando sempre più critica, all'interno dello stadio erano già entrati circa 300 tifosi metelliani, provvisti questi di regolare tagliando.
Ben presto le persone cui era stato vietato l'ingresso sono arrivate a contatto con i poliziotti, che hanno risposto con decise cariche dispersive. La colluttazione è stata inevitabile e ben presto è stata aggravata dall'operato di alcuni tifosi cavesi che erano già all'interno dello stadio, i quali hanno abbandonato il settore per dare man forte a quanti cercavano di entrare forzando il posto di blocco. Scene di teppismo puro, che sono state filmate dalle telecamere di controllo. Con il volto coperto da sciarpe e passamontagna, i facinorosi hanno sfasciato i servizi igienici dell'impianto sportivo, divellendo rubinetti, mattonelle e pezzi di ceramica, che hanno poi usato come oggetti contundenti da scagliare contro le Forze dell'Ordine. Alcuni poliziotti si sono visti aggredire con spray urticanti ed hanno risposto con lacrimogeni e manganelli. I tafferugli sono durati per circa 30 minuti, hanno avuto la peggio 3 agenti ed uno steward dello stadio "Bentegodi". 5 persone sono state fermate già durante gli scontri e trasferiti alla Questura veronese. Nonostante il compito di riconoscimento non sia stato agevole, avendo queste persone agito a volto coperto, dopo aver visionato i filmati registrati dalle telecamere a circuito chiuso dello stadio, altre 8 persone sono state successivamente tratte in stato di fermo. Il processo per le persone arrestate è previsto per direttissima.
Il Mattino
Il sindaco: «Incidenti inammissibili»
In merito agli incidenti verificatisi nella giornata di ieri, prima dell'inizio dell'incontro di calcio fra Verona e Cavese, il Sindaco di Cava de'Tirreni, Luigi Gravagnuolo, afferma: «I tifosi della Cavese sono consapevoli che in trasferta bisogna recarsi muniti di biglietto e di un documento di riconoscimento. Il servizio d'ordine messo in campo a Verona, di fronte al disordine organizzativo dei nostri, ha fatto muro, non consentendo ingressi irregolari. Ne sono scaturiti incidenti inammissibili. Purtroppo questi avvenimenti danneggiano gravemente non solo e tanto la città di Cava, ma soprattutto la tifoseria cavese, che pagherà un prezzo molto alto, nonostante gli ottimi risultati ottenuti nel corso degli ultimi anni. Spero che non accada, ma ora c'è il rischio che l'Osservatorio declassi la tifoseria cavese, impedendole le trasferte. Questi incidenti non devono comunque costituire un buon motivo da parte di tutti (società, squadra, noi amministratori, tifosi) per cessare di impegnarsi per migliorare la rispettabilità della nostra città e dei nostri tifosi dentro e fuori di Cava».
L'addetto stampa Mariella Sportiello
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