Tu sei qui: Economia e TurismoAffonda un Napoli senza dignità
Inserito da Il Mattino (admin), lunedì 25 novembre 2002 00:00:00
La Salernitana sale sull'altare, fa suo il ventesimo derby campano dei due Golfi ed inala una boccata d'ossigeno salutare, pur restando ultima in classifica. Il Napoli, invece, piomba negli inferi. La sconfitta fa rimanere gli azzurri al penultimo posto in classifica, con un sol punto di vantaggio sui granata. Ma non basta. Franco Colomba, che da queste parti già provò lo scotto di un esonero, vede delinearsi il volto di Gigi Cagni o di Marco Tardelli. Per il momento, però, Totò Naldi mantiene i nervi saldi e conferma la fiducia a Colomba. La Salernitana ha meritato la vittoria. Il suo merito è l'essere stata cinicamente brava ad approfittare dei clamorosi regali confezionati dagli avversari. I due gol realizzati dai granata sono giunti su cosiddette «palle inattive». L'azione che ha sbloccato il risultato (18') è conseguenza di una disattenzione di Bocchetti, che, pressato da Maschio, non ha fatto di meglio che perdere il pallone nella propria area. Il centrocampista granata è stato, poi, messo giù in maniera ingenua da Storari, costringendo l'ottimo Rosetti ad assegnare il rigore (nella foto in alto), trasformato in maniera impeccabile da Baggio. Il raddoppio granata è giunto dieci minuti dopo: Bonomi frana su Vignaroli ad una ventina di metri dalla propria porta. Il bomber granata calcia il pallone in piena area avversaria, dove Mark Zoro trova la gioia del gol, anticipando un immobile Troise. Ma prima di queste due reti il Napoli ha sciupato altrettante clamorose occasioni (10' e 16'), sempre con Dionigi, il quale si ripeterà sul finire del tempo (44'), mancando la rete che avrebbe potuto riaprire l'incontro. La partita, in effetti, si racchiude in questi episodi. Il Napoli, privo di Ferrarese e Stellone e con un bel gruppetto di promesse in panchina, le sue azioni da gol le ha create. Se, poi, Dionigi ha deciso di non segnare o non è stato in grado di metterla dentro, tante colpe Colomba non le ha. Le responsabilità del tecnico napoletano sono altre. Quelle, ad esempio, di aver tenuto in campo gente come Dionigi, appunto, Sesa e Husain. Giocatori che, come minimo, è da ritenere che abbiano la testa altrove. Altra colpa di Colomba è quella di aver insistito per tutto il primo tempo nel tenere Sesa in una posizione ibrida, alle spalle di Floro Flores, l'unico che si sia dato un po' da fare tra gli azzurri, e del fantasma di Dionigi. Adesso il Napoli è atteso da una settimana davvero delicata. Troppi ed enormi i problemi che società e tecnico devono risolvere. E venerdì sera c'è il Palermo al San Paolo...
FIDUCIA CONFERMATA A COLOMBA
«Vada avanti con il suo lavoro. Noi crediamo in lei»: il presidente Naldi rincuora un demoralizzato Colomba
«Vada avanti con il suo lavoro»: è questo l'esordio di Salvatore Naldi (nella foto) quando parla con Colomba. Lo raggiunge telefonicamente, nello spogliatoio, in quanto il presidente ha lasciato lo stadio una decina di minuti prima della fine dell'incontro. «Vada avanti con il suo lavoro. Ha tutta la mia fiducia e quella della società. Noi crediamo in lei, non abbia alcun problema. Decida quanto crede e prosegua cercando di far uscire il Napoli da questa brutta situazione»: ecco quanto ha detto Naldi a Colomba. Naturalmente, le parole del massimo dirigente rincuorano il tecnico, che ha vissuto sui carboni ardenti tutti i giorni che hanno preceduto il derby. Le parole di Naldi consentiranno a Colomba di riprendere stamane la preparazione in vista dell'incontro di venerdì sera contro il Palermo. Non si sa, però, sino a quando potrà valere quest'attestato di fiducia. In molti, subito dopo il fischio finale, si chiedono: «Salterà Colomba?». Mentre si cerca anche di individuare il nome del possibile sostituto (Cagni, Tardelli, Scoglio, Fascetti, Sonetti), ecco che Colomba fa il suo ingresso in sala stampa. Ha il volto tiratissimo, sa bene che dovrà affrontare domande dure, impietose, almeno quanto gli striscioni esposti dai tifosi: «Colomba vola via», «Colomba, il nostro sostegno viene dal cuore, la tua ignoranza dal cervello». Purtroppo, il tecnico non ha grandi argomenti per giustificare l'ennesimo tonfo della sua squadra. Anzi, gli argomenti li ha e sono i soliti. Il problema è che, settimana dopo settimana, partita dopo partita, diventa sempre più drammatica la classifica del Napoli. «Avevamo il derby in pugno. Se avessimo sfruttato le opportunità che ci sono capitate...Non l'abbiamo fatto, abbiamo sbagliato e siamo stati puniti severamente»: è questo il laconico esordio dell'allenatore. Chi si aspetta grandi rivelazioni, resta deluso. Colomba prosegue con il suo solito tono pacato. Si gira di scatto e guarda interdetto l'interlocutore di turno solo quando un cronista salernitano gli chiede se pensa di dimettersi. «Ma che domanda è? Parliamo della partita». Interviene Vigliotti, il quale fa sapere che il presidente Naldi ha ribadito stima e fiducia a Colomba (nella foto). Il tecnico azzurro, poi, aggiunge: «Non abbiamo messo a segno tre gol che sembravano fatti. Abbiamo sbagliato ed abbiamo concesso alla Salernitana di andare in vantaggio su rigore. A quel punto, ci siamo un po' demoralizzati. Non dimentichiamo il momento che stiamo vivendo...Abbiamo perso dopo aver sfiorato il successo. Il calcio è questo. La Salernitana è stata brava a sfruttare un nostro regalo. Noi non siamo stati capaci di approfittare di certe situazioni». Colomba, difeso a spada tratta da Naldi e dal suo staff , è contestatissimo dai tifosi. «È normale che l'allenatore venga preso di mira in questi momenti. Non mi spaventa. La società mi è vicina, Naldi mi ha assicurato che andremo avanti, insieme, sino alla fine del campionato. Toccherà a me ed alla squadra invertire la tendenza e centrare subito una vittoria». Possibile che lei continui a chiedere di non guardare la classifica? «Ci mancano i punti persi in casa. Avessimo qualche punto in più, saremmo a metà classifica e tutto verrebbe visto in un'ottica diversa». Almeno fuori casa, il Napoli giocava discretamente e raccoglieva punti e consensi. Ultimamente, a Genova ed a Salerno, non è andata così. «Abbiamo invertito la tendenza fuori, speriamo di farlo anche al San Paolo, così riusciremo anche a riconquistare l'affetto dei nostri tifosi». Colomba si dice soddisfatto di poter godere di una settimana corta: con il Palermo, infatti, si giocherà venerdì sera. «Meglio, così potremo cercare il riscatto prima. Fosse per me, giocherei già domani». Chi è più colpevole: Dionigi che ha sbagliato tre gol o la difesa che si è fatta trovare impreparata ancora una volta? «Tatticamente, la difesa si è comportata bene. Purtroppo, abbiamo commesso ancora una volta errori sia in fase difensiva che in attacco. Non è facile giocare stando nelle ultime posizioni della classifica. Basta fare un regalo, come è capitato a noi, e si va dalla stelle alle stalle».
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